Seduta pomeridiana del Consiglio Grande e Generale, resoconto Agenzia Dire
L’ultima giornata di lavori consiliari è interamente dedicata al comma 17, ovvero il riferimento del governo sulle dimissioni del comandante della Gendarmeria, Alessandro Gentili, e il successivo dibattito. I lavori si concludono con l’approvazione dell’ordine di maggioranza, Ps e Upr, con 39 voti a favore e 13 contrari. e la bocciatura dell’Odg della minoranza composta da C10, Su, Rete e i consiglieri indipendenti Pedini Amati e Lazzari, respinto con 36 contrari 14 a favore e un astenuto.
Il testo approvato recita che “il Consiglio grande e generale (…) accerta le dimissioni del generale Alessandro Gentili e valuta la necessità di approfondire le numerose problematiche su sicurezza e ordine pubblico e al riordino dei corpi di polizia; impegna il governo ariferire in un comma specifico nella prossima sessione del Consiglio grande generale anche per addivenire nel più breve tempo possibile alla nomina del comandante della Gendarmeria”.
Apre la seduta la lettura della lettera di dimissioni del generale Gentili da parte della Reggenza, cui segue il riferimento del segretario di Stato per gli Affari esteri, Pasquale Valentini. Sono 47 gli iscritti al dibattito. Nel corso del dibattito è unanime il parere sull’accoglimento delle dimissioni come “atto dovuto”, mentre l’opposizione insiste con la richiesta di un’ammissione di responsabilità da parte del segretario di Stato Valentini e del governo. Anche tra le fila delle maggioranza non mancano le osservazioni critiche rispetto l’esecutivo. Per Maria Luisa Berti, Ns, non si può fare del comandante Gentili il capro espiatorio: “Ci sono responsabilità diffuse- manda a dire- la politica si assuma la sua responsabilità”. Valeria Ciavatta, Ap, giudica la conferma di Gentili da parte dell’esecutivo “frettolosa e per nulla condivisa”. Sempre dalle fila di Ap, Mario Venturini condivide la sua contrarietà rispetto alla conferma data a Gentili: “Il governo si è preso questa prerogativa e ora e se ne prende la responsabilità, soprattutto perché non l’ha condivisa con la maggioranza”.
Dall’opposizione Simone Celli, Ps, lancia la proposta di attivare “un confronto con tutte le rappresentanze consiliari per individuare un progetto complessivo che metta in sicurezza Gendarmeria e corpi di polizia” , così come quella di avere un dibattito su questi temi nella prossima seduta consiliare, proposte che sono accolte con favore da più interventi della maggioranza. La ricerca di condivisione su ordine pubblico e sicurezza è fondamentale anche per
Nicola Selva, Upr: “Sono temi che impongono unità nazionale e tutte le forze politiche devono dimostrare assunzione di responsabilità”.Anche Denise Bronzetti, Ind.:lancia l’auspicio che “lo sforzo di questo Consiglio sia quello di fare sistema”. Nella scelta del successore di Gentili, Federico Pedini Amati, Ind., chiede che sia “lo stesso corpo della Gendarmeria a sottoporre una proposta alle varie commissioni consiliari di riorganizzazione e una rosa di nomi”. Per Gian MatteoZeppa, Rete, il “vero sconfitto è il segretario Valentini e deve mettersi nell’ottica di collaborare o lasciare il passo”, anche perché “la nomina del prossimo comandante la deve fare il Consiglio”.Andrea Zafferani, C10, ribadisce che“le responsabilità di Valentini sono gravi e ci aspetteremmo una assunzione piena di responsabilità”. Rispetto al problema del riordino dei corpi di polizia, Luca Beccari, Pdcs sottolinea che “le scelte di fondo, il quadro, lo deve disegnare la politica”, non il capo della Gendemeria. Francesca Michelotti, Su torna a condannare le parole di spregio verso la magistratura del comandante: “Ogni parola di denigrazione verso i magistrati del generale intercetta interessi della componente del Paese coinvolta in fenomeni corruttivi ma anche quella dei qualunquisti”.Infine, Gerardo Giovagnoli, Psd, ribadisce che “dal punto di vista della maggioranza si deve ammettere che forse Gentili non era la persona più adatta”.La sessione consiliare si chiude con il messaggio di saluto della Reggenza, al termine del proprio mandato.
Interventi
Comma 17. Riferimento del Governo sulle dimissioni del Comandante del Corpo della Gendarmeria e successivo dibattito
La Reggenza legge lettera di dimissioni del comandante Gentili
Pasquale Valentini, segretario di Stato per gli Affari Esteri
Andrea Zafferani, C10
Vladimiro Selva, Psd
Simone Celli, Ps
Marco Gatti, Pdcs
Nicola Selva, Upr
Ivan Foschi, Su
Denise Bronzetti, Psd: “
Gian Matteo Zeppa, Rete
Andrea Zafferani, C10
Rossano Fabbri, Ps
Stefano Canti, Pdcs
Marco Podeschi, Upr
Tony Margiotta, Su
Iro Belluzzi, segretario di Stato per il Lavoro
Mimma Zavoli, C10
Federico Pedini Amati, Ps
Marino Riccardi, Psd
Gian Nicola Berti, Ns
Alessandro Mancini. Ps
Alessandro Cardelli, Pdcs
Maria Luisa Berti, Ns
Luca Santolini, C10
Massimo Cenci, Ns
Grazia Zafferani, Rete
Paolo Crescentini, Ps
Luca Beccari, Pdcs
Elena Tonnini, Rete
Luca Lazzari, Indipendente
Valeria Ciavatta, Ap
Roberto Ciavatta, Rete
Franco Santi, C10
Francesca Michelotti, Su
Mario Lazzaro Venturini, Ap
William Giardi, Upr
Paride Andreoli, Ps
Gerardo Giovagnoli, Psd
Luigi Mazza, Pdcs
Ordine del giorno: “Preso atto della lettera consegnata in data 12 marzo 2015 dal generale Gentili alla Reggenza nella quale il comandante chiede di essere prosciolto dai vincoli di durata quinquennale, il Consiglio Grande e Generale accetta le dimissioni: il Cgg valutata la necessità di approfondire le problematiche relative alla sicurezza, all’ordine pubblico e al riordino dei Corpi di Polizia impegna il Governo a riferire sulla questione in un comma specifico nella prossima sessione del Cgg”. Approvato con 39 voti a favore e 13 contrari.
Federico Pedini Amati, indipendente, legge l’Odg di parte della minoranza: “Il Consiglio grande e generale, al termine del dibattito sulle dimissioni del comandante Gentili, (…) esprime disapprovazione nei confronti della scelta del congresso di Stato di procedere alla conferma del comandante Gentili, a seguito del periodo di prova, senza coinvolgere il Consiglio grande e generale, nonostante la presenza di elementi che dovevano come minimo suggerire prudenza e riflessione; delibera di incaricare il corpo della Gendarmeria di elaborare un documento, da portare in commissione Affari esteri e Giustizia, contenente un esame delle criticità esistenti che limitano l’azione della Gendarmeria stessa e un elenco di proposte per migliorarla, (…); di convocare il Consiglio, anche in via straordinaria,entro 15 giorni dell’elaborazione del documento stesso, dopo l’esame nelle sopra indicate commissioni, per discutere quanto evidenziato e prendere precisi indirizzi d’azione; sulla base del documento, di addivenire alla nomina del nuovo comandante, da adottare in Consiglio (…)”. Respinto con 36 contrari 14 a favore e un astenuto
Dichiarazioni di voto:
Roberto Ciavatta, Rete
Giovagnoli Gerardo, Psd
Luigi Mazza, Pdcs
Federico Pedini Amati, Ps
Andrea Zafferani, C10
Francesca Michelotti, Su
Mario Venturini, Ap
Giancarlo Venturini, segretario di Stato per gli Affari interni
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