San Marino. Consiglio G. e G. Seduta notturna, martedi’ 29 ottobre

San Marino. Consiglio G. e G. Seduta notturna, martedi’ 29 ottobre

Seduta notturna del Consiglio Grande e Generale di martedì 29 ottobre.

 

In seduta notturna il Consiglio grande e generale riprende dalle ultime repliche del dibattito sull’assestamento di bilancio 2013. Si passa poi all’esame dell’articolato e dei 36 emendamenti presentati da governo e partiti di opposizione. I lavori vengono interrotti all’articolo 14
“Rafforzamento patrimoniale della Cassa di risparmio” e riprenderanno domani mattina.
All’articolo 10 “Parco scientifico-tecnologico” viene respinto, con 23 voti favorevoli e 32 contrari, l’emendamento soppressivo presentato da Ps-Upr per “lasciare i disposti del bilancio approvato lo scorso dicembre, rimandando eventualmente l’intervento alla Finanziaria 2014”,  spiega il consigliere Marco Podeschi (Upr). Dalle forze di opposizione (Rete, Su, C10), oltre al sostegno all’abrogazione, arriva la richiesta di maggiori informazioni. “E’ un progetto strategico per il Paese e con questo intervento acceleriamo sull’incubatore d’impresa. Tutto è alla luce del sole”, replica il segretario di Stato per l’Industria, Marco Arzilli, assicurando il confronto con tutte le forze politiche.
All’articolo successivo, l’11, “Interventi a modifica delle leggi in materia di sicurezza sociale” l’emendamento soppressivo sempre presentato da Ps-Upr viene ritirato, nell’auspicio, già accolto dal governo, che la questione sia affrontata dalla  legge fiscale.
All’articolo 12, “Partecipazione della Repubblica di San Marino all’Esposizione universale di Milano 2015”, l’emendamento modificativo di Rete chiede, spiega il consigliere Roberto Ciavatta, di “abrogare il riferimento alla possibilità, tramite decreto delegato, di avere deroghe in materia di procedure amministrativo-contabili”. E’ bocciato con 22 voti favorevoli, 31 contrari e un astenuto.
All’articolo 13, “Emissione di titoli pubblici”, sono tre gli emendamenti di Ps-Upr. Il primo, spiega, Marco Podeschi, chiede che “il regolamento di emissione sia adottato non tramite decreto delegato, ma con una specifica legge. I tempi tecnici ci sono, si parla della ricapitalizzazione della banca più importante del Paese e sarebbe un bel segnale”. Il secondo, prosegue, “in merito di remunerazione, prevede che sia il mercato a definire il tasso”. Infine il terzo “limita ai  soggetti vigilati e, se vuole, al Fondo servizi sociali la possibilità di partecipare all’operazione, cassando gli enti e le Aziende di Stato. Conosciamo le disponibilità liquide”. Rispondendo, anche alle domande poste da Rete e C10, il segretario di Stato Felici sottolinea che “la scelta dell’emissione di titoli ha una dignità più elevata. Il decreto delegato prevede caratteristiche minime e lo strumento è definito al massimo, senza restrizioni. Poi si decideranno con precisione durata, numero di emissioni, tasso, tra l’1% e il 2%, e distribuzione dei soggetti. Il decreto serve anche perché sulle procedure d’urgenza non c’è nulla di scientifico. Su una ratifica veloce c’è l’impegno. Cassa di risparmio avrà la parte preponderante, ma c’è da mantenere un equilibrio sulla liquidità residua. Si valuterà con Bcsm il mix migliore di esposizione”. I tre emendamenti sono respinti. Il primo con voto palese, il secondo con 22 voti favorevoli e 33 contrari, il terzo con 23 voti favorevoli  e 31 contrari.  
All’articolo 14, “Rafforzamento patrimoniale della Cassa di risparmio”, l’emendamento di Ps-Upr per abrogare il comma 4 viene respinto con 22 voti favorevoli e 33 contrari.
 

Repliche

Pier Marino Mularoni, Upr

Giuseppe Maria Morganti, segretario di Stato per la Cultura

Gian Matteo Zeppa, Rete

Nicola Renzi, Ap

Leggi il resoconto Agenzia Dire

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