San Marino. Consiglio giudiziario: quasi sette ore di scontro. Antonio Fabbri

San Marino. Consiglio giudiziario: quasi sette ore di scontro. Antonio Fabbri

L’Informazione di San Marino 

Consiglio giudiziario, quasi sette ore di scontro 

Al termine della seduta sarebbero state prese decisioni pesanti verso il magistrato dirigente

Antonio Fabbri

Quasi sette ore di riunione per il Consiglio Giudiziario plenario. Segno che il confronto, e lo scontro, è stato pesante. Così come pesanti, a quanto si sa, sarebbero state le decisioni prese al termine della seduta sulle quali, al momento, vige il riserbo anche se dalla Rtv si apprende a tarda sera che ci sarebbe stata una censura nei confronti del Magistrato Dirigente. Di certo nell’aria c’erano decisioni importanti, stante la determinazione della posizione presa all’unanimità dei presenti nella precedente riunione. Questa volta erano presenti tutti i membri del Consiglio Giudiziario. Presenti anche i magistrati assenti nella precedente seduta del 4 dicembre. Tornati anche i dimissionari dell’opposizione, dopo la pantomima in Consiglio per non arrivare al comma sulle dimissioni. Dimissionari, che fino a pochi minuti prima, parevano voler tenere “segreta” la loro partecipazione.

Sta di fatto che all’apertura della seduta i membri politici della Commissione affari di giustizia erano tutti presenti: la presidente Mimma Zavoli (C10) e i commissari Roberto Giorgetti (Rf), Eva Guidi (Ssd), Giuseppe Morganti (Ssd), Luca Santolini (C10), Pier Luigi Zanotti (Rf). Dell’opposizione Giancarlo Capicchioni (Psd) e i dimissionari Denise Bronzetti (Ps), Roberto Ciavatta (Rete) e Massimo Andrea Ugolini (Pdcs).

Per la parte togata era presente questa volta il magistrato dirigente, Valeria Pierfelici, che la volta scorsa aveva deciso di non prendere parte alla seduta. Presenti poi giudici Roberto Battaglino, David Brunelli, Alberto Buriani, Laura Di Bona, Lamberto Emiliani, Gilberto Felici e Michele Sesta, così pure i membri non presenti nella precedente seduta, Isabella Pasini, Lanfranco Ferroni e Giovanni Belluzzi. Presente, alla seduta presieduta dagli Eccellentissimi Capitani Reggenti, anche il Segretario alla Giustizia, Nicola Renzi. Clima teso soprattutto dopo la seduta dello scorso 4 dicembre nella quale vennero consegnati ai magistrati presenti gli atti della Commissione affari di giustizia e la relazione con relativo addendum presentata dal magistrato dirigente in quella sede.

Nell’ordine del giorno approvato all’unanimità nella seduta scorsa, il Consiglio giudiziario esprimeva “grave stupore e profonda preoccupazione per i riferimenti esternati avanti alla commissione affari di giustizia”.

Ieri il confronto si è concentrato proprio su quella documentazione, con duri scambi di battute e scontro sulle rispettive posizioni. Quanto accaduto in Consiglio giudiziario, in quanto questione di pubblico interesse, probabilmente, quantomeno nelle decisioni che sono state prese, dovrà necessariamente emergere. Decisioni che sarebbero gravi e non di poco conto, come peraltro lasciava presagire l’ordine del giorno reso pubblico nella passata seduta.

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