San Marino. Consiglio Grande e Generale. 19 febbraio 2015. Seduta pomeridiana. Agenzia Dire

San Marino. Consiglio Grande e Generale. 19 febbraio 2015. Seduta pomeridiana. Agenzia Dire

COMUNICATO
STAMPA

CONSIGLIO
GRANDE E GENERALE 19-25 FEBBRAIO 2015

GIOVEDI’
19 FEBBRAIO- prima parte della seduta pomeridiana

La
crisi in Libia e in Ucraina, ma anche i furti sul territorio, sono i
tre punti centrali del riferimento del segretario di Stato per gli
Affari esteri
Pasquale Valentini, in apertura
del lavori consiliari odierni. E proprio il tema della sicurezza è
quello più ripreso nel corso del dibattito in comma comunicazioni.
Nel suo intervento il segretario Valentini porta all’attenzione
dell’Aula i dati degli ultimi anni:
“Statisticamente il
numero dei furti non risulta aumentato, ma diminuito- osserva- nel
2011 si sono registrati 285 furti, nel 2012 sono stati 300, mentre
nel 2103 il numero è sceso a 198, nel 2014 infine sono stati 201”.
Lo stesso segretario di Stato riconosce comunque che “un maggior
coordinamento tra le nostre forze di polizia e l’attuazione del
riordino rappresenti un’urgenza cui faremmo bene a dare prima
possibile corso”. Quindi
Alessandro
Mancini, Ps

esorta il governo a “dire cosa si vuole fare concretamente per la
gestione e il controllo del territorio” di fronte quella che
definisce “un
‘emergenza microcriminalità”.
Annuncia la presentazione di un progetto di legge sulla legittima
difesa
Marco Podeschi dell’Upr.

Roberto
Ciavatta, Rete

interviene sulla Centrale del latte e sull’iniziativa dell’Arengo
della cittadinanza.
Per
Gian Matteo Zeppa, Rete
San Marino attira le mire dei criminali e “lo Stato
deve
evitare che queste persone entrino nel territorio”. Lo
stesso consigliere presenta tre ordini del giorno, tra cui uno con
cui si chiede di predisporre un regolamento sul vitto offerto nel
carcere sammarinese che preveda “la fruizione di pasti serviti da
mense di proprietà dello Stato”.

Lorella
Stefanelli, Pdcs

riferisce

l’esito della prima sessione plenaria dell’Assemblea parlamentare del
Consiglio d’Europa, in cui i temi affrontati sono stati quelli
relativi ai fatti di Parigi e la situazione in Ucraina. La
recessione economica e la mancanza di iniziative per invertire la
tendenza sono invece sottolineate nell’intervento di
Nicola
Selva, Upr
.
Manuel
Ciavatta, Pdcs
,
esorta i consiglieri Rete a comunicare alla cittadinanza che
l’iniziativa dell’Arengo parte da loro.

Luca Santolini, C10,

rimprovera all’esecutivo le “sparate” su futuri nuovi posti di
lavoro: “E’ diventata una barzelletta per chi lavora- manda a dire-
e una presa per i fondelli per i disoccupati”.

Tony
Margiotta, Su
torna
sui furti: “E’ importante intervenire in tempi brevi- sottolinea-
ma sono assolutamente contrario ad armare le famiglie sammarinesi”.

Il segretario di Stato per il Territorio,

Antonella Mularoni
,
interviene per dare gli ultimi aggiornamenti e chiarimenti sulla
vicenda della Centrale del latte, mentre il segretario di Stato con
delega ai Rapporti con l’Aass
,
Teodoro Lonfernini,

risponde alla richiesta avanzata dai consiglieri di C10 sulle
iniziative messe in atto nella Pa per ridurre l’uso delle bottiglie
di plastica. L’ultimo intervento del dibattito è quello di
Andrea
Zafferani di C10

che in merita alla sicurezza, invita lo Stato a “puntare a una
riorganizzazione dei corpi di polizia” e “a non risparmiare
risorse in questo settore”. Prima di chiudere il comma
comunicazione, l’Aula affronta le risposte dei segretari di Stato
alle interpellanze. I lavori proseguono con le istanze di assunzione
della cittadinanza sammarinese

Di seguito una sintesi degli
interventi del comma Comunicazioni:

Pasquale
Valentini, segretario di Stato per gli Affari Esteri: “
In
riferimento alle situazioni internazionali, intervengo sul rapporto
Russia-Ucraina e sulla ricerca di una soluzione che sta coinvolgendo
tutti i Paesi dell’Ue e che ha valenze che toccano equilibri
mondiali. Noi abbiamo già espresso sostegno e appoggio
all’iniziativa volta alla cessazione delle armi e alla ricerca di una
via diplomatica per trovare soluzione al difficile rapporto tra
Federazione Russia e Ue, sulla configurazione futura dell’Ucraina, ma
abbiamo dato pieno appoggio a questa azione volta innanzitutto alla
cessazione delle armi. In questi giorni vediamo come l’accordo di
Minsk abbia difficoltà ad essere mantenuto dalla parti, confidiamo
in una soluzione negoziata che rispetti la sovranità dell’Ucraina,
ma ci rendiamo conto che ci vuole disponibilità da tutte le parti.
Ci auguriamo che i focolai di guerra ancora attivi possano cessare e
si possa dare spazio ai possibili negoziati in questo senso. Noi ci
siamo allineati alle dichiarazioni dell’Ue e faremo di tutto
attraverso le nostre relazioni internazionali, per far sentire la
nostra voce.
Collegato a questo argomento, devo comunicare a
tutti i gruppi consiliare l’ulteriore messaggio che la Duma della
Federazione Russia intende comunicare ai Paesi. Ha lanciato l’appello
per superare la crisi in Ucraina e nel documento, che metto a
disposizione e consegnerò alla segreteria Istituzionale, il loro
appello fa riferimento anche al 70esimo anniversario della vittoria
della coalizione anti-nazista e ai fatti che hanno portato la
soluzione della seconda Guerra Mondiale.
Sempre in ambito
internazionale, mi permetto di portare l’attenzione sull’escalation
di brutalità e aggressione che l’Isis sta portando in varie aree del
mondo. La situazione libica sta preoccupando non solo l’Italia, ma
tutto il contesto europeo e abbiamo visto in questi ultimi giorni
come la stessa organizzazione Onu, con il Consiglio di sicurezza,
abbia affidato all’Italia un compito di coordinamento nel cercare di
arginare questo attacco che diventa sempre più pericoloso. Non solo
perché le distanze si accorciano, ma gli attentati di Parigi e poi
di Copenaghen accadono nel cuore dell’Europa e l’affronto di questa
problematica esige la cooperazione di tutti gli Stati per riportare
il clima della comunità lontano dalla possibile escalation. E’
doveroso che il Consiglio grande e generale condanni questi atti di
efferata violenza perpetrati in Libia, Iraq e Siria ma anche dentro i
Paesi europei, e si faccia di tutto perché gli organismi
internazionali si riapproprino della capacità di negoziato e di
dialogo senza i quali i pericoli dell’umanità sono davvero alti.

Passerei ora a una problematica interna che ha occupato le
cronache di questi ultimi periodi, la problematica dei furti.
L’ultimo episodio ha riguardato una rapina avvenuta nella notte a
Dogana. La rapina è un fenomeno più raro, ma anche più
preoccupante. Rispetto al discorso dei furti, la situazione di San
Marino non ha registrato negli ultimi mesi e anni delle
particolarità. Se raffrontiamo i dati dell’ultimo anno con quelli
precedenti, statisticamente il numero degli eventi non è aumentato,
ma diminuito. Nel 2011 si sono registrati 285 furti, nel 2012 sono
stati 300, mentre nel 2103 il numero è sceso a 198, nel 2014 infine
sono stati 201. Il presidio del territorio: ho conferma del fatto che
i corpi di polizia, e la gendarmeria in particolare, abbiano messo in
atto nell’ultimo periodo forme di mobilitazione ulteriori per
confermare il presidio del territorio. L’installazione delle
telecamere offre sicuramente uno strumento di indagine più che di
prevenzione. L’uso della registrazione è volto a identificare chi ha
messo in atto il reato ed è quello che sta avvenendo anche grazie
alla collaborazione stretta con le forze dell’ordine fuori confine.

Questo favorisce però le indagini, ma difficilmente consente di
prevenire il fenomeno. La soluzione prospettata, quella di
un’intensificazione delle forze di polizia sul territorio, entro
certi limiti è sicuramente auspicabile, ma non è perseguibile
l’idea che il nostro territorio debba avere un numero di militari,
lungo le nostre strade, tale da non essere giustificato. Il problema
è che il territorio è raggiungibile da molti punti e quindi risulta
vulnerabile perché il controllo dei confini è pressoché
impossibile. Rispetto l’esterno, il nostro territorio è apparso come
presidiato perché il confronto statistico tra eventi dentro e fuori
territorio è certamente molto meno grave rispetto quanto esiste
fuori territorio. Questo è servito finora da deterrente, ma non va
abbassata la guardia. Quello che si può fare per un maggiore
coordinamento delle forze di polizia e per la loro strumentazione lo
dobbiamo fare. Ci sono sicuramente carenze che vanno colmate e sono
il primo a riconoscere che un maggior coordinamento tra le nostre
forze di polizia e l’attuazione del riordino sia un’urgenza cui
faremmo bene a dare prima possibile corso. In questo è molto utile
la collaborazione di tutta la cittadinanza con le forze di polizia,
solo attraverso di essa si può attuare il presidio del territorio.
L’ultimo episodio, accaduto questa notte, è particolare, essendo una
rapina è fatta anche in presenza di armi, la vicenda è ancora più
preoccupante. Teniamo presente che è avvenuto nella zona di confine,
facilmente raggiungibile, il mezzo era un ciclomotore, i tempi di
attuazione sono stati molto veloci. I nostri corpi sono intervenuti
in collaborazione con quelli esterni, ma non è stato possibile
identificare il mezzo che risulta rubato. E’ evidente che le vie di
fuga sono tali che né la polizia sammarinese, né quella italiana,
sono riuscite ad intercettare il ciclomotore in fuga.
Senza voler
sottrarre il governo dalle responsabilità di fare tutto il possibile
per garantire un presidio del territorio, tuttavia è molto
importante la percezione di sicurezza che dobbiamo dare.
La
comunicazione che il Paese sia vulnerabile non fa che creare le
condizioni per cui un territorio, fino ad oggi preservato dagli
eventi, diventi invece facile terreno per la microcriminalità che si
sta moltiplicando intorno a noi”.
Alessandro
Mancini, Ps:
“C’è un’emergenza microcriminalità a San Marino.
Occorre dire cosa si vuole fare concretamente per la gestione e il
controllo del territorio. Se si vuole trasmettere un messaggio di
sicurezza, non basta dire che siamo in linea con gli anni precedenti.
Le telecamere possono avere un doppio effetto: un utilizzo legato
alle indagini relative a reati e un utilizzo legato all’aspetto
deterrente. Nessuno sa che a San Marino sono presenti oltre 100
telecamere: facciamolo sapere con appositi cartelli. I tre corpi di
Polizia hanno molto agenti a disposizione ma vanno riorganizzati e
vanno divise le aree di competenza”.
Roberto Ciavatta, Rete:
“C’è una trattativa in corso con le associazioni sindacali sulla
Centrale del latte. La zona bianca è una politica di tutela del
prodotto locale. Non sappiamo però se l’Unione Europea accetterà
questo provvedimento. Si andrà a discutere di questo nel quadro
degli accordi di associazione? Credo che dovremmo essere noi a dire
fino a che punto potremmo spingerci. Sulla trasparenza dico che
quello che stiamo vivendo a San Marino è un arretramento rispetto
alla possibilità della cittadinanza di partecipare alle scelte dello
Stato. Questa classe politica dovrà iniziare a confrontarsi con il
disagio. Ben vengano iniziative come quella dell’Arengo della
cittadinanza”.
Marco Podeschi, Upr: “Spero che il
governo nelle opportune sedi multilaterali possa essere parte attiva
per garantire sicurezza e rispetto di tutti i credi religiosi. Mi
riferisco soprattutto alla crisi in Libia. Gli apparati di sicurezza
della Repubblica di San Marino tengano conto dei potenziali rischi
provenienti da quel fronte.
Per quanto riguarda la
microcriminalità invece il rischio concreto è che potrebbe
diffondersi la voce che compiere furti in territorio e fuggire
all’estero diventi troppo semplice. Al di là degli isterismi di
qualche componente di Governo occorre affrontare il problema. Servono
riflessioni e interventi. Non si tratta di demagogia. Noi abbiamo
depositato oggi un progetto di legge sulla ‘legittima difesa’”.
Gian
Matteo Zeppa, Rete
: “Presentiamo come Rete tre ordini del
giorno. Nel primo ordine del giorno chiediamo al governo ‘di avviare
tavoli di confronti con l’Italia per raggiungere un accordo sullo
scambio di informazioni per permettere al nostro Tribunale di
ottenere, nel rispetto della privacy, copia delle intercettazioni
telefoniche e ambientali utilizzate in procedimenti giudiziari
italiani, ma che coinvolgono personaggi sammarinesi’. Nel secondo
ordine del giorno chiediamo al governo ‘di affidare apposito mandato
ai dirigenti della Gendarmeria per creare un apposito regolamento sul
vitto dei carcerati nelle prigioni sammarinesi, che preveda la
fruizione di pasti completi per i carcerati serviti da mense di
proprietà dello Stato’. Nel terzo Odg chiediamo al governo di
‘predisporre, entro 90 giorni dalla data di approvazione del presente
documento, una revisione delle incompatibilità previste per gli
organismi a nomina consiliare che preveda: 1) obbligo per i membri di
tali organismi di comunicare eventuali ordinanze di rinvio a giudizio
in qualunque luogo esse siano emesse 2) la sospensione cautelare (nel
caso in cui il rinvio a giudizio dipenda da reati finanziari, frodi,
corruzione o qualsiasi altro reato che potrebbe danneggiare lo Stato)
degli stessi da tutti gli organismi al cui interno vi siano nomine
consiliari. 3) la sostituzione degli stessi entro 30 giorni dalla
segnalazione del ricevimento dei rinvii a giudizio.
Sul fronte
della sicurezza questo Consiglio si era impegnato pochi mesi fa a
predisporre l’arrivo di una persona che fosse capace anche di
rivedere l’intero sviluppo dei Corpi di Polizia all’interno di San
Marino. Io non sono d’accordo su progetti di legge o cose similari
che vanno a predisporre qualcosa che prefiguri la legittima difesa.
San Marino attira le mire dei criminali perché sanno che molto
probabilmente qui non vengono presi. Qui è un problema di cultura
dello Stato: lo Stato deve
evitare che queste persone entrino nel
territorio”.
Lorella
Stefanelli, Pdcs
:
“Desidero riferire sul lavoro della prima sessione plenaria
dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, riunita lo scorso
gennaio. La delegazione, composta dalla sottoscritta, in qualità di
capodelegazione, Paride Andreoli e Gerardo Giovagnoli. I lavori si
sono concentrati sul tema della tolleranza e dei gravi fatti di
Parigi, e in tema della situazione in Ucraina. La presidente, nel suo
indirizzo di saluto, ha espresso parole di forte preoccupazione e
invitato l’Assise a proseguire nella lotta quotidiana per la difesa
dello stato di diritto e a promuovere il dialogo tra civiltà e
religioni. Il 9 gennaio si è tenuto il lancio ufficiale della Rete
parlamentare per la campagna contro l’odio. Nel dibattito sui fatti
di Parigi, San Marino ha contribuito con il mio intervento in
plenaria. Rinnovando il cordoglio per le istituzioni e per il popolo
francese, ho ribadito la condanna di San Marino sui fatti violenti
dell’estremismo religioso. E ho auspicato l’Assemblea affinché si
favorisca una vera cultura democratica attraverso l’educazione alle
nuove generazione e proseguendo il dialogo interculturale e
inter-religioso
L’altra emergenza discussa è stata la crisi in
Ucraina e la posizione del Consiglio d’Europa nei confronti della
delegazione della Federazione Russa, contestata per la violazione dei
principi del Consiglio attraverso l’occupazione dell’Ucraina. L’
Assemblea ha deciso di non sospendere le sanzioni nei confronti della
Russia che continuerà ad essere priva di voto fino alla sessione di
aprile prossimo. Allora saranno rivalutate le sanzioni comminate alla
luce di progressi tangibili richiesti alla Russia, incluso il cessate
il fuoco. La risoluzione dell’Assemblea chiede il ritiro immediato
delle forze russe in Ucraina. Al centro anche l’aspetto umanitario
con la condanna degli episodi di discriminazione nei confronti delle
minoranze in Crimea”.
Nicola
Selva, Upr:
“Il nostro
Stato sta dimostrando una profonda recessione e, prima che assuma
conseguenze drammatiche, credo debba essere considerata, invece non
vedo ancora politiche efficaci messe in campo dal governo per
contrastarla. Credo che alcune informazioni debbano essere condivise
con i cittadini e il Consiglio, come lo stato delle finanze
pubbliche. Siamo quindi in recessione e non si vedono segnali reali
di inversione di tendenza. Le riforme fiscali non ci mostrano
cambiamenti in questo senso, come il nuovo uso della Smac. Sento voce
di molti commercianti che vogliono uscire dal circuito della
scontistica. Credo ci sia una trattativa con tutto il comparto
commerciale e chiedo a che punto sia. Mi risulta che siano in attesa
di un protocollo di intesa promesso dal governo, che puntualmente non
è arrivato. Così come nuovi posti di lavoro. Credo siano le cose su
cui discutere, il resto sono chiacchiere. Servono risposte e
proposte”. Manuel
Ciavatta, Pdcs:

“Approfitto per cercare di capire meglio l’iniziativa lodevole
dell’Arengo della cittadinanza, ovvero l’andare a intercettare i
cittadini, informarli e coinvolgerli. E’ un’iniziativa significativa,
ma mi colpivano i presupposti da cui parte. E’ stata recapitata una
lettera a tutti i partiti in cui si dice che le ragioni di questa
iniziativa sono che ‘la democrazia a San Marino ha perso la retta
via’ e che ‘è necessario riaffermare il controllo della cittadinanza
sul governo’. Credo siano presupposti non validi, soprattutto oggi
quando in Consiglio sono presenti nove forze politiche più due
consiglieri indipendenti e ci sono oltre 30 nuovi consiglieri. Si
parla poi di identità del Paese e chiedo ai consiglieri di Rete
qual’è la loro idea di identità e istituzioni. E’ legittimo parlare
di Arengo ed è anche importante stimolare la gente a una maggiore
partecipazione democratica. E’ chiaro e onesto dire che questa è
un’iniziativa che parte da Rete e che ha l’obiettivo di conseguire i
suoi obiettivi. E onestamente credo lo si debba dire alla
cittadinanza. E’ un’iniziativa legittima di Rete ma non si può
proporre in nome di una mancanza di democrazia che oggi nel nostro
Paese c’è”.
Luca
Santolini, C10: “
Volevo
unirmi all’appello del collega Zeppa per chiedere al congresso di
smetterla di andare sui giornali quotidianamente a sparare numeri a
caso su posti di lavoro che sarebbero disponibili a brevissimo. Non
perché non arriveranno. Ho una predisposizione positiva, se ci sono
effettivamente imprenditori con progetti seri, e vogliono venire ad
aprire a San Marino e procureranno posti di lavoro e indotto al
Paese, benissimo, spero ci siano. Ma mi sembra irrispettoso fare
queste sparate nei confronti dei disoccupati, a scopo prettamente
elettorale. E’ diventata una barzelletta per chi lavora e una presa
per i fondelli per i disoccupati. Se si portano imprese a San Marino
si fa il proprio lavoro, non si è degli eroi.
Chiederei poi al
segretario Lonfernini di avere un ulteriore riferimento sullo stato
di avanzamento dell’applicazione dell’istanza d’Arengo sulla
riduzione di bottiglie di plastica nelle scuole e nella Pa. A noi
oggi non risulta che almeno nelle scuole ci siano provvedimenti in
atto.
Infine C10, Su, Rete e il consigliere indipendente Lazzari
hanno depositato interpellanza per chiedere chiarimenti sulla permuta
di terreni a Chiesanuova e Fiorentino su cui sono sorti dubbi sulle
motivazioni che hanno portato alla permuta e sulle proprietà dei
terreni interessati, tra cui una società in liquidazione. Quando
avvengono le permute le Giunte di Castello non sono neanche
consultate”.
Tony
Margiotta, Su:

“San Marino deve fare la sua parte in politica estera, in
particolare contro l’Isis e quello che può provocare nel nostro
Continente. C’è la necessità di intervenire sul fronte diplomatico,
la strada è il dialogo con le forze arabe che stanno combattendo il
gruppo terroristico. Invito la politica e il segretario di Stato
Valentini ad intervenire nelle sedi internazionali per dare il
contributo di San Marino nel contrastare questo fenomeno che può
sembrare lontano, invece ce lo ritroviamo in Francia e in Danimarca.
L’estremismo è proprio in casa.
Rispetto all’appello della Duma
e alla situazione Ucraina, in cui sarebbero presenti gruppi
neonazisti, speravo in un approfondimento più dettagliato da parte
del segretario Valentini.
Quindi il lavoro: i disoccupati a San
Marino si avvicinano al 10%, è una percentuale molto elevata. Dal
2008 si sono persi 1.700 posti di lavoro, si evince che circa 3 mln
di euro di stipendi non siano stati pagati nell’ultimo triennio. E’
un fenomeno che la politica ha e aveva la responsabilità di fermare
immediatamente.
Infine i furti, sono uno degli argomenti
principali, è importante intervenire in tempi brevi. Sono
assolutamente contrario ad armare le famiglie sammarinesi nel creare
il far west a San Marino”. Antonella Mularoni,
segretario di Stato al Territorio:
“Sulla centrale del latte il
governo sta cercando di trovare una soluzione nell’interesse dei
produttori sammarinesi. Partendo da una consapevolezza, ovvero che se
queste persone non riescono più a vendere il latte dentro la
Repubblica devono chiudere le stalle: fuori dal Paese a quel prezzo
non lo comprerà nessuno. Noi vorremmo potenziare la qualità del
prodotto sammarinese aumentandone la gamma. Portandoli anche fuori
dal nostro territorio: nessuno dei prodotti della Centrale del latte
possono andare ad esempio all’Expo. Abbiamo ricevuto una
manifestazione di interesse da un imprenditore italiano che si è
fatto avanti. I produttori di latte non hanno presentato alcuna
proposta. L’imprenditore italiano che ha manifestato interesse sa
benissimo che non è un proprio grande affare rilevare la Centrale
del Latte, tanto che l’azienda si è detta disponibile a lasciare la
Centrale ai produttori sammarinesi. Per questo abbiamo dato una
ulteriore possibilità ai produttori di latte offrendo loro la
possibilità di formare una cooperativa. Non possiamo però fare una
finta privatizzazione con i soldi dello Stato: l’immobile non può
essere sistemato dallo Stato, la zona bianca non può restare per
sempre. Il mondo va in un’altra direzione. Ci vengono richieste altre
cose. I prodotti di San Marino si dovranno comprare perché buoni e
non perché sono gli unici prodotti sul mercato.
Sulla proposta
di costruzione di un inceneritore specifico che non è arrivata
alcuna proposta. Una serie di imprenditori sammarinesi hanno pensato
di combinare le competenze di varie aziende per consentire il
trattamento in Repubblica di un certo tipo di rifiuti. Sono in corso
contatti tra l’Azienda di servizi e queste aziende. Un progetto che
per ora è solo preliminare ma a tempo debito verrà presentato a
tutti. Sia chiaro però: non c’è alcun progetto di
termo-valorizzatore a San Marino”.
Teodoro Lonfernini,
segretario di Stato al Turismo:
“Stiamo partendo con
l’installazione di macchine per l’erogazione di acqua potabile.
Partiamo con tre postazioni all’interno del Palazzo Pubblico. Anche
se non nascondo le difficoltà da un punto di vista delle
autorizzazioni. Sulle delibere adottate dal Congresso di Stato, il
Cda dell’azienda ha dato mandato ai tecnici di intervenire nel
completamento della progettualità e della mappatura del sistema
fognario. Partiamo dall’aspetto più problematico: la
micro-filtrazione nell’area di Acquaviva.
Sui rifiuti cerchiamo
di reagire tutti insieme alla maggiore virtuosità che vogliamo
raggiungere. Si sono verificati casi di discariche abusive su terreni
di proprietà privata. Quello deve a noi tutti fare rabbrividire in
termini di civiltà. Inasprirò le sanzioni previste dalla normativa
perché si genera danno di carattere ambientale importante.
Diffondiamo sempre di più una volontà di maggiore virtuosità da
parte di tutti. Sulla sicurezza pubblica stiamo cauti sulle parole
che diciamo. Il messaggio che dobbiamo mandare è che il nostro paese
sta lavorando in maniera assidua per reprimere con forza questi
fatti. C’è occhio vigile, non solo umano ma anche elettronico, che
può aiutare a reprimere quei fenomeni. L’aiuto maggiore che possiamo
dare è l’aiuto dei singoli cittadini. L’aiuto dei cittadini è
fondamentale per intervenire con celerità”.
Andrea
Zafferani, C10
: “Mi rattristo del fatto che certi temi debbano
essere affrontati in comma comunicazioni. Sul tema della sicurezza
credo sia giusto invitare i cittadini a fare attenzione alla
sicurezza delle proprie abitazioni e attività commerciali. Lo Stato
però può puntare a una riorganizzazione dei corpi di polizia. Non
credo vadano risparmiate risorse in questo settore. Le Forze
dell’Ordine devono avere mezzi adeguati legislativi (tutela legale
rispetto a serie di episodi in cui possono venire coinvolte Forze di
Polizia, come colluttazioni e sparatorie) e anche dotazioni
(macchinari e apparecchiature). Serve anche un’attività di
formazione teorica sulle procedure da adottare per poter svolgere al
meglio le proprie competenze.
Centrale Latte? E’ in corso
trattativa molto complessa. Attendiamo le proposte dei vari attori in
campo, sembra due, ovvero Bernardi e gli allevatori. Noi e Sinistra
Unita abbiamo sottolineato la necessità di mettere in campo un
progetto per far sviluppare il marchio “San Marino” nel settore
lattiero caseario con il marchio “Terre di San Marino”. In
conclusione posso dire che secondo me il Paese non merita il teatrino
che sta offrendo il Governo in questa fase: credo che verrà
giudicato con severità l’immobilismo a cui lo si sta costringendo
per paura di prendere atto che non si riescono più a fare le cose
promesse el momento in cui si è costituita la coalizione che al
momento governa. In scena va uno spettacolo non bello. Vedo molte
cifre in giro. Mi ricorda quello che è successo quando si annunciava
l’uscita dalla black list: se ne parlava tanto ma poi è arrivata
solo dopo 5 anni. Ora la moda è sparare i numeri riguardo ai posti
di lavoro che potranno crearsi grazie ai nuovi investitori. Secondo
me il governo si sta prendendo gioco delle persone e delle loro
sofferenze”.

Risposta ad alcune interpellanze e
interrogazioni

1) Interpellanza presentata dai
Consiglieri Mimma Zavoli e Franco Santi sull’organizzazione della
Uoc Cure Primarie e Salute Territoriale, per conoscere i dati
relativi all’attività dei Centri Sanitari e alla prescrizione di
esami e farmaci

Risponde il segretario
di Stato per la Sanità, Francesco Musson
i: “Il
Servizio Farmaceutico è composto da un totale di 43 persone
complessive: 1 direttore di Unità Organizzativa Complessa, di cui
al Decreto Delegato 11 gennaio 2010 n.l, con funzioni di responsabile
della corretta erogazione dei servizi assegnati alla mission della
UOC, contribuendo al pratico rinnovamento organizzativo ed alla
responsabilità del personale; 3 direttori di farmacia;
1
responsabile Centro farmaceutico; 17 farmacisti coadiutori; 3
amministrativi; 8 addetti farmacia;
10 addetti al Centro
farmaceutico. La raccolta e lo smaltimento dei farmaci scaduti,
depositati dagli utenti negli appositi contenitori posizionati fuori
dalle farmacie e sul territorio, è a carico dell’Azienda Autonoma
di Stato per i Servizi. Lo smaltimento finale dei farmaci avviene
tramite ditta autorizzata selezionata mediante gara di appalto
indetta dalla stessa Azienda
Si allega l’elenco dei primi 49
prodotti che determinano le entrate delle nostre farmacie,
suddividendolo in farmaci esteri, farmaci e parafarmaci. Si evince
che il farmaco estero ha un rilievo importante con 3.047.503,87 euro
su un totale di 7.156.375,12 euro ed é dovuto alle domande
provenienti da utenti esterni che richiedono questi prodotti non
reperibili su altri mercati. La procedura è adottata in piena
collaborazione tra la nostra Authority sanitaria e le Autorità
competenti italiane. San Marino esercita questo ruolo di Farmacia
Internazionale da molti anni, adoperandosi nell’offrire questo
servizio che nella maggior parte riguarda pazienti esterni al nostro
Paese e che determina un’ottima considerazione del nostro servizio
farmaceutico.
La valorizzazione di questo servizio della vendita
di farmaci esteri, in particolare, ha determinato un progressivo
aumento delle entrate negli ultimi 2 anni in quanto si è passati da
un incasso di 512.082 euro nel 2013 a 3.047.503,87 euro nel 2014.
Quest’ultimo picco è determinato dalla vendita di nuovi farmaci. E’
particolarmente evidente l’aumento delle entrate nelle farmacie
attualmente deputate alla vendita fuori territorio, come quelle dì
Borgo, San Marino Città e Faetano. Caso a parte la farmacia di
Cailungo che ha registrato il maggior incasso per effetto
dell’apertura h24”.

2) Interrogazione presentata dal
Consigliere Grazia Zafferani per chiarimenti in merito ai certificati
di riammissione scolastica.

Risponde il segretario
di Stato per la Sanità, Francesco Musson
i:
“1.
Se sia stata eseguita una ricognizione generale sulla valenza di
tutti i certificati richiesti come obbligatori, compresi quelli a
pagamento, e quali tra questi possano essere identificati come
“inutili, oppure se si ritenga che solo la Pediatria necessiti
di eliminare certificati privi di valenza;

L’UOC di
Pediatria in merito al rilascio dei certificati ed interventi
sanitari in ambito scolastico è regolamentata dalla Delibera n. 18
del Comitato Esecutivo del 12 giugno 2008, dove vi è l’elenco dei
certificati che vengono rilasciati ad esclusivo uso gratuito, per
quanto riguarda la riammissione negli asili nido, per bambini di età
compresa dai 0-3 anni, vi è il Regolamento n.6 del 13 luglio 2007
che all’art.36 dispone per obbligo la presentazione del certificato
di riammissione.

2.
Quali siano state le motivazioni che abbiano fatto ritenere il
certificato in questione inutile e che hanno spinto alla sua
abolizione;

Le
motivazioni che hanno portato all’abolizione del certificato di
riammissione sono frutto del lavoro del Tavolo Tecnico
interdipartimentale composto da rappresentanti della Dirigenza
scolastica e rappresentanti dell’Iss, al fine di migliorare il
servizio per i cittadini.

Come
vengono attualmente gestite le urgenze pediatriche e quali siano i
tempi di attesa;

Riconoscendo
l’impegno profuso in questi anni da tutto il personale medico ed
infermieristico della UDe di Pediatria, si dispone dei dati di
attività dei servizi e sono stati definiti specifici indicatori e
standard di qualità. L’ambulatorio di continuità assistenziale è
aperto al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 12:30 e
dalle 15:30 alle 18:30, ed i tempi di attesa per la visita, sono
mediamente inferiore ai 30/60 minuti, l’ambulatorio per le emergenze
è aperto dal lunedì al venerdì dalle 9:30 alle 13:00 dalle
16:00 alle 19:00, sabato dalle 9:00 alle 12:30.

In
occasione di fasi epidemiche come quelle influenzali, in cui si
registrano tra i 60/80 accessi per seduta ambulatoriale il tetto di
attesa rimane comunque inferiore alle 2/3 ore con due ambulatori
dedicati.

7. Se
il pediatra sia tenuto ad informare il personale scolastico (quando
il bambino frequenta scuola infanzia, asilo nido), rispetto a
presenza di bambini con malattie come HIV, epatiti ecc, oppure se sia
a discrezione del genitore informare il corpo docente;

In
riferimento alle malattie elencate nell’interrogazione non esistono
casi al momento, in questa direzione il Tavolo Tecnico ha approvato
nell’ultima seduta un documento denominato “Salute a Scuola”,
nel quale vengono riportate le raccomandazioni circa le corrette
modalità di erogazione delle cure in ambito scolastico.

8. Se
si ritenga che l’eliminazione del certificato di riammissione sia la
soluzione che permetterà di scongiurare problemi derivanti da
eventuali comportamenti irresponsabili che portano alla frequenza di
bambini ammalati in comunità;

L’Ude di
Pediatria ha portato tali argomenti all’interno del Tavolo Tecnico
per apportare migliorie in merito, per dare continuità al rapporto
già esistente di collaborazione e comunicazione tra l’Ude stessa,
le Direzioni scolastiche e le famiglie”.

8) Interpellanza presentata dal
Movimento R.E.T.E. in merito alla gestione dei corsi CFP e alla
collaborazione con società private.

Risponde il segretario di Stato
per il Lavoro,
Iro Belluzzi: “Presso il
Gruppo Grand Hotel San Marino (Grand Hotel San Marino, Hotel Titano,
Caffe’ del Titano e Centro Maurice Messegue’) viene realizzata
l’attività dell’area professionale e di laboratorio (cucine,
sala/bar e sala/ristorante) del corso di formazione professionale di
Primo Livello Operatore di Cucina e Sala/Bar partito a settembre 2013
(durata di 3 anni ed esame di qualifica dopo la terza media). Ad oggi
sono attive n. 2 classi, la 1 R composta da 13 alunni e la 2 R
composta da 12 alunni.
L’Ordinamento didattico del corso è
stato progettato e realizzato dal CFP in collaborazione con la Star
For Srl di San Marino che si occupa di formazione e consulenza
alberghiera dal 2008, il cui socio unico e’ Alfredo Piccoli, che
svolge, in particolare, attività di tutoraggio (supervisione e
gestione di tutta l’attività dell’area professionale) e di
insegnamento, nominato dal CGG in qualita’ di Membro per la
Classificazione Alberghiera, e rappresentate Usot nel Cda della
Camera di Commercio di San Marino. I docenti delle diverse materie
previste dall’Ordinamento didattico sono tutti assunti regolarmente o
sono consulenti presso aziende del Gruppo Ghsm ed hanno tutti
significative esperienze di insegnamento presso altre Scuole
alberghiere o enti di formazione professionale tipo IAL o Cescot o
similari, si allegano curriculum vitae. La societa’ Star For Srl è
una Società di consulenza nel settore alberghiero e della
ristorazione, annovera tra i suoi clienti anche diversi alberghi in
Italia di ottima qualita’ ed e’ presente sul mercato da diversi anni.
Alfredo Piccoli, operativo professionalmente a San Marino dal 1989 e
residente dal 2003 e’ anche il direttore del Gruppo Ghsm con il quale
ha condiviso il progetto di realizzazione del Corso in oggetto in
collaborazione con il Centro di Formazione Professionale, anche con
l’obiettivo di formare nella Repubblica di San Marino quelle
competenze professionali di settore ad oggi quasi del tutto assenti
dal mercato del lavoro sammarinese.
Grazie a questa collaborazione
con la Star For e con il Gruppo Grand Hotel San Marino, gli alunni
del CFP hanno la possibilità di poter svolgere la propria attivita’
formativa direttamente in laboratori live, cioe’ poter assistere ed
essere partecipi della realta’ quotidiana di una cucina, di un bar o
di una sala ristorante aperti al pubblico e di grande prestigio,
permettendo cosi’ di realizzare un corso di buon livello a costi
significativamente contenuti, evitando quindi grossi investimenti in
ambienti esterni difficilmente reperibili o non adeguati allo scopo
del corso, attrezzature costosissime e docenti difficilmente
reperibili sul mercato.
L’impostazione dello svolgimento delle
attività di laboratorio presso un’attività privata, trae
ispirazione da centri di formazione professionale del Trentino Alto
Adige, che vantano strutture e metodi di eccellenza nel campo della
formazione professionale, con le quali il Centro di Formazione
Professionale di San Marino collabora sin dagli inizi della sua
attività. Questa impostazione di realizzare l’attività dell’area
professionale di laboratorio costituisce un grosso valore aggiunto
rispetto agli istituti alberghieri tradizionali o ad altri centri di
formazione, che utilizzano propri laboratori interni simulando la
realtà lavorativa, probabilmente meno efficaci ed efficienti
rispetto all’obiettivo di formare addetti cucina, sala o bar gia’ in
possesso di consistente esperienza “Iive”. I laboratori
utilizzati sono le cucine del Grand Hotel San Marino e/o Hotel
Titano, oppure la sala ristorante o sala Bar o Sala colazioni del
Grand Hotel San Marino o dell’Hotel Titano o del Caffe’ del Titano,
con l’utilizzo anche delle derrate alimentari necessarie per le
esercitazioni. I costi relativi all’utilizzo dei laboratori di
cucina/sala/bar, dei docenti, delle derrate alimentari del Gruppo
Ghsm sono a carico della Star For Srl sulla base di un accordo con il
Ghsm Group. I report avuti dagli alunni o dai familiari dei medesimi
sulla qualita’ delle lezioni ideate, organizzate e seguite
direttamente da Alfredo Piccoli ed i suoi collaboratori sono stati
molto positivi ed alcuni ragazzi stanno gia’ prendendo accordi con
alcune aziende per un inserimento lavorativo estivo.
Il Centro di
Formazione Professionale, che organizza corsi di primo e secondo
livello al fine di formare le professionalità richieste dal mondo
del lavoro sammarinese , per raggiungere efficacemente propri
obiettivi deve poter contare su una struttura organizzativa
estremamente flessibile, per essere in grado di attivare o
interrompere, corsi di formazione professionale in stretta
collaborazione con le imprese sammarinesi, che offrono ogni anno la
loro disponibilità nell’accogliere tutti i ragazzi in stage.
A
tal fine questa Segreteria di Stato si sta impegnando a creare un
rapporto di fattiva collaborazione sempre più in stretto, con le
Associazioni di Categoria e il Sindacato per creare delle virtuose
sinergie nel campo della formazione del collocamento dei lavoratori.
Per tutte queste motivazioni non si ritiene opportuno cristallizzare
il centro di formazione professionale all’interno della struttura
della Scuola Secondaria Superiore, maggiormente orientata al
proseguimento degli studi rispetto all’inserimento del mondo del
lavoro”.

San
Marino, 19 Febbraio 2015/01

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