CONSIGLIO GRANDE
VENERDI’ 19 SETTEMBRE
Con il
saluto della Reggenza e l’approvazione a maggioranza di un ordine del giorno
sottoscritto dalle forze di maggioranza e dall’Upr si è concluso l’ultimo
giorno della sessione consiliare.
I lavori sono ripresi in mattinata dal dibattito
avviato ieri sull’ultima istanza all’ordine del giorno, la n.10 per il riconoscimento dei matrimoni tra persone
dello stesso sesso contratti all’estero. L’istanza viene
infine respinta con 35 voti contrari e
Sono in
un primo tempo due gli ordini del giorno presentati nel corso del dibattito
sull’istanza: il primo, della maggioranza, impegna il governo,
tra l’altro, a elaborare modifiche di legge utili a introdurre la convivenza e
l’ottenimento del permesso di soggiorno tra coppie dello stesso sesso; il
secondo dell’Upr per affidare a un tavolo di confronto l’approfondimento del
riconoscimento dei diritti civili. Dopo un confronto,i gruppi di maggioranza e
l’Upr siglano un unico ordine del giorno che ribadisce l’impegno del governo
alle modifiche normative per l’introduzione del “permesso di convivenza per
coabitazione a fini solidaristici e di mutuo aiuto”, per regolamentare diritti
e doveri dei conviventi e “avviare un confronto con tutte le forze politiche
sulle modalità attuative dei diritti e doveri reciproci”. Il testo viene
approvato a maggioranza dall’Aula.
[Report integrale Agenzia Dire]
Di seguito un estratto degli interventi odierni.
Comma 4, Istanze
d’Arengo.
Istanza
d’Arengo n. 10, affinché l’istituzione della famiglia
sia tutelata in un’accezione ampliata atta ad includere quella costituita da
persone dello stesso sesso e perché sia riconosciuta la validità dei matrimoni
tra persone dello stesso sesso contratti all’estero. Respinta 35 contrari e
15 favorevoli
William Giardi, Upr
Augusto Michelotti, Su
Mimma Zavoli, C10
Elena Tonnini, Rete
Mariella Mularoni, Pdcs
Marco Podeschi, Upr
Lorella Stefanelli, Pdcs
Alessandro Cardelli, Pdcs
Luca Santolini, C10
Roberto Ciavatta, Rete
Marco Gatti, Pdcs
Andrea Zafferani, C10
Ivan Foschi, Su
Filippo Tamagnini, Pdcs
Gian Franco Terenzi, Pdcs
Matteo Zeppa,
Rete
Franco Santi, C10
Francesca Michelotti, Su
Matteo Fiorini, Ap
Giovanni Lonfernini, Upr
Stefano Macina, Psd
Luigi Mazza, Pdcs
Giovanni Lonfernini, Upr
Luigi Mazza, Pdcs
Gian Matteo Zeppa, Rete
Marino Riccardi, Psd
Andrea Zafferani, C10
La coalizione Pdcs-Ns-Psd-Ap trova convergenza con
l’Upr per un testo comune che viene approvato a maggioranza.
Luigi Mazza, Pdcs: “Il secondo odg chiedeva l’apertura di un tavolo
confronto con tutte le forze, abbiamo trovato una mediazione e trovato una convergenza,
su questo punto è stato modificato l’Odg firmato a sua volta dall’ Upr. Ne do
lettura:
“Il
Consiglio grande e generale, considerando che la legislazione sammarinese
riconosce il matrimonio come unione di un uomo e di una donna fondato su una
scelta libera e responsabile basata sulla uguaglianza morale e giuridica dei
coniugi (…) stimando come nel progressivo mutamento sociale, che evidenza la
presenza di un numero sempre crescente di coppie di fatto, la stabilità e la
durata hanno rilevanza per lo Stato (…), Impegna il governo a elaborare le
opportune modifiche di legge utili al fine di
-introdurre nella legge 118/2010 il permesso di
convivenza per coabitazione ai fini solidaristici e di mutuo aiuto, oltre a
quello già previsto per convivenza more uxorio;
-regolamentare l’ottenimento del permesso di
soggiorno, per coloro cui è stato concesso il permesso di convivenza, dopo un
congruo periodo di durata e stabilità della stessa, convertibile in residenza
decorsi i termini di legge; ad individuare gli strumenti legislativi più
opportuni per regolamentare diritti e doveri reciproci dei conviventi, fatti
salvi i diritti dei rispettivi familiari, riguardo ai seguenti ambiti:
– il sostentamento economico in caso di cessazione
della convivenza;
-il diritto di subentrare nel contratto di
locazione, in caso di cessazione della convivenza o di decesso di uno dei
conviventi;
– l’assistenza in caso di malattia o ricovero di
uno dei conviventi;
– le disposizioni esequiali in caso di morte di
uno dei conviventi;
avviando un ampio confronto con tutte le forze
politiche sulle questioni patrimoniali in caso di morte di uno dei conviventi e
sulle modalità attuative dei diritti e doveri reciprochi indicati;
a confermare la genitorialità come prerogativa
unica della famiglia e delle coppie conviventi more uxorio, disponendo apposita
normativa in tal senso”.
San Marino, 19 Settembre /01