San Marino. Consiglio Grande e Generale, 20 dicembre, seduta pomeridiana. Agenzia Dire

San Marino. Consiglio Grande e Generale, 20 dicembre, seduta pomeridiana. Agenzia Dire

CONSIGLIO GRANDE E GENERALE 10-23 DICEMBRE

VENERDI’ 20 DICEMBRE – POMERIGGIO DALLE 13.30           

            Dopo 30 ore di dibattito ininterrotto, il Consiglio grande e generale licenzia il Bilancio 2014 con 32 voti a favore e 23 contrari. Si conclude così la maratona consiliare di Dicembre, al termine di un dibattito serrato, iniziato lunedì scorso. Visto lo sviluppo a rilento dell’esame dell’articolato, ieri notte si è deciso di proseguire senza sosta fino alla votazione conclusiva, cui l’Aula è giunta solo alle 19.00 circa. 

            I lavori si sono conclusi al comma  6: dopo un riferimento del segretario di Stato competente, Pasquale Valentini, il Consiglio grande e generale ha approvato a maggioranza la nomina di Generale al comandante del corpo della Gendarmeria, Alessandro Gentili.

Di seguito una sintesi del dibattito sulla Finanziaria a partire dalle ore 13.30

            All’articolo 59, “Trasformazione dell’Ente Poste della Repubblica di San Marino in Società per Azioni”, il segretario di Stato per le Finanze, Claudio Felici, spiega le motivazioni dell’intervento. “Il percorso verso la trasformazione in spa delle Poste era già previsto all’articolo 17 ed abbiamo deciso di partire da subito. Unica condizione: la collocazione delle risorse umane. Definiremo quindi, attraverso la Finanziaria, il passaggio formale tra soggetto giuridico pubblico a soggetto giuridico di diritto privato ma al 100% di capitale pubblico per poi, in una seconda fase, andare a definire il regime lavorativo (pubblico o privato) con i dipendenti. Mano a mano che arriveranno nuove risorse umane verrà loro fatto un contratto di diritto privato. Tutto questo sarà oggetto di confronto con il sindacato e tra l’altro ho già incontrato i lavoratori per rassicurare loro sull’operazione in corso. Ecco perché abbiamo anticipato la trasformazione dell’ente Poste in Spa. Il passo a metà dell’ente non avrebbe garantito una strutturazione consolidata del soggetto giuridico. Abbiamo voluto dare maggiore stabilità”.

Diversi gli emendamenti presentati dai partiti di opposizione. Uno da Cittadinanza attiva totalmente abrogativo, uno identico di Intesa per il Paese e quattro di Rete. “Chiediamo la soppressione dell’articolo perché questa operazione è prematura. Serve inoltre un progetto di legge con tanto di articolato e relazione. Il Governo deve confrontarsi su norme di tale importanza”, spiega Francesca Michelotti (Su). “Nella legge c’è problema legato ai dipendenti. Il modo inoltre non ci piace per niente: tutto fatto in fretta”, aggiunge Marco Podeschi (Upr). Rete, spiega il consigliere Roberto Ciavatta “tenta di portare una serie di modifiche all’articolo che vanno nella direzione di tutelare posti di lavoro e stipendi. Diciamo questo perché occorre superare una sorta di discrezionalità in base alla quale i soli a cui veniva garantita la permanenza in grado e in ruolo erano i componenti della direzione dell’azienda”. Per Valeria Ciavatta (Ap) occorre “mantenere operativa con Poste Italiane ma dobbiamo essere noi autorevoli fautori delle prospettive che mettiamo in campo. Per le Poste avevo suggerito soluzioni rispettose dei diritti retributivi e normativi del personale: nuovo contratto o mantenimento dello status che i dipendenti hanno attualmente. Questa è soluzione che mi soddisfa”. Simone Celli del Ps  sottolinea che si tratta di un “settore strategico come le Poste” non è stato adottato “l’iter istituzionale adeguato. La forma è anche sostanza, serviva un progetto di legge. Spero si sospenda l’articolo, non siamo chiusi all’argomento”. Per Andrea Zafferani di C10 “il governo ha una fretta eccessiva, strana. Come è andato l’incontro con i lavoratori?”. Chiude il segretario di Stato Felici: “Nell’incontro con le Rsa la preoccupazione è il destino dei rapporti di lavoro. La velocità è dettata dalla consapevolezza di non partire con un ente promiscuo. Non mi sento in difetto. Dobbiamo ripristinare continuità dopo l’interruzione di rapporti con Poste italiane. Prima dell’approvazione del decreto delegato che fa partire la spa mi impegno a una consultazione con i dipendenti per garantire il posto di lavoro”. Tutti gli emendamenti vengono respinti.

La discussione dell’articolo 59 bis,Trasparenza degli assetti proprietari”, di Cittadinanza attiva per pubblicare sul sito di Bcsm i beneficiari effettivi di banche e finanziarie, viene posticipata all’articolo 62 bis.

            All’articolo 61, “Distretto culturale”, Rete presenta un emendamento per prevedere il finanziamento anche di borse di studio e non consulenze su cui dichiara da subito il suo favore, il segretario di Stato per la Cultura, Giuseppe Maria Morganti. “Perché i ritocchi al ribasso a quest’articolo e al precedente?”, chiede Podeschi (Upr). “A tutti i capitoli di spesa è stato applicato il taglio lineare del 1,5%”, risponde Morganti. L’emendamento viene accolto.

Cittadinanza attiva propone anche tre emendamenti aggiuntivi. Il primo, articolo 61 bis, “Eventi co-finanziati”, dà “mandato al congresso di Stato di emettere apposito decreto delegato entro il 31 marzo 2014 al fine di addivenire, nel più breve tempo possibile, ad un risparmio e ad una migliore gestione degli eventi, per tutte le iniziative che avranno luogo in territorio con finalità di promozione dell’immagine della Repubblica, di attrazione di flussi turistici, di incentivazione del commercio nonché per le manifestazioni sportive in territorio, che preveda: che lo Stato possa richiedere, alle associazioni rappresentanti categorie che beneficeranno del ritorno di questi eventi, di co-finanziarne una parte definendo le modalità, le forme, le condizioni e gli importi di questo stesso co-finanziamento; che entro febbraio di ogni anno si realizzi un calendario unico degli eventi per l’anno in corso”. L’emendamento viene respinto.

Il secondo, articolo 61 bis ter, “Bando pubblico eventi”, dà “mandato al Congresso di Stato di istituire un bando pubblico annuale per permettere ai professionisti presenti in territorio con studi, esperienza e specializzazione nell’ambito dell’organizzazione di eventi, comunicazione, cinema, teatro ed arte, mostre, nuove tecnologie, di poter vedersi appaltare la gestione di alcune mostre o di eventi”. Dà il suo sostegno a nome di rete, Gian Matteo Zeppa, mentre la collega Elena Tonnini sottolinea che “serve una lista di chi si occupa in territorio di queste cose”. “Facciamo ragionare insieme i vari soggetti e valorizziamo i nostri luoghi”, aggiunge Franco Santi di C10. Il segretario di Stato per gli Affari esteri, Pasquale Valentini, assenti i colleghi a Turismo e Cultura, sottolinea che “i rapporti tra le professionalità all’interno e all’esterno del territorio e le istituzioni devono avere modalità pubblica e trasparente. Ma dovremmo avere più capacità di trasferire le competenze ad enti ad hoc autonomi”. L’emendamento viene bocciato.

L’ultimo, articolo 61 quater, “Cogestione spazi pubblici” dà “mandato al congresso di Stato di emettere apposito decreto delegato entro il 31 marzo 2014 per incentivare la co-gestione Stato-associazioni-cooperative di spazi pubblici attualmente non utilizzati o sottoutilizzati, anche attraverso specifiche forme di incentivazione; tale decreto dovrà, in caso di esternalizzazione di servizi non strategici oggi gestiti in maniera non efficiente dalla Pa, regolamentare le forme e i metodi di affidamento a cooperative e associazioni no-profit”. L’emendamento viene respinto.

 

Articolo 62 (Riforma Scolastica). Sono stati presentati emendamenti abrogativi dell’articolo 62 sia dal movimento Intesa per il Paese che dal movimento Rete. Anche il Governo ha presentato un emendamento. “1) La Segreteria di Stato per l’Istruzione è impegnata a predisporre entro il 31 marzo 2014 un piano di riordino degli assetti scolastici, valutati i centri di costo maggiori, al fine di un contenimento della spesa che comunque si coniughi con obiettivi di qualità del sistema di istruzione e formazione sammarinese, con particolare attenzione ai rapporti fra il personale docente e gli allievi in vista della formulazione dei piani cattedra per l’anno scolastico 2014/2015. 2. Il piano di riordino di cui al comma 1 dovrà affrontare i seguenti aspetti: a) revisione rapporti educatori/bambini (Nidi e Infanzia) b) revisione numeri alunni per classe (Scuola Media) c) riorganizzazione dei Centri Documentazione (tutti gli ordini scolastici) d) revisione dei piani cattedra e dei curricoli (Scuola Secondaria Superiore). 3) riorganizzazione dei servizi “Centri Estivi e Ludoteca” ora integralmente pubblici, favorendo un’integrazione pubblico e privato virtuosa, assicurando al servizio pubblico il controllo dei parametri di qualità.

Marco Podeschi (Upr)

Simone Celli (Ps)

Franco Santi (Civico 10)

Elena Tonnini (Rete)

Tony Margiotta (Sinistra Unita)

Nicola Renzi (Ap)

Giuseppe Maria Morganti, Segretario di Stato alla Cultura

 

Articolo 62 bis (Beneficiari effettivi del Sistema Bancario e Finanziario). Il Governo ha presentato un emendamento aggiuntivo dell’articolo 62 bis.Non possono essere titolari, direttamente o indirettamente, di partecipazioni rilevanti al capitale di un soggetto autorizzato i soggetti esteri, agenti in nome proprio ma per conto di terzi o comunque non aventi natura di persona fisica, per i quali ricorra almeno una delle seguenti circostanze: a) forma giuridica di “società anonima” o sostanzialmente tale, ossia inidonea, per l’ordinamento giuridico del Paese in cui hanno la propria sede, a garantire la necessaria trasparenza dei propri assetti proprietari. b) limiti alla costante e agevole conoscibilità dell’identità dei propri fiducianti/proponenti, e dei loro titolari effettivi, da parte dell’autorità di vigilanza. c) sede legale o amministrativa ubicata in uno dei Paesi, Territori o Giurisdizioni sottoposti a stretto monitoraggio in materia di prevenzione e contrasto al riciclaggio ed al finanziamento del terrorismo. d) sottoposizione al controllo, anche congiunto, di soggetti ricadenti in almeno una delle circostanze di cui alle tre precedenti lettere”.

Rossano Fabbri (Ps)

Luigi Mazza (Pdcs)

Ivan Foschi (Sinistra Unita)

Claudio Felici (Segretario di Stato alle Finanze)

Andrea Zafferani (Civico 10)

Luigi Mazza (Pdcs)

Ivan Foschi (Sinistra Unita)

L’emendamento all’articolo 59 bis trattato congiuntamente con l’articolo 62, presentato da Cittadinanza Attiva è stato respinto. L’emendamento del Governo aggiuntivo dell’articolo 62 bis è passato. 

 Andrea Zafferani, C10, interviene per annunciare il ritiro di una ventina di emendamenti sullo sviluppo, a seguito di accordo con la maggioranza: “Cittadinanza attiva ha presentato 20 emendamenti sullo sviluppo. Visto il protrarsi del dibattito e la stanchezza che pervade tutti, abbiamo pensato ad un altro percorso, ovvero quello di sviluppare un confronto in commissione Finanzi su questi emendamenti e più in generale sullo sviluppo del Paese entro la seconda decade di gennaio. Alla luce di questo accordo con governo e maggioranza, che salutiamo con la speranza ci sia un confronto proficuo in commissione su queste idee e contributi, ritiriamo gli emendamenti aggiuntivi all’articolo 62 in tema di sviluppo”.

Maria Luisa Berti, Ns: “Ringrazio Cittadinanza attiva per la disponibilità a rinviare il dibattito su questi emendamenti, da parte della commissione al bilancio che presiedo ci sarà l’impegno ad affrontare i contenuti cui si riferiscono”.

 

Quindi sono proposti due emendamenti in materia ambientale, il 62 bis di Rete e il 62 quinquies di Cittadinanza attiva. Il primo per introdurre un contributo per lo smaltimento Pfu (pneumatici fuori uso) l’altro per implementare la strategia “Rifiuti Zero” di raccolta differenziata. Avute rassicurazioni sull’approfondimento  e il confronto su questi temi con il Consiglio da parte del segretario di Stato per l’Ambiente, Matteo Fiorini, sia Rete che Ca ritirano gli emendamenti.

            Rete ritira poi l’emendamento aggiuntivo dell’articolo 62 terarticolo 62 quinquies di Rete, insieme a C10 e Ps,  che viene poi respinto.

Roberto Ciavatta, Rete

Stefano Macina, Psd

            Viene poi accolto a maggioranza l’emendamento di Cittadinanza Attiva “Amministratore di condominio”, che conferisce mandato al congresso di Stato di “emettere un apposito Decreto Delegato entro il 30 giugno  2014 per regolamentare la figura professionale dell’amministratore di Condomini fissando diritti e doveri del professionista incaricato”.

 Ritirato infine l’emendamento di Cittadinanza attiva aggiuntivo dell’articolo 62 noviesdecies “Provvedimento sulla mobilità”.

            Approvato l’ultimo articolo, il n. 63, in virtù dell’articolo 21 non approvato, il segretario di Stato per le Finanze, rettifica gli articoli 1,5 e 19 a carattere contabili, il disavanzo finale ammonta così a 14,7 milioni di euro.

 

Dichiarazioni di voto

Matteo Zeppa, Rete

Massimo Cenci, Ns

Andrea Zafferani, C10

Paride Andreoli, Ps

Ivan Foschi, Su

 

 Leggi il resoconto del dibattito dell’Agenzia Dire Torre 1

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