San Marino. Consiglio Grande e Generale 26 novembre, seduta del pomeriggio. Agenzia Dire

San Marino. Consiglio Grande e Generale 26 novembre, seduta del pomeriggio. Agenzia Dire

CONSIGLIO GRANDE E GENERALE 22-27 NOVEMBRE

MARTEDI’ 26 NOVEMBRE – pomeriggio

La seduta del Consiglio grande e generale riparte nel pomeriggio dal comma 17, “Norme generale sull’ordinamento contabile dello Stato”, tra cui il Bilancio di previsione dello Stato e degli Enti pubblici per l’esercizio finanziario 2014, presentato in prima lettura. Avvia il dibattito, la relazione del segretario di Stato per le Finanze, Claudio Felici, seguono numerosi interventi dei consiglieri. La replica del segretario conclude il comma.

I lavori riprenderanno in seduta notturna dall’esame dei provvedimenti in prima lettura lasciati in sospeso ieri.

Di seguito un sunto dei lavori della seduta pomeridiana:

Comma 17.  Provvedimenti in esecuzione della Legge 18 febbraio 1998 n.30 “Norme Generali sull’Ordinamento Contabile dello Stato”:a) Relazione Economico – Statistica e Relazione Tecnico Contabile, ai sensi dell’articolo 38 della Legge 18 febbraio 1998 n.30; b) Rendiconto Generale dello Stato e Relazioni della Commissione di Controllo della Finanza Pubblica, previste dagli articoli 106 e 108 della Legge 18 febbraio 1998 n.30, nonché Bilanci Consuntivi degli Enti Pubblici per l’esercizio finanziario 2012 (I^ lettura)c) Bilanci di Previsione dello Stato e degli Enti Pubblici per l’esercizio finanziario 2014 e Bilanci Pluriennali 2014/2016 (I^ lettura)

Claudio Felici, segretario di Stato per le Finanze legge la Relazione al progetto di Legge: “Le finanze pubbliche hanno presentato negli ultimi esercizi, bilanci in perdita nonostante l’azione di contrazione e contenimento della spesa pubblica portata avanti negli ultimi anni. Il bilancio consuntivo 2012  chiude con un disavanzo di circa 27 milioni di euro. Un ulteriore elemento di preoccupazione è il forte ridimensionamento dei livelli di liquidità dello Stato e la contrazione della liquidità impone scelte rigorose per un generale contenimento della spesa e per un incremento delle entrate pubbliche. Nel breve periodo, tuttavia, la ratifica da parte dell’Italia dell’Accordo contro le doppie imposizioni che entrerà in vigore dal primo gennaio 2014 e l’uscita dalla “black list” italiana rappresenteranno un importante passaggio per il rilancio economico del Paese. Con l’approvazione della Legge di variazione al bilancio di previsione 2013 le varie voci di spesa sono state diminuite di circa 10 milioni di euro. Il disavanzo del bilancio previsto per il 2013 sarà di circa 33 milioni di euro ma come già più volte il ribadito il disavanzo 2013 dovrebbe diminuire ulteriormente in sede di chiusura del Rendiconto Generale dello Stato per effetto delle risultanze positive della gestione e per l’eliminazione di circa 2 milioni e 300 mila euro di spese relative a residui di anni precedenti.  

Il progetto di legge in esame per il bilancio di previsione 2014 a differenza degli esercizi precedenti non prevede provvedimenti straordinari. Infatti con l’approvazione della legge di riforma dell’imposta generale sui redditi i provvedimenti disciplinari adottati in passato sono superati dalla nuova legge fiscale. Unica eccezione la minimun tax che continuerà ad essere applicata in via transitoria fino al 2017 al fine di garantire un’impostazione efficace del nuovo sistema degli accertamenti fiscali. Le previsioni delle entrate 2014 sono state stimate considerando il gettito ipotizzato dalle simulazioni effettuate sulla base dei dati fiscali 2012 con l’applicazione delle nuove aliquote. L’importo stimato dell’imposta generale sui redditi derivante dalla riforma fiscale sui capitoli del bilancio dello Stato per l’esercizio 2014 è pari a 106.200.000 euro. L’utilizzo della San Marino card porterà ad un incremento dei consumi interni e quindi genererà un maggior gettito dell’imposta sulle importazioni. Gettito stimato prudenzialmente in 2 milioni di euro. Pertanto il differenziale dell’imposta sulle importazioni (differenza entrate lorde e uscite per i rimborsi dell’imposta) per il 2014 è stimato tra i 59 e i 61 milioni di euro.

Complessivamente le entrate del Bilancio dello Stato sono previste in diminuzione del 5.79% rispetto alla previsione iniziale 2013 e dello 0.97% rispetto alla previsione assestata 2013. Diminuzione che riflette anche la flessione delle entrate extratributarie del 10.72% rispetto alla previsione iniziale 2013 e del 12.61% rispetto all’assestato. Inoltre va ricordato che rispetto alla previsione iniziale 2013 l’incidenza è maggiore in quanto le previsioni contenevano l’importo di 10 milioni di euro relativi all’imposta straordinaria sugli immobili eliminata in sede di assestamento di bilancio. Ulteriore elemento negativo che incide sui risultati del bilancio di previsione 2014 sono le maggiori uscite rispetto al 2013 riferite a nuove spese obbligatorie per 16.105.000 euro quali: 1) pagamento prima rata in linea capitale (5 milioni) per il mutuo relativo al finanziamento per interventi di rafforzamento patrimoniale del sistema bancario sammarinese stipulato nel 2012 con Banca Centrale di 60 milioni. 2) interessi passivi (2 milioni) relativi all’emissione di titoli pubblici. 3) contributo disavanzo gestione residuale lavoratori autonomi per 8.380.000 euro. 4) pagamento prima quota capitale di 725 mila euro del mutuo da stipulare con  Banca Agricola per il finanziamento della viabilità Strada di Fondovalle. La spesa corrente 2014 è diminuita del 3.70% rispetto alla previsione assestata 2013 e del 7.35% rispetto alla previsione iniziale 2013. I centri di spesa rivisti riguardano: 1) diminuzione negli stipendi e assegni al personale (4.100.000 euro) 2) trasferimenti correnti al settore pubblico allargato diminuiti dell’8.88% di cui 2 milioni e mezzo per l’Istituto per la Sicurezza sociale, 680 mila euro per C.O.N.S., 197 mila euro per l’Università degli Studi, 274.500 euro per A.A.S.L.P., 150 mila euro per A.A.S.S., 50 mila euro per l’Aviazione Civile e la Navigazione Marittima. La spesa in conto capitale per il 2014 diminuisce del 13.94% rispetto alla previsione iniziale.

Il progetto di Legge è strutturato in tre parti: 1) nella parte Prima sono contenuti gli articoli di approvazione dei bilanci e le norme strettamente connesse alla loro gestione. All’articolo 10 viene approvato per la prima volta il bilancio dell’ente Poste San Marino con modalità gestionali di bilancio di tipo privatistico nelle more della trasformazione dell’ente Poste San Marino e al fine di dotare l’ente degli strumenti necessari per raggiungere parametri di gestione più efficienti. Il successivo articolo 59 prevede l’avvio dell’iter di trasformazione dell’ente Poste in società per azioni denominata Poste San Marino spa. 2) nella parte Seconda sono previsti interventi di contenimento della spesa pubblica. Tra cui riduzione degli oneri del personale per il settore pubblico allargato, con aumento delle decurtazioni alle indennità di funzione, decurtazione degli straordinari, eliminazione delle propine d’esame, eliminazione delle indennità di funzioni per i periodi in cui non viene svolta la mansione specifica, disposizioni sui pensionamenti obbligatori e facoltativi e aumento della ritenuta di solidarietà. Sono previsti anche interventi di riduzione sui costi di Banca Centrale e sui compensi degli organi degli enti a partecipazione maggioritaria dello Stato. Infine l’intervento a titolo di contributo a carico dello Stato riferito alle singole gestioni dei Fondi pensioni è fissato nella misura del 5% in presenza di gestione dei Fondi pensioni con risultante attiva. 3) nella parte Terza sono previsti interventi per lo sviluppo economico, con articoli sul Parco Scientifico e Tecnologico per il quale nel 2014 è disposta la costituzione della società di gestione. Il progetto di legge prevede anche l’impegno del Governo a presentare entro il 31 luglio 2014 un progetto organico sul regime IVA ai fini della sua entrata in vigore per il 2015. Sono previsti inoltre norme per la costituzione di qualificanti progetti culturali quali il Distretto Culturale.

Il bilancio di previsione 2014 prevede un disavanzo di 25.808.205 euro dovuto principalmente alle maggiori spese obbligatorie per 16.105.000 euro. In ogni caso il Governo è impegnato a continuare con fermezza nell’azione di reperimento di risorse al fine di migliorare i conti pubblici a ridurre sensibilmente il disavanzo del bilancio dello Stato 2014”.   

Simone Celli, Ps: “Desidero chiedere alcuni chiarimenti al segretario. Mi sono soffermato, all’articolo, 3 sul rimborso di prestiti, oltre 14 mln di euro. Mi chiedo se in questa cifra è stata inserita la quota capitale e quella interesse per l’operazione di patrimonializzazione della Cassa di risparmio. Secondo i nostri calcoli non risulta, allora quando sarà fatto? Risulta quindi sul bilancio 2014 un’ipoteca per oltre 100 mln di euro.

Ormai è consuetudine, rispetto al bilancio dell’Aass, che si vadano ad investire risorse dell’azienda per opere che fanno riferimento alla competenza dello Stato. Dal punto di vista contabile non è un modus operandi condivisibile. Quindi il Bilancio dell’Iss: prassi anche qui è quella di prevedere un disavanzo, di oltre 31 mln di euro. Quest’anno l’acquisizione dei mezzi finanziari è però rilevante. Poi c’è una delibera del comitato esecutivo dell’Iss, in riferimento  alla spending review, che va ad introdurre il ticket sanitario. Si parla di un contributo di 3 euro per ricetta, per esempio. Poi per le prestazioni sanitarie: 3 euro per gli esami, 2 euro per la fascia pediatrica e gli over 65. Non vado oltre. Qui purtroppo si procede con una linea di aggressione allo stato sociale, prima di aggredire sprechi e privilegi largamente diffusi nell’amministrazione pubblica e nell’Iss. Mi piacerebbe andare a vedere bandi di appalti e forniture, per esempio. Su chi andrà a ricadere il principale peso della difficoltà di bilancio? Alla fine pagheranno i cittadini sammarinesi. Il Ps sullo stato sociale non farà sconti.

In merito al finanziamento della Camera di commercio: lmi chiedo come mai viene previsto ancora questo contributo, bisogna aver coraggio di metter mano a una riforma complessiva dell’istituto. E’ vero, il disavanzo viene contenuto, ma vedremo poi nello specifico. E’ diminuito in valore assoluto il trasferimento ai fondi pensione di circa 10 mln di euro. Viene quindi caricato su questi fondi”.

Marino Riccardi, Psd: “La situazione in cui ci troviamo è molto difficile, da diversi anni c’è un decremento crescente delle entrate. Però io avrei avuto più coraggio, sono ancora contenute le risorse per lo sviluppo, non vi è una scelta precisa di dare equità tra i vari comparti. Ci sono due soggetti, chi ha subito la crisi in modo forte e chi invece non l’ha subita minimamente. Mi riferisco ad artigiani, commercianti, professionisti, piccole imprese che hanno avuto in questi anni grosse difficoltà, poi ci sono i dipendenti pubblici. La gente si aspetta un avvicinamento delle condizioni pubblico-privato. Approfondiremo questo aspetto tra prima e seconda lettura. Un invito che vorrei fare in Aula a governo e maggioranza è infatti quello portare sulla legge di bilancio un emendamento che riesca a parificare almeno il trattamento retributivo dei consiglieri. Parliamo sempre di equità e ancora non siamo pari in Consiglio grande e generale. Rispetto all’Iss dico che prima di mettere mano ai ticket, anche mascherati, bisogna fare altre scelte”.

Marco Podeschi, Upr: “Ci sono articoli nella finanziaria dell’anno scorso che non sono stati portati avanti. Su molti punti, come agenda digitale, non ci sono state risposte. Venendo al bilancio di quest’anno: all’articolo 3, sull’Azienda dei servizi, ci sono incongruenze. C’è una voce per l’intervento sulle fognature, ma è inutile che continuiamo a dare all’azienda milioni di euro per rifare le fogne, se poi sono aggiunti 700 mila euro per interventi per lo Stato. E ancora, sull’Aass: ci sono settori su cui bisogna intervenire, sull’utile. Poi i trasporti: va fatto un piano per i trasporti interni, l’intervento non è più rinviabile, l’officina è un pozzo di San Patrizio per lo Stato. Sull’articolo 37 esprimo preoccupazione: prevedere il pre-pensionamento, ci possono essere cittadini con 20-30 anni di pagamenti di fondi pensioni. Li eliminate come retribuzioni, ma avete fatto uno studio sull’impatto globale?”.

Andrea Zafferani, C10: “Questo bilancio già dimostra cosa significa fare debiti. Abbiamo appena iniziato a farne e già ci sono più di 7 mln di euro di spese obbligatorie che ci pongono un dazio pesante. La politica del debito è da smettere prima possibile. Invitiamo ad arrivare già da quest’anno al pareggio di bilancio. A livello di entrate, si rende noto come la riforma fiscale non porterà più di 5 mln di euro netti quest’anno. Sono troppo pochi per garantire sostenibilità alle finanze pubbliche.  

Servirebbe agire sui tagli di spesa: invito a muoversi verso tagli strutturali, che possano ridurla per più anni o ancora meglio per sempre. Spezzo una lancia a favore di due misure contenute in questa legge che purtroppo sembrano interventi confinati al 2014, ovvero l’aumento del contributo di solidarietà per le pensioni, che comunque sono poco più che simbolici, e il taglio delle indennità di un ulteriore 10%. Sul resto però non ci siamo: tagliare fondi agli enti, come i 2 mln di euro all’Iss, senza dare un mandato, significa tagliare sulle spalle della popolazione e aprire la strada all’introduzione di ticket generalizzati e senza considerare le fasce deboli. E significa aprire la strada alla privatizzazione progressiva della Sanità. Inserire pensionamenti anticipati senza incentivo è un’operazione di maquillage finanziario, senza che si risparmi nulla alla fine della fiera”.

Stefano Macina, Psd: “Sicuramente il bilancio dello Stato riflette in sé la difficile situazione economica del Paese, dove alcuni elementi di certezza, rispetto alle politiche che si possono fare a livello di entrate, sono ancora in fase iniziale. La riforma dell’Igr, dove la maggioranza ha scelto un approccio più morbido rispetto all’impostazione iniziale, che puntava al pareggio di bilancio, porta a una situazione ancora di deficit. E’ stata una scelta mirata a fare in modo che anche l’intervento a carico dei cittadini e delle aziende fosse più equilibrato, tenendo conto che l’imposta dell’Igr, porta a eliminare situazioni che prima portavano degli introiti, come la patrimoniale. Sulla spesa pubblica, gli interventi di riduzione ci sono e siamo convinti porteranno risultati anche maggiori, rispetto a quanto preventivato in bilancio.

Come gruppo e maggioranza insistiamo per non procedere con tagli orizzontali ma con interventi strutturali, che permettono di non intaccare i servizi. Ci sono poi alcuni interventi tampone: il prepensionamento non può essere definitivo, tra prima e seconda lettura dovremo badarci e fare in modo che il prepensionamento avvengano senza sostituzione.  Sull’Iss il confronto è aperto per vedere se vi sono altre possibilità per ridurre la spesa senza introdurre il ticket, c’è solo una proposta da parte del comitato di direzione”.

Roberto Ciavatta, Rete: “All’articolo 10, sulle Poste, si vanno a prevedere nuove assunzioni per ruoli apicali, a fronte della quasi certezza del non mantenimento dei posti di lavoro attuali. Sulla trasformazione dell’Ente Poste Spa: i beni statali andrebbero a formare il suo patrimonio, ma a fronte di cosa? La esentiamo da imposte per 10 anni, in cambio saranno assunti nuovi livelli apicali e si potrebbero licenziare precari. Tutta l’operazione mi risulta poco chiara. Sui diplomatici non cambia nulla in attesa dell’approvazione di una legge che, in deroga a quanto previsto per il resto della Pa, prevede nuove indennità.

Sulle indennità serviva più coraggio: ce n’è una persino per lo stress, se uno va in ferie in un centro benessere continua a prenderla. Sui medici che decidono di fare la libera professione intramuraria si demanda a un decreto delegato, Rete è per eliminare completamente le indennità per loro. Si vanno a inserire differenziazioni su chi è in organico e nuovi assunti, per cui è previsto un taglio del 5%.  All’Articolo 49, sui trasporti interni, sarebbe il caso di mettere nelle condizioni di far lavorare a pieno regime i servizi pubblici. Mi risulta che abbiamo rinnovato più di 40 contratti per autisti. Al punto B, articolo 2, si introduce la possibilità di mettere in cassa integrazione anche i dipendenti di partito. Questo è correlato al fatto che, poche settimane, fa è stato licenziato un dipendente del Pdcs? Ci risulta un provvedimento ad personam”.

Giovanni Lonfernini, Upr: “Il fatto che l’accordo sulla franchigia per i lavoratori frontalieri, e di conseguenza sulla doppia imposizione fiscale a loro carico, sia stato stralciato dalla Legge di Stabilità del governo italiano non è sicuramente una bella notizia. Sul progetto di Legge presentato dal segretario Felici devo far notare che il tema dell’Iva, che doveva essere in una fase di avanzamento, è ancora fermo ai titoli generali. Mi chiedo poi quali siano le idee del governo sulla direzione di marcia che deve seguire il sistema finanziario sammarinese. Dal testo della Legge non si capisce. Sulle telecomunicazioni infine non posso non sottolineare come con questo provvedimento resti un settore del tutto sotto sviluppato”.

Elena Tonnini, Rete: In questo progetto di Legge si ammette che tutti gli interventi portati avanti in questi anni hanno avuto come scopo quello di mantenere il livello di entrate fiscali. Per far fronte alle necessità di liquidità si era pensato a interventi straordinari ma oggi possiamo notare la loro inefficacia, tanto che le entrate registrano una diminuzione del 5,79%. Le entrate del 2014 sono inoltre stimate su calcoli ipotetici: la previsione non è basata su dati certi, perciò si tratta di importi assolutamente fittizi. La Smac Card dovrebbe aumentare le entrate di 2 milioni di euro? Ma nessuno può ancora dirlo con certezza”.

Ivan Foschi, Su: “Le previsioni si discostano sistematicamente dai dati assestati. Ce lo dice anche la commissione di controllo della Finanza pubblica ed anche il nostro gruppo di Sinistra Unita denuncia problemi gestionali che rendono non attendibile il documento fiscale: c’è disallineamento tra previsionale e consuntivo. C’è inoltre l’ennesimo rinvio sull’Iva: una pia illusione che continuiamo a raccontarci in questa Aula. Io credo che il segretario Felici fino a quando è alleato con il partito democratico cristiano non riuscirà mai portare a casa l’Iva”.

Gerardo Giovagnoli, Psd: “La Legge fiscale consente un introito maggiore di circa 16 milioni di euro. Più o meno come era stato anticipato e dunque non è vero che è una riforma inutile. E’ chiaro che, da un punto di vista della base imponibile e delle previsioni, un margine di dubbio esiste. Ma è normale che sia così. C’è il tema della Sanità che è stato citato da molti colleghi dell’opposizione per questo documento del comitato esecutivo che propone una serie di prezzi sui servizi che io credo sia bene non ci siano in questo progetto di Legge. E neppure dopo. Scuola e sanità rappresentano i due capitoli di spesa maggiori, ma anche fondamentali a nostro modo di vedere. E quindi esorto il governo, prima di aumentare le entrate, a valutare le possibilità date da un’analisi specifica sugli sprechi e da una loro eliminazione, o perlomeno riduzione. Non si tocchi il servizio sanitario che deve rimanere per lo più gratuito. Il tema dello sviluppo manca, ma non è di pertinenza della legge sul Bilancio ed anzi lo stiamo affrontando in maniera specifica nel tavolo per lo sviluppo. Teniamo in considerazione l’Ifp per fare investimenti. L’Iva è un elemento del programma di governo e non solo una questione di partito, e nonostante i ritardi credo che si arriverà a una sua determinazione. A proposito di sviluppo, noto che purtroppo la vicenda di Aeradria è arrivata al capolinea. Questo porterà conseguenze negative per un aeroporto chiamato internazionale grazie alla nostra partecipazione. C’è esigenza di entrare nel ragionamento su come inserirsi in questa vicenda.

Nell’aeroporto di Rimini-San Marino c’è interesse condiviso affinché permanga la possibilità di avere un aeroporto funzionante vicino a noi. Un aeroporto che ha consentito il recupero di parte del turismo. Attiviamoci come governo per avanzare possibili soluzioni che coinvolgano la Repubblica di San Marino”.  

Luigi Mazza, Pdcs: “La riduzione delle spese pubbliche si realizza anche attraverso quella del personale della Pa. Chiederei, tra la prima e la seconda lettura, un piano triennale. Quante sono le persone che potranno andare in pensione, sono 300 -400? Abbiamo coraggio di dire che non più del 20% possono essere sostituite? Riusciamo a ridurre strutturalmente almeno 200 persone? Chiedo uno sforzo ulteriore su questo articolo tra la prima e la seconda lettura, per individuare figure e posizioni che andranno a concorso perché necessari.

Rispondo al collega Zafferani: una volta viene in aula a lamentare l’aumento delle aliquote. Poi, quando sono riviste, viene a lamentarsi perché il gettito è troppo poco. Abbiamo parlato di una riduzione graduale, della possibilità di monitorare aumenti nel tempo, di verifica dell’evasione fiscale, in un quadro che certamente avrebbe portato a un pareggio di bilancio. Ma di fronte ad uscite straordinarie e un minor gettito, si è arrivati a questo bilancio in prima lettura e 20 mln di euro di deficit. Speriamo che, con diversi interventi, la cifra possa essere ridotta nel corso dell’esercizio 2014, in assestamento. Sull’Iss: il comitato esecutivo ha dato proposte, ma dobbiamo porle all’attenzione delle forze politiche, sociali ed economiche. Può essere tutto gratuito? E se bisogna introdurre contributi, quello sanitario è il primo comparto in cui inserirli? Non so se quella indicata dal comitato esecutivo sia la soluzione migliore. Magari farei la scelta in altri settori prima e comunque è necessario tenere conto dei pensionati, dei malati cronici e delle famiglie in difficoltà”.

Paolo Crescentini, Ps: “Sui ticket gradiremmo una presa di pozione da parte delle forze sociali che da troppe settimane latitano nel silenzio su tutti gli argomenti scottanti. L’articolo 35 prevede per la decurtazione delle indennità di funzione, per chi eserciterà la libera professione medica, che ci sarà una delibera del congresso di Stato, ci pare assurdo. Perché non farlo con legge ordinaria?

Quanto dobbiamo ancora stanziare per una struttura che ancora non esiste, mi riferisco al Parco Scientifico e tecnologico? Se quei soldi fossero stati destinati a una società di reperimento di attività nel Paese, avremmo fatto davvero un beneficio, invece spendiamo ancora e i risultati non si vedono.  L’articolo 62, sulla scuola: non capisco cosa significhi in una legge di bilancio. E’ uno dei settori maggiormente colpiti dalla spending review del governo. Forse è il primo passaggio verso la privatizzazione della scuola sammarinese. Per Mazza la riduzione delle spese va pari passo con quelle del personale pubblico. Vedremo come il governo intenderà rispondere, noi riteniamo non si debba andare al licenziamento dei dipendenti e diciamo no a una riduzione indiscriminata”.

Franco Santi, C10: “Un ragionamento sugli esuberi del pubblico impiego e sulla necessità effettiva del personale è necessario, per determinare l’obiettivo di contenimento della spesa. Oggi i numeri sono troppo alti, speriamo che questo tipo di stime e analisi possano essere oggetto di valutazioni in seconda lettura. Chiaramente è un bilancio che vede riconfermato lo stato di straordinarietà della crisi in cui si trova San Marino e dovrebbe contenere provvedimenti che si basino su questa consapevolezza generale. Credo manchi un po’ una dose di coraggio, necessaria per essere più incisiva, anche se alcuni segnali sono inclusi. L’articolo 57 parla di finanziamento di opere infrastrutturali: non so se è necessario. Rispetto all’articolo 62, quello sulla scuola: è legittimo da parte del governo presentare un progetto di riforma del settore, che va discusso nel Paese. Ma mi chiedo qual’è lo scopo di inserirlo in finanziaria? Mi sembra pleonastico”.  

Paride Andreoli, Ps: “Il segretario Felici ci parla di un disavanzo di 25 milione di euro. In base all’articolo di legge, il segretario ci porta a conoscenza che la tanta decantata riforma tributaria, contrastata violentemente, perché ritenuta non utile, rispetto all’assestato 2013, darà un gettito superiore di solo 3 mln 800 mila euro. Abbiamo ricordato che abbiamo un mutuo a pareggio di oltre 25 mln di euro e che abbiamo aperto un mutuo di 14 mln di euro per la strada di Fondovalle. E’ stato chiesto come potranno essere pagati, poi esaminando articolato, all’articolo 21, risulta l’accensione di un mutuo per la stessa cifra e si spiega che ci sarà un pagamento di 700 mila euro l’anno da stipulare con Bac-Ibs. Ci piacerebbe sapere quanti anni serviranno per restituire questo prestito e quale sarà il tasso. Nell’ambito dell’articolato di bilancio è inserito un tema a noi caro, e così al Psd, sull’Iss, cui lo Stato darà annualmente 64 mln di euro. Possiamo comprendere l’apertura di nuovi orizzonti, ma abbiamo aperto il percorso di sanità gratuita e non possiamo pensare si vada a toccare quella conquista con l’introduzione di ticket per i cittadini. Preferiremmo che i risparmi fossero cercati da altre parti. Sul turismo al governo piace intervenire con un unico articolo. Mi aspetto che dopo l’intervento del segretario, il dibattito e l’odg condiviso da Bene comune e da Intesa per il Paese, possano essere inseriti in seconda lettura emendamenti sostanziali e sostanziosi sotto l’aspetto economico e finanziario, altrimenti il segretario ha sprecato solo il fiato. Senza finanziamenti infatti il piano strategico non può essere realizzato”.

Gian Matteo Zeppa, Rete: “Non c’è volontà di colpire chi fino adesso ha vissuto veramente dell’amicizia della politica. Si preferisce depauperare lo stato sociale perché molto più semplice fare previsione di bilancio andando a tagliare i servizi. E’ molto difficile, perché i poteri sono ben saldi nelle fondamenta di questo Paese, andare ad attaccare l’illecito che è stato reso lecito per colpa della politica. Vi siete resi impopolari con la patrimoniale ma è stato atto di coraggio e dunque invito il Governo a rendersi impopolare anche con le figure apicali di questo Paese”.

Nicola Renzi, Ap: “L’intervento cospicuo su Banca centrale va nell’ottica di non colpire categorie non privilegiate e ci tenevo a sottolinearlo con forza: impegno che la maggioranza si era preso e che in qualche modo sta realizzando. Credo che il governo dovrà fare uno sforzo per dare il quadro complessivo di quanto su questo tema è stato fatto. Mi ha colpito anche il discorso sulla Scuola, sull’Iss e in genere sulle indennità. Credo che dobbiamo avere ben chiaro cosa vogliamo fare. Chi si spertica a dire quanti siano fondamentali alcuni settori deve avere anche la correttezza di proporre qualcosa di alternativo. Dico con chiarezza che non c’è assolutamente la volontà di rendere la scuola non pubblica. Va detto con forza. C’è una gamma di interventi (non l’educazione primaria, secondaria etc., ma altri servizi) invece nei quali forse una compartecipazione del privato può essere presa in considerazione. Noi dobbiamo avere la piena chiarezza di quali sono i servizi che vogliamo dare e di qual è la forza lavoro necessaria per erogare quei servizi ed è chiaro che a fronte di questo in alcuni settori possono emergere degli esuberi e in altri delle necessità. Ma dobbiamo essere tutti d’accordo nel volere una Pa più snella nei numeri, ma più qualificata di quella attuale. I provvedimenti presenti in questo progetto di Legge vogliono ridurre i numeri all’interno della Pa ma favorire il turn over”.

Pier Marino Mularoni,Upr: “E’ sempre un momento particolare quando si discute del bilancio. Serve per discutere del Paese, della sua economia e della sua comunità. Stiamo attraversando un momento difficile e in presenza di questa difficoltà, credo si debbano mettere in campo interventi forti e strutturali che incidono realmente sul tessuto economico e sociale. Non ci si può limitare alla gestione dei capitolini di bilancio, ma si deve invece indirizzare l’economia andando a supportare coloro che sono in difficoltà. Bisogna riorganizzare la pubblica amministrazione in maniera seria, chiara e trasparente, in modo da ridurre i costi e migliorare i servizi resi ai cittadini. In questa legge di bilancio non c’è alcuna visione di sviluppo del Paese, ci sono atteggiamenti timidi sul Parco scientifico e sull’aeroporto. E non c’è alcun intervento in favore di chi oggi non ha lavoro”.

Claudio Felici, segretario di Stato per le Finanze, replica:

“Non vorrei deludere i consiglieri rispetto a tutta la serie di chiarimenti richiesti, probabilmente non riuscirò rispondere a tutti, assicuro di farlo negli incontri che avremo tra prima e seconda lettura. Ricordo i ragionamenti fatti un anno fa, ci si ritrovava ad affrontare un Paese in difficoltà, con l’invito a un approccio responsabile. Colgo a prestito un ragionamento che il consigliere Zeppa ha fatto poco fa. Ha fatto riferimento alla parola coraggio. Ha invitato ad avere lo stesso coraggio avuto con la patrimoniale. In politica il coraggio è proporre interventi che non sono apprezzati dai cittadini, il contrario della propaganda. Siamo convinti che la politica debba dare una direzione di marcia. Sulla patrimoniale abbiamo avuto il coraggio di dire che la norma poteva essere solo temporanea e di abrogarne la seconda parte. Di fronte a un’economia involutiva che non ci soddisfa, è chiaro che nel momento in cui il contenzioso con l’Italia non è superato, questo zavorra molto la nostra possibilità di recupero. Non si può dire nello stesso tempo che nella legge non ci sono provvedimenti sullo sviluppo e che non si parli di giochi, quando ci sarà un dibattito apposito in Consiglio e sullo sviluppo vi è un tavolo aperto. Non si può dire una cosa e l’esatto contrario. Ci si chiede dove è finito l’Ifp, ritengo che dovrà essere all’esame della prossima commissione Finanze. Sull’Iva ci sono dei ritardi, il proponimento del governo è che, una volta approvata la riforma fiscale, cominceremo dal 2 gennaio l’elaborazione delle imposte dirette. In questo senso rispondo al consigliere Ciavatta: avevo la mia opinione sul futuro delle Poste, questo Paese ha fatto la scelte di separare le competenze. Come ente deve avere autonomia finanziaria e un assetto di tipo privatistico. Sono stati definiti dei percorsi di conversione delle risorse umane, ci saranno incontri con i dipendenti per capire quali saranno i percorsi migliori. Sulla sanità: dobbiamo essere capaci, lo dico anche a Rete, di avere coraggio e fare scelte anche contro le aspettative di chi si ritiene di dover rappresentare. Abbiamo avuto coraggio perché abbiamo deciso che il budget poteva avere certe soglie, poi l’Iss ha redatto il suo bilancio e troveremo il modo di coniugare le due esigenze. In quel settore dobbiamo verificare fino in fondo la capacità di revisione delle spese, a quel punto se ci sarà bisogno comunque di ritoccare ancora, lo vedremo.

San Marino, 26 novembre 2013/01 

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