I lavori del Consiglio Grande e Generale proseguono con l’analisi degli emendamenti riferiti al Decreto Delegato del 9 agosto 2024 n.106 “Modalità, limiti e requisiti tecnici di progettazione ed esecuzione degli impianti di cogenerazione in ambito industriale”.
Si riparte dall’esame dell’articolo 4 (Requisiti tecnici di progettazione ed esecuzione di impianti CAR): presenti emendamenti del Governo e di Rete. Duro l’intervento di Emanuele Santi (Rete): “Voglio ribadire con forza che questo Decreto per noi è una schifezza ed è vergognoso. Il giudizio è estremamente negativo. Devo rendere merito ad alcuni consiglieri di maggioranza della disponibilità nel cercare di migliorarlo. Resta un grosso problema sul fatto di bruciare gas in maniera illimitata. Le caratteristiche mantenute in essere daranno la possibilità ad impianti vetusti e i cui gemelli esplodono in Italia, di essere accesi a San Marino”. Oscar Mina (PDCS) replica: “Le affermazioni del collega Santi mi paiono eccessive, ma capisco il gioco delle parti. Sul sovradimensionamento, l’articolo 4 è molto chiaro: si dice che è necessaria un’analisi esaustiva dei carichi, dichiarando inoltre il consumo previsionale. Credo che dobbiamo portare avanti le questioni nella maniera più lineare possibile e mi sembra che la nostra disponibilità rappresenti un ulteriore passaggio di confronto su una questione molto tecnica”. “Abbiamo predisposto un emendamento condiviso che va a recepire i suggerimenti che sono arrivati anche dalle opposizioni” annuncia il Segretario di Stato Alessandro Bevitori. I lavori vengono dunque sospesi per consentire il deposito dell’emendamento. Alla ripresa dei lavori, – Vladimiro Selva (Libera) espone l’emendamento, condiviso da tutti i gruppi meno che dal gruppo Rete, che si dice comunque d’accordo a porlo in votazione: “L’emendamento copia e incolla le norme vigenti in Italia ed Europa che definiscono cosa vuol dire cogenerazione ad alto rendimento. Mette dei limiti al 75% per tutti gli impianti di cogenerazione fatta eccezione per le sezioni con turbina a gas a ciclo combinato con recupero di calore e per le sezioni con turbina di condensazione a estrazione di vapore, per le quali è 80%. Si riconosca il fatto che San Marino nel 2024 adegua la propria normativa a quella europea. Emanuele Santi (Rete): “L’emendamento è migliorativo, ma l’obiettivo dev’essere che ci sia minore dispersione possibile di energia, noi avevamo proposto l’85%. Non ci siamo opposti al deposito dell’emendamento, ma non lo voteremo, perché poteva essere migliorativo anche con altre modifiche che avevamo proposto”. L’emendamento è posto in votazione e approvato. Respinti gli emendamenti di Rete.
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All’articolo 5 (Limiti alle emissioni degli inquinanti in atmosfera e limiti differenziali di immissione di rumore per l’ottenimento della qualifica CAR degli impianti di cogenerazione ad alto rendimento), sono presenti emendamenti di Rete e RF. Come evidenziato da tutte le forze politiche, è fondamentale “dare una risposta alle legittime preoccupazioni dei cittadini che abitano a ridosso delle aree di insediamento degli impianti”, a cominciare da quelli di Gualdicciolo. Ecco perché l’articolo assume “un’importanza cruciale”. Rete propone che “il controllo del rispetto del limite di emissioni degli inquinanti in atmosfera e dei limiti differenziali di immissione di rumore, è garantiti tramite la misurazione e registrazione in continuo messa a disposizione in tempo reale al controllore UPAV tramite collegamento da remoto”. Il Segretario di Stato Alessandro Bevitori chiede di non accogliere l’emendamento in quanto il principio è fatto salvo nell’articolato: “L’articolo 5 definisce, nel rispetto della normativa richiamata, tutti i parametri che devono essere rispettati. Sono verifiche che devono essere fatte prima ma anche costantemente e che rientrano nelle prerogative dell’UPAV. Ci sarà anche un regolamento che andrà a richiamare questo tipo di attività. Abbiamo uffici competenti, che stanno facendo il loro lavoro in maniera corretta e siamo certi continueranno a farlo”. Come ribadito dal Segretario, il Decreto prescrive il rispetto dei “limiti alle emissioni degli inquinanti in atmosfera definiti nel paragrafo 2.1.6., dell’Allegato 10 alla Legge 3 aprile 2014 n.48 ed i limiti differenziali di immissione di rumore di cui all’articolo 127 del Decreto Delegato 27 aprile 2012 n.44”, in questo caso senza “alcun tipo di deroga”. I Segretari Canti e Bevitori danno conto del fatto che è stata autorizzata e sarà installata a Gualdicciolo “una centralina per il monitoraggio dei parametri ambientali”: l’impegno del Governo è quello “di velocizzare l’iter”. Il gruppo Rete si dice “deluso per non aver inserito nel testo la possibilità di un controllo in tempo reale e da remoto”. Rf chiede invece un impegno da parte della Segreteria di Stato “a verificare annualmente se le disposizioni dell’Unione europea relative alle tematiche trattate subiscono delle modifiche”. Il Segretario di Stato si impegna a recepire la proposta inserendola nell’articolo 12 del Decreto. Rf ritira l’emendamento, mentre quello di Rete è respinto.