San Marino. Consiglio Grande e Generale, seduta mattutina: Partito Socialista alla ‘resa dei conti’. SMNA

San Marino. Consiglio Grande e Generale, seduta mattutina: Partito Socialista alla ‘resa dei conti’. SMNA

Seduta mattutina dei lavori del Consiglio Grande e Generale (16-22 marzo) nel resoconto della San Marino News Agency.

I lavori del Consiglio grande e generale si aprono con la “resa dei conti” interna al Partito socialista: il primo a prendere parola è, come anticipato da giorni, il consigliere dimissionario Paride Andreoli che prima di motivare la sua decisione, denuncia “l’ennesimo attacco” da parte della stampa, in particolare da parte della testata on line “Giornalesm”. “Si legge- riferisce Andreoli all”Aula- che sarei stato raggiunto da una comunicazione di reato, fino a poche ore fa non ho ricevuto nulla. Questa mattina, mia moglie ha ricevuto la visita della polizia giudiziaria. Cercavano il sottoscritto. Non ho nulla in mano, nulla da temere. Quando arriva la polizia giudiziaria alla porta possiamo intuire cosa ci può consegnare. Ciò poche ore prima della seduta consiliare”. Alla luce dell’episodio, per il consigliere è chiaro che “nel Paese c’è qualcosa che non va”. Quindi si difende: “La politica è definita da tutti marcia. Ma i politici non possono essere tutti marci- prosegue- All’epoca della vendita dei Tavolucci ero da poche settimane in Consiglio Grande e Generale”. Quindi passa a leggere la mail anonima, ricevuta lo scorso settembre, che lo ha portato alla decisione di abbandonare il ruolo di consigliere: “Preparati. Simone Celli ti ha venduto (…). In autunno Paride Andreoli sarà sacrificato sull’altare della giustizia. non occorre ti dica per che cosa”. Il consigliere spiega di non avere oggi  la serenità per continuare a restare in Aula: “Se dovrò essere sacrificato- conclude- non so per quale motivo, come mi è stato annunciato, ciò avverrebbe ingiustamente, non come politico ma come cittadino”. Prende poi la parola Rossano Fabbri, anche lui consigliere dimissionario del Ps, per spronare l’intervento di Simone Celli. Lo stesso risponde, dopo l’annuncio dato da Tony Margiotta, Su, della nascita del gruppo consiliare Su-LabDem. “Sono stato tirato in ballo- manda a dire, negando ogni coinvolgimento con la missiva anonima- non posso accettare che sul mio percorso politico vengano gettati fango e fumo in modo spregiudicato”. Non solo, Celli punta il dito contro “la tesi del complotto”, a suo dire, messa in piedi dai consiglieri che poco prima lo hanno preceduto in Aula. “La verità è che si vuole dire che c’è una macchinazione contro il Partito Socialista- prosegue- parte del complotto sarebbe Celli”. Al contrario, “mi pare evidente- prosegue- che le previsioni del mago Otelma siano fallaci. Non c’è niente, di quanto ha previsto, di vero, di accaduto”.

Segue Alessandro Mancini, capogruppo del Ps: “Io e te Simone- gli ricorda- siamo entrati in Consiglio grande e generale il 4 giugno del 2006, abbiamo condiviso tutto, cose belle e meno belle, molte volte bastava uno sguardo per capirci e intenderci. Poi qualcosa è cambiato”. Mancini lo incolpa di aver lasciato il partito a sé stesso e va anche oltre: “Se la barca stava affondando- prosegue- tu come capitano avevi il dovere di affrontare il problema, non di abbandonarla e, forse, fare tu in modo che affondasse”.

Nel battibecco socialista, interviene anche l’ex Federico Pedini Amati, ora consigliere indipendente, richiamando Celli alla sue responsabilità politiche: “Non si può dire- sostiene- che uno è immune quando ha ricoperto determinati ruoli”. Il dibattito in comma comunicazione tocca anche altri temi: dalla situazione delle carceri, affrontata da Andrea Belluzzi, Psd, a Carisp, per voce di Valeria Ciavatta, Ap. Ad entrambi rispondono i segretari di Stato Antonella Mularoni  e Francesco Mussoni. Dalle fila dell’opposizione, Mimma Zavoli e Andrea Zafferani, C10, più Matteo Zeppa, Rete, evidenziano come governo e maggioranza siano al capolinea. Luigi Mazza, Pdcs, invia un messaggio alle forze del tavolo riformista: “Troverete la Dc sempre pronta al confronto perché il Paese ha bisogno di riforme- manda a dire- se il polo riformista pensa di farcela da solo lo faccia, se avrà bisogno del confronto con la Dc, la Dc ci sarà”. Gerardo Giovagnoli, Psd, torna sui litigi in casa socialista: “Sembra di vedere ‘House of Cards’- dice- spero sia l’ultimo capitolo di questa storia in cui il succedersi delle dimissioni compromette la lucidità della politica. Guardiamo avanti e non indietro”. Anche per Nicola Selva, Upr, rispetto a quanto accaduto “ci avviciniamo ai telefilm- puntualizza- ma il Paese ha bisogno di altro”. Ultimo intervento della mattinata è quello di Manuel Ciavatta, Pdcs, che invita “a guardare anche oltre ai nostri motivi di litigio e conflitto per guardare i conflitti veri”: anticipa così la presentazione di un Odg, per cui ricercherà la condivisione di tutta l’Aula, sul tema dei recenti attentati terroristici internazionali.

Leggi il report San Marino News Agency

Interventi

Comma 1. Comunicazioni

Paride Andreoli, Partito Socialista

Rossano Fabbri, Partito Socialista

Tony Margiotta, Sinistra Unita – Labdem

Simone Celli, Sinistra Unita – Labdem

Alessandro Mancini, Ps

Mimma Zavoli, C10

Luigi Mazza, Pdcs

Andrea Belluzzi, Psd

Valeria Ciavatta, Ap

Francesco Mussoni, segretario di Stato per la Sanità

Federico Pedini Amati, Indipendente

Antonella Mularoni, Segretario di Stato al Territorio

Matteo Zeppa, Rete

Gerardo Giovagnoli, Psd

Nicola Selva, Upr

Andrea Zafferani, Civico 10

Luca Santolini, Civico 10

Francesco Morganti, Psd

Manuel Ciavatta, Pdcs

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