e.l. – La Voce di Romagna: Conto Mazzini, cresce l’attesa
Fra le decine di migliaia di pagine predisposte dai magistrati inquirenti c’è il fascicolo incentrato su una presunta tangente da tre milioni di euro che il magnate delle telecomunicazioni Simon Murray avrebbe pagato per ottenere la concessione che ha rotto il monopolio nella telefonia sammarinese. (…)
Resta da chiarire il passaggio dei denari di Murray, che non si capisce se possa essere, in questa vicenda, corruttore -difficile ipotizzarlo vista l’assenza dell’atto incongruo “acquistato” sottobanco-o vittima, come lui stresso -secondo una deposizione resa da Della Balda- ha per almeno un attimo sospettato… Sempre che, non si dimentichi, venga appurato che quel flusso di denaro sia realmente collegato, come ipotizzato negli atti istruttori, al rilascio della concessione e non, invece, motivato da altre operazioni.
L’intera vicenda, quindi, si tinge di giallo. Un giallo che ruota attorno alla figura del magnate internazionale delle telecomunicazioni e che potrebbe risolversi il prossimo 10 maggio quando sul banco dei testimoni del maxi-processo sammarinese, all’esame di Procuratore del Fisco -equipollente dell’italiano Pubblico Ministero-, parti civili e difese siederà proprio Simon Murray.