Antonio Fabbri – L’informazione di San Marino: Dall’indagine sammarinese emerge un preoccupante quadro di “corruzione ambientale” / I magistrati nell’ordinanza relativa al ri-arresto di Podeschi e Baruca sottolineano come il gruppo criminale abbia “occupato progressivamente ogni settore dell’economia” e abbia “colonizzato ogni istituzione”
Nell’ordinanza dello scorso 10 marzo che ha portato al ri-arresto di Podeschi, emerge un quadro di corruzione diffusa la cui mentalità, ancora oggi, è difficile da superare proprio perché radicata in oltre vent’anni di sistema corruttivo.
Che il quadro fosse desolante e corrotto lo sottolineano i magistrati affermando che dagli episodi isolati di dazioni illecite per acquisire autorizzazioni o licenze si è passati ad un sistema concepito in modo unitario ed accuratamente regolato dagli esponenti politici che aderivano alla contestata associazione a delinquere. Faceva da catalizzatore delle mazzette e ne gestiva la spartizione il meccanismo del conto Mazzini. I magistrati sottolineano come il gruppo criminale abbia “occupato progressivamente ogni settore dell’economia” e abbia “colonizzato ogni istituzione. (…) Il salto di qualità nell’azione del gruppo criminale è consistito nel riservare a sé e ai propri accoliti le attività più lucrative. È questa la logica sottesa alla promozione del settore finanziario, dei giochi e delle telecomunicazioni, settori che, in quegli anni, hanno assunto un rilievo centrale nell’azione tanto di governo, quanto del gruppo criminale”. (…)
Leggi l’intero articolo di Antonio Fabbri pubblicato il giorno dopo