San Marino, indagine Conto Mazzini. Il Partito Democratico Cristiano Sammarinese (Democrazia Cristiana) attraverso i microfoni di San Marino Rtv e per mezzo del suo segretario politico, Marco Gatti, riconferma il proposito di costituirsi parte civile.
Proposito di cui si è avuto notizia ieri da un articolo di Antonio Fabbri di L’Informazione di San Marino.
Il segretario democristiano traccia innanzitutto una netta linea di demarcazione tra un “prima” e un “dopo”: ricorda che i fatti contestati riguardano anni in cui vigevano leggi differenti, “per questo – dice – dentro il partito non vi sono documenti che comprovano quanto sostengono gli imputati nell’inchiesta. I conti intestati al Pdcs partono da giugno 2006 – aggiunge – e da allora in poi non è stata rinvenuta alcuna anomalia; per quanto riguarda il pregresso – fa poi notare – non possiamo fare accertamenti bancari e accedere a conti intestati ai vertici di partito che si sono succeduti negli anni, prerogativa, questa, della magistratura. Laddove è stato possibile verificare – assicura – non sono emerse gestioni occulte, né libretti al portatore, né soldi al di fuori di quelli regolarmente contabilizzati”. La riunione della direzione Dc, che si terrà a breve, servirà secondo Gatti a mettere sul tavolo tutte le idee per tutelare il partito. “Costituirsi parte civile – conclude – darà alla Dc la possibilità di acquisire ulteriori elementi che, nel caso, ci consentiranno di agire in danno”.