Antonio Fabbri – L’informazione di San Marino: Dagli interrogatori contenuti nelle settantamila pagine del rinvio a giudizio sul conto Mazzini, altre scottanti rivelazioni / I sei miliardi dell’ungherese che doveva arrivare dal Giappone erano diretti ad Asset Banca / Claudio Felici: “Fiorenzo Stolfi interveniva in rappresentanza della Asset e i contatti tra Stolfi e la Segreteria erano collegati ad Asset”
SAN MARINO. Mentre la pantomima delle dimissioni a metà lascia un po’ tutti perplessi, anche se in ambito politico sono poche le voci che si fanno sentire, emerge che le comunicazioni giudiziarie – così si chiamano gli avvisi di garanzia a San Marino – recapitate al Direttore di Bcsm Mario Giannini e al membro della vigilanza, Andrea Vivoli, riguardano mancate segnalazioni all’Aif. A spiccare c’è l’operazione sospetta, richiesta da un ungherese con denari in Giappone, da sei miliardi di dollari destinati, emerge dagli interrogatori, ad Asset Banca. Una operazione per la quale Giannini, Vivoli e Gumina vennero convocati presso la Segreteria alle Finanze dall’allora inquilino di Palazzo Begni, Claudio Felici. Nei prossimi giorni Giannini e Vivoli verranno interrogati, questa volta come indagati, dai magistrati. (…)
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