San Marino. Conto Mazzini, oggi l’udienza di Terza istanza per chiedere indietro i soldi

San Marino. Conto Mazzini, oggi l’udienza di Terza istanza per chiedere indietro i soldi

E’ in calendario oggi l’udienza di Terza istanza del Conto Mazzini davanti al giudice Oliviero Mazza.

ANTONIO FABBRI. A fare ricorso – in funzione della legge appositamente approvata dalla maggioranza per un ulteriore grado di giudizio in caso di confisca senza condanna -tutti gli imputati tranne, a quanto è dato sapere, Fiorenzo Stolfi e Giovanni Lonfernini.

In sostanza, per farla semplice, in seguito alla sentenza dei Garanti che ha ribaltato la giurisprudenza precedente, gli imputati sono stati dichiarati non punibili per i fatti commessi perché all’epoca dei fatti l’autoriciclaggio non costituiva reato. Allo stesso tempo, però, il giudice Caprioli ha riconosciuto che il denaro movimentato era di provenienza illecita e, quindi, quello già sotto sequestro andava confiscato, incamerato cioè allo stato. Sarebbe finita lì se non fosse che in corsa, quando era pendente l’appello, è intervenuta la nuova legge voluta da Governo e maggioranza che prevede che ha introdotto un terzo grado di giudizio a San Marino e che ad esso si possa ricorrere anche in caso di confisca senza condanna.

Il Giudice di Terza istanza, Oliviero Mazza, dovrà dunque prima valutare l’ammissibilità del ricorso. Questo perché la sentenza di appello è intervenuta nelle maglie dell’entrata in vigore della nuova legge, entrata in vigore il 17 marzo 2022. La prima valutazione che spetterà al Giudice di Terza istanza è dunque quella sulla applicabilità della nuova procedura penale ad una sentenza passata in giudicato prima dell’entrata in vigore della norma, pur essendo nei termini dei sessanta giorni per il ricorso.

Tra chi dà per scontata l’ammissibilità, vista anche la solerzia politica nell’approvare tempestivamente la legge, e chi la pone in dubbio, va detto che una volta dichiarata eventualmente ammissibile l’impugnazione, il Giudice di terza istanza dovrà vagliare nel merito – e quindi il giudizio sarà anche di merito e non di “mera legittimità” come sosteneva il Segretario alla Giustizia – l’illiceità della provenienza del denaro già attestata da due gradi.

 

Articolo tratto da L’informazione di San Marino pubblicato integralmente dopo le 23

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