Tito Masi (Alleanza Popolare, coalizione Bene Comune) prende posizione
dopo quanto emerso a seguito dell’articolo
di Antonio Fabbri di L’informazione di San Marino sui nomi
dei politici coinvolti nel Conto Mazzini, acceso presso
la Banca Commerciale Sammarinese poi ‘acquisita’
da Banca Asset
Hanno effettivamente prelevato, come risulta dai documenti citati, ingenti somme
di denaro da libretti e conti della Banca Commerciale Sammarinese intestati a
nomi di fantasia? Chi alimentava tali conti e cioè da chi proveniva il denaro?
Quali i motivi di tanta generosità e quali le contropartite? Quale utilizzo è
stato fatto del denaro ricevuto?
Non solo la questione morale ancora aperta,
che riguarda tante altre squallide vicende di intreccio fra gli affari e la
politica, ma anche la circostanza che Banca Commerciale Sammarinese si sia
trovata poi in rilevanti difficoltà e che lo Stato sia intervenuto con denaro
pubblico, e quindi di tutti i cittadini, rendono ancora più necessaria e urgente
un’opera di chiarificazione.
Vedi comunicato stampa Tito Masi, Ap