L’Unione sammarinese dei lavoratori chiede dei paletti precisi per il
referendum tra i lavoratori del settore Industria che dovrà dire
l’ultima parola circa il rinnovo del contratto industria avvenuto tra Csu e Governo.
Ne parla l’Agenzia Dire-Torre1
In primo luogo serve un elenco dei lavoratori interessati, circa 8.000;
va poi fissato un quorum, il 50% piu’ uno dei presenti nell’elenco,
affinche’ il risultato sia valido;
e occorre istituire una
commissione elettorale costituita da tutti i sindacati, che vigili sulle
regole e sullo spoglio. Il sindacato si aspetta una risposta a breve.
Fatto cio’ e approvato
a maggioranza il nuovo contratto, l’Usl accettera’ senza remore la decisione dei lavoratori.
“Non
siamo una lobby a se’ stante”, ma certo, sottolinea il segretario della
federazione Industria, Francesca Busignani, l’accordo tra Centrale
sindacale unitaria e Industriali non piace all’Usl perche’ “e’
peggiorativo su alcuni aspetti”. A partire dalle 39 ore, dalla
flessibilita’ non contrattata, dalla forzatura sulle festivita’ e dai
paletti sulla rappresentativita’.
Eppure dalla politica, stigmatizza Busignani, e’ arrivato “un plauso eccessivo”.
Sarebbe stato meglio,
aggiunge, puntare su contrattazioni all’interno delle aziende,
coinvolgendo Rsa e sindacati. Invece i lavoratori si sono trovati
l’accordo “calato dall’alto prima delle ferie”, firmato dalla Csu,
nonostante gli aumenti retributivi siano inferiori a quelli gia’
concordati nell’accordo tripartito. Per questo Usl dice no a un
referendum, voluto dalla stessa Csu, in cui non si conosce chi e come
vota. E propone anche, aggiunge il segretario della federazione Servizi
e commercio, Emidio Troiani, di accorpare le aziende in sedi zonali.
E
contro la scarsa informazione, conclude, il sindacato ha organizzato una
serata pubblica per mercoledi’ prossimo, 12 settembre.
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