San Marino. Convegno Ecclesiale, Monsignor Turazzi sull’incontro con il Papa

San Marino. Convegno Ecclesiale, Monsignor Turazzi sull’incontro con il Papa

Lettera dal Convegno Ecclesiale del Vescovo di San Marino-Montefeltro, Mons. Andrea Turazzi sulla giornata dell’incontro con papa Francesco.

Mi colpisce la festa della gente (un incoraggiamento per questi giorni difficili nei “sacri palazzi”) e il suo passare disinvolto, sorridente, attento a chiunque ha davanti come esistesse solo lui. Nella Cattedrale di Santa Maria del Fiore parla ai delegati delle diocesi italiane e ridisegna con chiarezza e semplicità l’essenza dell’ antropologia a partire da Cristo e, su tale modello, indica la Chiesa che sogna. Guarda la volta con la testa all’insù e incanala gli sguardi di tutti su un punto centrale del grande affresco del Vasari: Cristo giudice e tutt’attorno centinaia di figure, santi e dannati. Papa Francesco indica l’angelo che porge a Cristo la spada del giudizio, ma il Cristo è raffigurato nell’atto di mostrare le sue mani ferite. Sopra, la scritta “Ecce homo”. Da qui partono le considerazioni di papa Francesco: tre “sì” e due “no”. Tre i sentimenti di Gesù: umiltà, disinteresse, beatitudine; sentimenti che valgono anche per la Chiesa di oggi: non cerchi interessi, non si rammarichi per i privilegi perduti. Scrosciano gli applausi. A ripetizione. Le due tentazioni a cui resistere: quella del fondamentalismo e del considerarsi superiori (pelagianesimo), e quella dell’astrattezza senza incarnazione (gnosi). “Una Chiesa sempre più vicina, lieta e mamma – continua il Papa – una Chiesa che sa dialogare e che non ha paura del conflitto per cercare una soluzione migliore”. Conclude il Papa: “I credenti sono cittadini”. Come a dire: hanno un contributo da portare, è ingiusto censurarli. (…)

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