San Marino. Convenzione Sinpar, Pedini Amati: “Avremmo potuto far risparmiare 9 milioni di euro”

San Marino. Convenzione Sinpar, Pedini Amati: “Avremmo potuto far risparmiare 9 milioni di euro”

Convenzione Sinpar, Pedini Amati: “Avremmo potuto far risparmiare 9 milioni di euro”. Scintille durante la serata pubblica in particolare con il segretario Dc Venturini, secondo il quale i conti vanno fatti tenendo conto anche dei costi di gestione per lo Stato

Un “problema storico”, così in un comunicato la segreteria di Stato al Turismo definisce la convenzione con Sinpar per la gestione dei parcheggi di San Marino, da sempre al centro dell’attenzione del Segretario Federico Pedini Amati, che nel corso di una serata pubblica ha presentato il lungo lavoro fatto per arrivare alla soluzione della questione.

Pedini Amati ha illustrato il lungo lavoro fatto dai tecnici della Segreteria per analizzare nel dettaglio le 4 convenzioni che legano la Repubblica a Sinpar per la gestione dei parcheggi, convenzioni che ad oggi prevedono un esborso per lo Stato piuttosto importante e i cui effetti dureranno ancora per 10 anni. Il Segretario di Stato, insieme ad altri colleghi, ha ricevuto dal Congresso di Stato il mandato per trattare l’interruzione delle convenzioni e da quel momento si è attivato per la stesura di un dossier che tenga conto di ogni spesa e di ogni entrata per lo Stato e per Sinpar e che possa servire per ipotizzare la somma che chiuda il rapporto con la società. Lo studio della Segreteria di Stato per il Turismo è stato portato ben 23 volte al tavolo di Governo e maggioranza ma al 30 aprile, data fissata da Sinpar quale termine per ricevere la proposta definitiva, non c’è stata la necessaria condivisione della cifra da proporre.

Il segretario Pedini Amati ha ribadito il suo profondo rammarico per non aver trovato, nel Congresso di Stato e nella maggioranza, il supporto necessario per arrivare uniti a una risoluzione che potrebbe far risparmiare allo Stato e ai cittadini una cifra che si aggira attorno ai 9 milioni di euro, chiudendo una questione della quale si discute ormai da decenni. . “Io e i miei collaboratori abbiamo fatto un lavoro certosino al termine del quale siamo certi di poter dire chiaramente che ci sono i margini per far risparmiare soldi di tutti i cittadini, interrompendo una convenzione che oggi è troppo gravosa nei confronti dello Stato – ha dichiarato il Segretario di Stato – Arriveremo a pagare il parcheggione oltre 60 milioni di euro, praticamente il triplo rispetto al costo attuale di una struttura con quelle caratteristiche. I numeri non mentono: noi li abbiamo messi tutti nero su bianco e li abbiamo dati a Governo e maggioranza. Avremmo potuto dare un segnale impor- tante ai nostri cittadini ma è mancata unità di vedute e di intenti e purtroppo le cose non sono andate come auspicavo. Peccato, quanto successo mi impone di non proseguire”.

In sala, accanto a membri dell’Esecutivo, esponenti di maggioranza e opposizione, dei sindacati, del mondo economico e anche i soci della Sinpar.

Ad Agostino Corbelli che definisce “Il ‘Parcheggione’: la madre di tutte le tangenti” risponde l’amministratore della Sinpar, Enzo Zafferani, sottolineando che queste affermazioni “offendono la memoria di colei che questo parcheggio lo ha fortemente voluto, Clara Boscaglia”. Aggiunge che “Sinpar paga circa 130mila euro all’anno di imposte” che “il parcheggio multipiano ospita quotidianamente, gratuitamente, più di 120 auto dello Stato”.

Interviene poi il segretario del Pdcs, Gian Carlo Venturini, che spiega come ai costi elencati dal segretario andrebbe aggiunto “1 milione di euro all’anno di costi di bilancio, tra spese per i dipendenti ed altre voci (senza entrare nel capitolo manutenzioni), oggi a carico di Sinpar”. Tutte spese che dopo una risoluzione del rapporto, evidenzia, andrebbero a ricadere sullo Stato. “Dobbiamo giustificare ai cittadini se sia equo oppure no” conclude.

Articolo tratto da L’Informazione di San Marino pubblicato integralmente dopo le 22

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