San Marino. Corruzione negli appalti del Multieventi, tutto prescritto

San Marino. Corruzione negli appalti del Multieventi, tutto prescritto

L’ex direttore era accusato di avere ricevuto dazioni per oltre 14mila euro Non così per le difese, ma non è stato possibile appurarlo in dibattimento.

ANTONIO FABBRI – Corruzione negli appalti per la manutenzione della piscina del Multieventi Sport Domus, dichiarato il non luogo a procedere per intervenuta prescrizione.

Il processo era iniziato nell’ottobre del 2020 davanti al giudice Roberto Battaglino, poi astenutosi perché aveva già giudicato uno dei due imputati in un processo per malversa zione.

Passato al Commissario Simon Luca Morsiani, aveva visto una nuova udienza il 17 febbraio 2021 e poi, dopo la redistribuzione dei carichi di lavoro e le varie vicissitudini del tribunale, è tornato ieri in udienza.

Il Procuratore del fisco, Roberto Cesarini, ha effettuato i calcoli della prescrizione rilevando che, computati tutti i periodi di sospensione del decorso del termine, l’estinzione del reato è intervenuta lo scorso 6 giugno.

Un calcolo condiviso anche dall’Avvocatura dello stato, costituita parte civile con l’av vocato Alessandra Belardini, e dai legali dei due imputati, gli avvocati Rossano Fabbri e Gian Nicola Berti, che hanno tuttavia chiesto che il giudice valutasse anche, allo stato degli atti, la possibilità di una formula di proscioglimento più favorevole per i loro assistiti, ovvero l’assoluzione. Formula più favorevole che, allo stato degli atti, aveva comunque escluso la Procura fiscale.

“Non si può giungere a tale determinazione più favorevole”, ha detto il Pf rilevando comunque la prescrizione.

L’accusa di corruzione negli appalti era stata mossa a carico di ClaudioMorganti, all’epoca dei fatti contestati Direttore del Multieventi, e del titolare di una azienda cesenate, il 72enne VenanzioMagnani.

Secondo l’imputazione l’ex direttore dello Sport Domus avrebbe percepito complessivamente oltre 14mila euro per favorire la società romagnola nelle gare di appalto per la manutenzione della piscina. A fronte di quelle che l’accusa riteneva dazioni illecite, che venivano giustificate con la causale del pagamento di consulenze, veniva sistematicamente aggiudicato – negli anni tra il 2003 e il 2012 – l’appalto per la manutenzione ordinaria, e in certi casi anche straordinaria, della piscina e relativi impianti.

Secondo l’accusa sarebbe stata alterata da Morganti la corretta e imparziale procedura della gara di appalto, anticipando al concorrente che veniva favorito informazioni utili perché la sua offerta figurasse la più competitiva rispetto alle altre, con la conseguente aggiudicazione della licitazione.

Tutte accuse che fin dalle prime fasi le difese avevano contestato. Non è stato tuttavia possibile giungere all’accertamento dibattimentale delle condotte, né alla sentenza, considerato che ieri il commissario della legge Simon Luca Morsiani ha dovuto dichiarare il non luogo a procedere per intervenuta prescrizione.

Articolo tratto da L’informazione di San Marino pubblicata integralmente il giorno dopo

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy