La classe politica della Repubblica di San Marino, al di là delle apparenza, continua ad essere precipuamente impegnata per i diversamente onesti sia sammarinesi che quelli ‘forensi’ richiamati, qui, a frotte, dalla depenalizzazione di certi reati fiscali e societari.
Lo dimostra l’assenza di ogni concreta iniziativa di recupero verso chi non ha versato la imposta monofase recando un danno ad ogni cittadino, neonati compresi, di quasi 6 mila euro.
Lo dimostra il mancato recupero delle somme elargite ormai a una serie di banche o direttamente o attraverso la modalità del credito di imposta senza nemmeno portare allo scoperto i nomi dei responsabili di quei disastri.
Il tutto guidato operativamente dalla Banca Centrale in un delirio -di sconsideratezze?- che solo una commissione di indagine affidata a cittadini indipendenti potrebbe -con qualche probabilità di successo- cercare di fermare visto quanto avvenuto o sta avvenendo per Banca del Titano (anche sotto la denominazione San Marino International Bank), per Credito Sammarinese, per Banca Commerciale Sammarinese, e, da ultimo -parrebbe, si vocifera-, per EuroCommercial Bank.