San Marino. Covid-19, il segretario Ciavatta replica alle opposizioni

San Marino. Covid-19, il segretario Ciavatta replica alle opposizioni

Covid-19, un nuovo decesso. Il segretario Ciavatta replica alle opposizioni

Bisogna purtroppo registrare in Repubblica un nuovo decesso legato al Covid-19. Si tratta di un 73enne ricoverato in Terapia Intensiva e affetto da morbilità importanti. L’Iss durante l’incontro con la stampa di ieri ha espresso il cordoglio a nome di tutti gli operatori e della segreteria di Stato Sanità, e vicinanza ai familiari, parenti e amici. 

Il Direttore Sanitario dell’Iss Sergio Rabini ha aggiornato la situazione alla mezzanotte di domenica. I positivi sono 267, due in più rispetto al precedente bollettino, di cui 16 sono ricoverate in Ospedale, 8 nel reparto Covid e 8 in Terapia Intensiva, 7 intubati e una ventilata in maniera non invasiva. I restanti 251 positivi sono seguiti a domicilio; 284 le quarantene attive, tra cui 2 rappresentanti delle Forze dell’Ordine. Aumentano però anche i guariti, che salgono a 626. Il numero dei contagiati totali della seconda ondata pandemica è di 897, mentre il numero totale di persone contagiate dall’inizio della pandemia è di 1.612, di cui: 267 positivi (152 donne e 115 uomini, età media 40 anni), 46 decessi e 1.299 guariti. 17.194 è il numero di tamponi eseguiti al 29 novembre. Il dott. Rabini ha sottolineato che, pur avendo al momento disponibilità di posti in Terapia Intensiva, occorre comunque adottare la massima cautela per evitare la diffusione del contagio.

“Voglio innanzitutto tranquillizzare i cittadini – ha detto il dott. Roberto Venturini, Direttore del Pronto Soccorso – La situazione è sotto controllo anche se il carico di lavoro è importante”. Il medico ha confermato la piena operatività del Pronto Soccorso, sottolineando che viene messa in pratica l’esperienza acquisita durante la prima fase della pandemia. “Il lockdown totale, con la riduzione della circolazione aveva comportato la diminuzione di incidenti – ha spiegato – Mentre oggi la scelta di non chiudere le attività e le scuole pone la necessità di gestire, oltre ai casi Covid, la normale attività di Pronto Soccorso”. Ha illustrato poi le nuove modalità di accesso al Pronto Soccorso: in sala d’attesa solo il paziente, fatta esclusione per minorenni e persone non autosufficienti, e il personale del triage chiederà il numero di telefono all’eventuale accompagnatore che dovrà attendere fuori dall’ospedale o al proprio domicilio. L’accesso al Pronto Soccorso di pazienti covid positivi, o sospetti, avviene previo contatto telefonico gestito dal team covid. Il 118, valutata la situazione clinica del paziente, procederà ad inviare l’ambulanza o lo inviterà a raggiungere l’ospedale in macchina se le sue condizioni lo permettono. L’orario per l’accesso all’ospedale viene concordato in base all’attività del Pronto Soccorso in quel momento, e viene richiesta la targa del mezzo, che viene comunicata a Polizia Civile e Protezione Civile; verrà apposto un cartello identificativo che permetterà al veicolo di accedere al servizio tramite la rampa. Il paziente verrà visitato nel box Covid allestito all’interno del Pronto Soccorso, e sottoposto a esami necessari per valutare se ricoverarlo o se può essere seguito presso il domicilio. L’invito ai sammarinesi è di “fare squadra”. “Un piccolo sacrificio fatto oggi – ha concluso – ci consentirà di non ricadere in un secondo lockdown”. Ha poi ricordato i contatti a cui rivolgersi in caso di bisogno: 0549 994136 per informazioni sul tracciamento contatti stretti, servizio attivo dalle 9,00 alle 13,00 e dalle 13,30 alle 17,00 dal lunedì a giovedì; il venerdì dalle 9,00 alle 15,00 e il sabato dalle 10,00 alle 12,30; il servizio Info Covid, attivo dal lunedì al venerdì dalle 9,00 alle 12,00 e dalle 15,00 alle 17,00 al numero 0549 994001 o via mail a info.covid@iss.sm; la Guardia Medica centralizzata al 331-6424748 per assistenza medica urgente notturna e nei giorni festivi.

La Dott.ssa Stefania Stefanelli ha inoltre reso noto che da ieri fino al 4 dicembre è possibile prenotare tramite il Cup, telefonando al numero 0549 994889, la vaccinazione antinfluenzale anche fuori dalla categoria a rischio degli over 60. Il Segretario di Stato alla Sanità Roberto Ciavatta ha fatto notare come nella seconda ondata pandemica si sia già superato ampiamente il numero dell’intera prima ondata, “ma abbiamo davanti ancora 3/4 mesi critici per cui dobbiamo cercare di prevedere e anticipare quello che potrà accadere”. Ha spiegato che con la situazione di Terapia Intensiva, aggravatasi nel giro di cinque giorni, si è reso necessario dare una stretta e trovare misure per contenere il contagio e permettere l’operatività dell’ospedale nei prossimi mesi. “E’ testimonianza di una società sana poter protestare – ha poi aggiunto in riferimento alle proteste dei giorni scorsi – ma dobbiamo avere fiducia nei professionisti. E’ umanamente inaccettabile che persone che curano bambini vengano giudicate insensibili perché chiedono di tenere la mascherina a scuola per 15 giorni” ha spiegato difendendo gli sforzi del reparto di Pediatria.  

Il segretario di Stato per la Sanità, Roberto Ciavatta, ha poi stigmatizzato gli attacchi delle opposizioni nei confronti del suo intervento a Rtv, in cui aveva affermato “dovremo decidere chi tenere in terapia intensiva e chi mandare a casa” definendole “ipocrite”: “L’opposizione attacca il nemico politico anche in presenza della malattia e dei morti. La Terapia Intensiva ha dei limiti fisici che non possiamo superare, nel momento in cui si dovessero riempire le terapie intensive o avremo qualcuno che accoglierà i pazienti in più, ma nel circondario sono messi peggio di noi, o non avremo le stanze per accogliere tutti. Il mio compito è dire la verità anche a costo di sembrare cinico”. Ha risposto poi in merito all’accusa di non essersi organizzati durante l’estate, spiegando che ci si è occupati dei pazienti che non era stato possibile curare per via del Covid, accusando ancora le critiche delle opposizioni questa volta di “superficialismo”.

Infine sulla scuola: “La didattica a distanza non è paragonabile a quella in presenza, ma in questa dobbiamo evitare il più possibile gli assembramenti per interrompere la catena del contagio. Così abbiamo 600 persone in meno che ogni giorno utilizzano i bus”.

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