David Oddone dell’Informazione di San Marino: Denaro riciclato attraverso il Cs Nell’ordinanza anche i narcos colombiani / L’associazione criminale vendeva, acquistava, importava ingenti quantità di cocaina
Oltre a
quanto fino ad oggi raccontato
è interessante capire da dove
proveniva la droga, ovvero con
chi si era messo in “affari” il
Credito Sammarinese. Ne esce
un quadro desolante e preoccupante,
tanto che la cittadinanza
e forse la stessa classe politica
non hanno forse colto appieno
la gravità di ciò che avveniva
in Repubblica. Parliamo
ancora una volta di riciclaggio.
L’Autorità giudiziaria italiana
ha segnalato al Tribunale
sammarinese, l’attività relativa
ad un’articolata operazione
denominata Decollo concernente
l’esistenza ed operatività
criminale, su scala mondiale
(almeno tre continenti), di una
ramificata associazione per delinquere
dedita al narcotraffico
internazionale.
Il primo troncone processuale
è stato definito con sentenze di
condanna (passate in giudicato
nel luglio 2007) del Giudice
dell’udienza preliminare presso
il Tribunale di Catanzaro (sentenza
del 05.05.2005) e della
Corte d’appello di Catanzaro:
è stata riconosciuta l’esistenza
dell’associazione finalizzata
al traffico internazionale
di stupefacenti, con a capo
Vincenzo Barbieri, Francesco
Ventrici, Natale Scali, dei reatifine
programmati ed eseguiti e
delle conseguenti responsabilità
penali degli imputati. Alla
medesima conclusione giudiziaria,
perveniva il Tribunale di
Vibo Valentia in relazione alla
posizione di quegli imputati
che avevano preferito essere giudicati con il rito ordinario
(sentenza del 2007) del Tribunale
di Vibo Valentia. Nello
specifico si parla addirittura di
Narcos colombiani ed i gruppi
terroristici di quel Paese – quali
le A.U.C, e le F.A.R.C. – importavano
rilevanti quantitativi
di cocaina per via marittima,
occultati in appositi container
che trasportavano beni di ogni
genere, oggetto di apparenti e
regolari transazioni commerciali
tra ditte di import-export.