San Marino, Credito Sammarinese. Salvataggio oggi o mai piu’

San Marino, Credito Sammarinese. Salvataggio oggi o mai piu’

Giuseppe Maria Morganti de La Tribuna Sammarinese: Fibrillazione: le sorti dell’istituto dipendono dalle decisioni del comitato per il credito e il risparmio / Oggi o mai più per salvare una banca che gestisce novanta milioni di raccolta

L’ultima data possibile
per tenere bloccati
i pagamenti
è il 12 ottobre,
avendo avuto inizio
il 12 di luglio la procedura
di sospensione (art.82
legge n°165 /2005) e potendo,
dopo il primo mese,
essere prorogata solo
per altri due mesi. Alcune
le ipotesi sul tappeto
,
ma nessuna di queste pare
ancora essere risolutiva.
Si parte con l’emergenza:
per evitare le scene
di panico finanziario
che giovedì mattina potrebbero
verificarsi agli
sportelli, la proposta è
quella di affidare l’operatività
del Credito Sammarinese
ad almeno tre
istituti bancari
(il pensiero,
anche se non ci sono
conferme in tal senso,
va ovviamente a Carisp,
Bsm e Bac/Ibs) che
diluendo sul territorio,
attraverso le loro circa
50 agenzie
, l’afflusso dei
potenziali clienti, possono
gestire in modo appropriato
e senza creare
tensioni le eventuali richieste
di prelievo. Sta di
fatto però che se le maggiori
banche dovessero
accettare di assumersi
tale onere dovrebbero
avere la garanzia di poter
dare risposte positive
a chiunque si presenterà
agli sportelli, diventerebbero
infatti ingestibili
anche per i grossi istituti
i rifiuti a richieste di
prelievo.
Se ci fosse l’accordo su
chi si accolla l’eventuale
perdita, le banche potrebbero
proporre di
trasferire le attività dei
clienti del Cs a loro stesse,
usufruendo di un innegabile
vantaggio, anche
se ciò decreterebbe
l’impossibilità di una ripresa
dell’attività bancaria
del piccolo istituto.
Problemi potrebbero
prodursi se i clienti
avanzassero richieste di
prelievo in contanti, data
anche la scarsa disponibilità
di valuta messa
a disposizione del sistema
da parte di Banca
Centrale e dalle autorità
valutarie italiane.
Nell’aria non è però
ancora tramontata
la soluzione più drastica,
quella della dichiarazione
di liquidazione
coatta dell’istituto
.

Perché non salvare il Cs
come una volta è stato fatto per Banca del Titano
, visto che nel comitato di sorveglianza del Commissariato Credito Sammarinese figura Maurizio De Marchis già protagonista nella vicenda Bdt?
Chiedeva Stefano Elli del Sole 24 Ore pochi giorni fa.

 


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