Killer dei cani, visita di
Papa Benedetto XVI e fascicoli già aperti su vicende legate alla criminalità organizzata avrebbero provocato l’archiviazione per le denunce dell’imprenditore anconetano Claudio Vitalucci (Criminal Minds) circa le minacce subite dai bodyguard di Marco Bianchini, patron della Karnak.
A dirlo al Tribunale unico di San Marino il maresciallo Gabriele Gatti, sentito come persona informata sui fatti.
Lo riferisce l’Agenzia Dire-Torre1
Gatti e’ stato ascoltato in quanto responsabile della polizia
giudiziaria e delegato all’indagine; ad affiancarlo, nel corso delle due
ore di colloquio con il commissario della legge, il
legale Gian
Nicola Berti. “Il mio assistito e’ stato ascoltato come persona
informata sui fatti- spiega- ha chiarito tutto quanto e’ successo in
quel periodo, caratterizzato da enormi
difficolta’ per la Gendarmeria
nei suoi compiti, rispetto a quanto stava accadendo, le indagini sul
killer dei cani, la visita del Papa, fenomeni di criminalita’
organizzata”.
Nel corso del colloquio di oggi il gendarme ha dato
“ampie giustificazioni per spiegare quello che e’ successo”, quindi i
ritardi delle indagini, “a causa di moli insostenibili di lavoro-
prosegue l’avvocato- che privavano gli ufficiali persino di ferie e
giorni liberi”.
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l’ordinanza
a firma del Gip di Rimini dott.ssa Fiorella Casadei
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