San Marino, Criminal Minds. Il Commissario Marsili si giustifica. Patrizia Cupo, Corriere Romagna San Marino

San Marino, Criminal Minds. Il Commissario Marsili  si giustifica. Patrizia Cupo, Corriere Romagna San Marino

Patrizia Cupo di Corriere Romagna San Marino: “CRIMINAL MINDS”. Il commissario della legge Manlio Marsili giustifica il suo ritardo nelle indagini  / Denuncia “insabbiata” la difesa del magistrato: «Era la mia prima inchiesta»  / La motivazione: «Aspettavo documenti mai arrivati ecco perché ho tardato» 

Dalla gendarmeria, la querela arrivò sul tavolo del commissario della legge Manlio Marsili  che, dopo 16 mesi dall’apertura del fascicolo decise di archiviare l’inchiesta, poi riaperta col ricorso in appello: con la riapertura del caso (lo stesso che in Italia ha fatto scoppiare il “bubbone” che ha portato in carcere anche il noto imprenditore sammarinese Marco
Bianchini
), il giudice di secondo grado ha disposto anche indagini per omissione d’atti d’ufficio nei confronti di magistratura e gendarmeria che, secondo quanto riferito dal giudice David
Brunelli
, presero sottogamba l’inchiesta. Gli accertamenti sono stati affidati al commissario della legge Antonella Volpinari che, nei giorni scorsi, ha interrogato il maresciallo Gabriele Gatti a capo della polizia giudiziaria.

La posizione di Marsili è invece giunta tramite relazione scritta, ma ciò non preclude che nei prossimi giorni anche il togato possa essere ascoltato: nella sua ricostruzione, il magistrato sottolinea anche come proprio quella denuncia di Vitalucci  fosse la sua prima inchiesta sammarinese, recapitatagli nei primi giorni di servizio sul Titano. In quelle pagine spiega come sono trascorsi gli otto mesi prima di affidare alla gendarmeria la delega alle indagini: Marsili spiega di essere rimasto in attesa della documentazione che sarebbe dovuta essere stata consegnata da Angelo Bianco, un socio di Vitalucci che con lui presentò quelle denunce per minacce nei confronti di  Riccardo
Ricciardi
 
e Platone Bruno  (per gli inquirenti riminesi, body guard di Bianchini). Per ottenere la documentazione, non è stata predisposta una rogatoria internazionale, anche perché lo stesso Bianco pare avesse rassicurato sul fatto che sarebbe stata lui a consegnarla. Poi, la delega ai gendarmi e la richiesta di cercare proprio quella documentazione che avrebbe dovuto far luce sui rapporti tra Vitalucci, Ricciardi e Platone.   

Leggi l’ordinanza a firma del Gip di Rimini   dott.ssa  Fiorella Casadei

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