Patrizia Cupo, Corriere Romagna San Marino: La banca nella bufera. Ieri riunione fiume del Comitato di credito e risparmio. Scade la proroga ottenuta in agosto: i pagamenti verranno sbloccati domani mattina / Patto fra cinque banche per salvare il Cs / Salvi i correntisti: gli istituti si “accolleranno” la garanzia sul rimborso dei depositi
SAN MARINO. Credito
Sammarinese, soluzione allargata per salvare i depositi dei correntisti. Cinque banche si sono sedute ieri al tavolo del Comitato
per il Credito e il Risparmio: una riunione durata gran parte della giornata, al termine della quale s’è chiuso un accordo di massima tra gli istituti che si “accolleranno ” la garanzia sul rimborso dei depositi. Ciò non toglie che la banca di Lucio Amati corra ancora il rischio della liquidazione coatta. In sostanza, la maggior parte del sistema finanziario sammarinese ha risposto a ll ’appello di Banca centrale a che, alla riapertura di domani dei pagamenti, vi fosse la possibilità di garantire i rimborsi dei capitali che i correntisti chiederanno. Non è detto che ciò possa avvenire precisamente domani: proprio la solidità delle banche chiamate in aiuto dovrebbe spingere i risparmiatori a “con cedere” più tempo e a lasciare depositati i propri capitali. Vien da sé che questo limiterebbe il contraccolpo e la perdita di liquidità di massa a cui il Credito rischiava di andare incontro. Tra i cinque istituti che hanno risposto positivamente all’appello, ci sono: Banca Agricola
Commerciale, Bsm, Ibs, Asset e Cassa di
Risparmio di San Marino. I particolari tecnici sono poi stati discussi ieri sera, nella seconda riunione allargata, nella sede di Banca Centrale. I pagamenti verranno sbloccati domattina: scade infatti la proroga partita ad agosto dopo il primo mese di sospensione intervenuta a seguito del commissariamento della banca di Lucio Amati, ora agli arresti domiciliari a Riccione con l’ipotesi di accusa di riciclaggio. Arrestato nell’ambito dell’operazione Decollo
Money, nei confronti del 70enne il tribunale di San Marino ha chiesto proprio nei giorni scorsi l’estradizione, non ancora accordata dall’Italia.
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