San Marino. CSdL: “Commissione infiltrazioni criminalità, in un anno il Governo non ha realizzato nessun intervento”

San Marino. CSdL: “Commissione infiltrazioni criminalità, in un anno il Governo non ha realizzato nessun intervento”

“La riunione in seduta segreta del Consiglio Grande e Generale che ha preso in esame il lavoro svolto dalla Commissione Consiliare per il fenomeno delle infiltrazioni della criminalità organizzata, è stata tra gli argomenti dell’ultima puntata di CSdL Informa, su cui è intervenuto il Segretario Generale CSdL Enzo Merlini”.

CSdL fa il punto sulla Commissione Consigliare per le infiltrazioni criminali, evidenziando che “se a seguito della riunione della Commissione di un anno fa era stato elaborato un documento divenuto pubblico, questa volta quanto scaturito non è stato divulgato; al contempo è stato reso noto un ordine del giorno, approvato all’unanimità, che sostanzialmente afferma che c’è stato un certo sviluppo di infiltrazioni criminose nel periodo dal 2021 al settembre 2022. L’Ordine del giorno si conclude invitando il Governo ad adottare una serie di misure per creare i necessari anticorpi rispetto a questo fenomeno”.

“Il problema che dobbiamo rilevare – ha affermato Enzo Merlini – è che un anno fa la stessa Commissione contro le infiltrazioni della criminalità aveva messo in evidenza 7 punti su cui intervenire, a cui aveva fatto seguito un Ordine del giorno che invitava il Governo ad adottare i conseguenti provvedimenti, relazionando all’Aula entro il mese di aprile 2022.

Ad un anno di distanza, ci troviamo con un nuovo Ordine del giorno che dice sostanzialmente le stesse cose del precedente, come a dire che in questo anno il Governo non ha fatto niente rispetto alle indicazioni della Commissione. Alcuni temi peraltro vengono proprio ripresi tali e quali rispetto al precedente Odg.

Sono in corso alcuni provvedimenti legislativi, seppure tardivi, relativi alla ristrutturazione di alcuni uffici pubblici che dovrebbe rendere più efficaci i controlli: è uno dei punti che la Commissione aveva messo in evidenza già oltre un anno fa. Come Confederazione, da sempre estremamente attenta al tema della legalità e della lotta alla criminalità, troviamo grave e inaccettabile che nessuno dei 7 punti evidenziati dalla Commissione abbiano trovato concretizzazione. Non riusciamo a trovare una spiegazione plausibile: non può essere che tutta l’attenzione riposta sul DES abbia fatto ‘dimenticare’ questo fondamentale e improrogabile impegno.”

E proprio sulla vicenda DES è tornato lo stesso Segretario CSdL, a due settimane dalla sospensione del progetto di legge in Commissione Finanze, a cui ha contribuito anche la manifestazione dei delegati sindacali in Piazza della Libertà lo scorso 5 aprile.

“È andata meglio di quanto ci potevamo aspettare”, ha commentato Merlini. “La Commissione è stata rapidamente sospesa, perché evidentemente i gruppi politici hanno ritenuto non ci fossero le condizioni per andare avanti. Devo dire che quando con un gruppo di delegati sindacali siamo entrati a Palazzo per ascoltare i lavori, ho notato una discreta soddisfazione per la sospensione del provvedimento, non soltanto da chi lo ha aveva osteggiato apertamente, ma anche da parte di alcuni consiglieri DC, dimostrando che le perplessità erano trasversali.

Siamo poi venuti a sapere che il Segretario alle Finanze farà un giro di incontri nei castelli per sostenere il progetto di fronte alla cittadinanza. Siamo stati informati che su alcuni punti contestati dal sindacato sarebbero stati apportati emendamenti migliorativi, che non abbiamo visto, ma il tema delle residenze fiscali non domiciliate e del loro trattamento fiscale resta inaccettabile.

Queste residenze esistono nel mondo, ma costituiscono casi limitati sul totale della popolazione: non è pensabile che San Marino si voglia caratterizzare per l’attrazione di persone che fanno operazioni milionarie, ad esempio con un semplice click, e che scelgono il transito nel nostro paese solo perché pagherebbero il 5% sui redditi prodotti o, addirittura, perché potrebbero non dichiararli pagando 10.000 euro.

Mi chiedo come possano venire in mente idee del genere, con tutti i problemi che in passato abbiamo sofferto quando sono venute a mancare le facili scorciatoie: ne stiamo ancora pagando le conseguenze! Ricordiamoci che lo Stato ha accumulato un miliardo e mezzo di debiti perché qualcuno, fino a qualche anno fa, era stato sedotto dal mito della piazza finanziaria, sorretto dal segreto bancario e dall’anonimato societario, che allora erano consentiti.

A proposito, noi continuiamo a chiedere, visto che non se ne sente più parlare, chi sono quei soggetti che hanno prodotto centinaia di milioni di NPL. Si deve fare luce su questi soggetti, piuttosto che farsi abbagliare da progetti come il DES, con cui si cerca di cedere qualche immobile per alleviare le perdite delle banche!”

“Cerchiamo piuttosto – ha concluso Merlini – di creare sviluppo e occupazione in maniera trasparente con il lavoro, e con tutto ciò che viene prodotto nelle fabbriche, nei cantieri o nelle imprese dei servizi che operano nell’economia reale.”

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