San Marino. CSdL: “Diritto alla casa, stabilità del lavoro e incentivi per la famiglia; solo così si può incentivare la natalità”

San Marino. CSdL: “Diritto alla casa, stabilità del lavoro e incentivi per la famiglia; solo così si può incentivare la natalità”

Le grandi difficoltà per la giovani coppie nel trovare una abitazione, a causa della indisponibilità degli immobili e dei costi proibitivi dei mutui e degli affitti, sono una delle cause principali del fenomeno del continuo calo della natalità a San Marino. Di questi argomenti ne ha parlato il Segretario CSdL Enzo Merlini nell’ultima puntata di “CSdL Informa”, visibile sulla pagina Facebook della Confederazione del Lavoro.

“Merlini – si legge in una nota della CSDL – è partito dalla legge sugli interventi a sostegno della famiglia, recentemente approvata.

“In realtà è una sorta di testo unico che raccoglie le norme già esistenti, introducendo alcune innovazioni e qualche aumento rispetto all’importo delle indennità esistenti, ma in generale ha il limite che non vengono stanziate risorse economiche sufficienti.

Ad esempio la Francia, che è il paese più virtuoso in termini di natalità, ha fatto investimenti notevoli, di ben altra misura rispetto a quelli previsti a San Marino. Ma non basta destinare maggiori risorse economiche per il sostegno alla maternità, vi sono una serie di altri interventi che devono essere realizzati, ivi compreso quello per il diritto alla casa e dei servizi sociali, oltre alla stabilità del posto di lavoro. Il 19% dei contratti di lavoro è a tempo determinato: sono tanti! Significa che la flessibilità/precarietà è molto diffusa, in particolare tra i giovani, e questo non incentiva di certo la scelta di mettere al mondo dei figli.”

Il problema del costo dei mutui – ha quindi puntualizzato Merliniriesplode ogni volta che la BCE alza i tassi di interesse. Ma è la prima volta che emerge chiaramente che le giovani coppie non trovano appartamenti in affitto o da acquistare. Un proprietario di immobili, che sia una banca, una società o un privato, a chi preferisce affidare l’immobile? Ad una famiglia che ci abita per davvero, o a persone con residenza atipica? Questi ultimi, in primis, non hanno problemi di soldi, e in molti casi non risiedono stabilmente in Repubblica.

Una delle politiche di questo Governo è proprio quella di incentivare le residenze atipiche. Così si droga ulteriormente il mercato, e si incentivano i proprietari di immobili a non metterli a disposizione dei cittadini che cercano casa. Quando nel dibattito politico e nel paese, viene riproposta la tassazione degli immobili sfitti, si fanno tutte le obiezioni possibili. Al contempo, coloro che denunciano tassi di interesse esorbitanti per le famiglie che hanno acceso mutui, o gli aumenti degli affitti, oltre al fatto che non si trovano immobili disponibili per chi ne ha necessità, non propongono nessuna soluzione per far fronte a queste esigenze. In sostanza, si continua a fare solo chiacchiere.

Occorrono invece soluzioni concrete e attuabili, come la costituzione di un fondo che destini risorse in favore di chi non è in grado di sostenere i costi delle abitazioni. Non possiamo però pensare di produrre altro debito pubblico a questo scopo. Non va bene la tassazione degli immobili sfitti, che in realtà è una misura normale adottata in molti paesi del mondo? Chi ha soluzioni diverse da proporre, le dica apertamente. Altrimenti, limitarsi a sollevare il problema senza impegnarsi per risolverlo, significa fare solo propaganda.”

Con una simile situazione – ha rimarcato il Segretario CSdL – la natalità continuerà a diminuire; la tendenza non si invertirà se non si mettono in campo politiche e soluzioni adeguate. In ultima analisi, occorre intervenire su vari fronti: gli incentivi economici per la natalità, i servizi pubblici, la stabilità dei rapporti di lavoro, il calmieramento degli affitti, dei costi delle case e dei mutui, e ovviamente occorre che vi sia maggiore disponibilità di immobili.

In proposito, ricordo una stima di qualche anno fa, mai smentita, secondo la quale a San Marino ci sono almeno 8mila appartamenti sfitti. È inaccettabile il fatto che con un tale volume di immobili non si trovino appartamenti per le giovani coppie. Quando diciamo di tassare gli immobili sfitti, naturalmente non ci riferiamo alle famiglie che hanno comprato o costruito gli appartamenti per i loro figli, ma alle grandi proprietà immobiliari, che rimangono inutilizzate per i più svariati motivi. Una situazione che non è più sostenibile”.

Il Decreto Legge sulle tariffe dell’energia elettrica è stato appena pubblicato sul sito del Consiglio Grande e Generale. Ne ha parlato a “CSdL Informa” il Segretario Confederale William Santi.

Da tempo abbiamo denunciato che sarebbero arrivati aumenti importanti, nel silenzio generale di chi avrebbe dovuto informare la cittadinanza in merito alla loro quantità. Attraverso ‘CSdL informa’ ne abbiamo parlato spesso, e forse siamo stati da pungolo affinché venisse approvato il decreto che riduce la tariffa al Kwh fino a Marzo 2023, nella misura di 3 centesimi per il primo scaglione. Per la prima fascia, l’aumento di gennaio rispetto a novembre 2022 dovrebbe essere del 37,9%, a fronte di un incremento precedentemente calcolato da noi intorno al 64/65%. Resta il fatto che la fascia di consumo successiva, ha subìto invece una riduzione. In altre parole, chi consuma 400 Kwh/ora mensili avrà un aumento del solo 9%. Quindi, seppure attenuato, resta confermato il principio ‘chi più consuma meno spende’.

Questa stridente contraddizione, da noi già messa in evidenza, si sarebbe potuta evitare se ci fosse stato il confronto con le parti sociali. Occorre trovare un modo diverso per fatturare i consumi di elettricità, premiando i cittadini virtuosi e disincentivando i consumi eccessivi. Va precisato che il Decreto vale fino a marzo, dopo vedremo cosa succederà.”

Altrettanto importanti sono gli altri argomenti trattati nella 42a puntata di “CSdL Informa”, oggetto di prossimi comunicati; la raccolta differenziata, i rinnovi contrattuali, le assemblee e il referendum per l’approvazione del testo unico dell’industria, il rapporto Ficht.

Di seguito si riporta la tabella con le proiezioni delle tariffe dell’energia elettrica, già precedentemente pubblicate dallaCSdL, con l’aggiunta dell’effetto Decreto

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy