San Marino. Csdl: “Tutti i lavoratori hanno diritto al rinnovo del contratto!”

San Marino. Csdl: “Tutti i lavoratori hanno diritto al rinnovo del contratto!”

Una panoramica sulla situazione dei rinnovi contrattuali dei diversi settori, il punto sul confronto sulla riforma pensionistica, l’approvazione da parte del Consiglio Grande e Generale della Convenzione dell’Oil contro le molestie nei luoghi di lavoro, la situazione della sanità sammarinese.

Sono questi gli argomenti affrontati nella 24a puntata di “Csdl informa” del 23 marzo scorso, a cui hanno partecipato il segretario generale Enzo Merlini, il segretario Fuli, Agostino D’Antonio, il segretario Fucs, Stephane Colombari, il segretario Fupi, Antonio Bacciocchi, il segretario Fups, Elio Pozzi, e il funzionario Fuli, Simona Zonzini. Lo rende noto in un comunicato la Confederazione sammarinese del lavoro.

I rinnovi contrattuali e la riforma delle pensioni “sono stati i temi affrontati anche nella riunione di tutti i direttivi Csdl lo scorso lunedì 21 marzo al Centro sociale di Fiorentino, partendo dalla illustrazione delle condizioni economiche e normative dei vari settori e dall’impatto delle riforme previdenziali intervenute nel 2005 e nel 2011”. Il confronto sulla riforma previdenziale “va avanti in maniera stanca e poco costruttiva, talvolta solo con la presenza dei tecnici, senza la partecipazione dei segretari di Stato per le Finanze e per il Lavoro”. Sono state “illustrate le proposte del governo e i punti fermi che la Csdl porta avanti”.

Sulle ipotesi di innalzamento dell’età pensionabile, così come di aumento delle aliquote contributive, per la Csdl “i margini di intervento sono molto stretti”. Occorre infatti “tenere conto della salvaguardia delle carriere lavorative lunghe e discontinue, specialmente per le donne, oltre ai lavori usuranti, mentre i contributi che si pagano a San Marino sono già oltre la media dei Paesi Ocse”.
“Quello che deve essere assolutamente assicurato, e su cui le proposte del governo sono del tutto inconsistenti – sostiene il sindacato sammarinese -, è il contributo dello Stato per coprire il disavanzo annuale tra entrate e uscite. Sarebbe impensabile se a questo scopo venissero usati esclusivamente gli accantonamenti dei fondi pensionistici; nel giro di 10 anni andrebbero completamente ad esaurirsi”.

Per questo la riforma pensionistica “è indissolubilmente legata al completamento della riforma dell’Igr: è necessario aumentare le entrate dello Stato, attraverso nuovi ed efficaci interventi sul piano fiscale e degli accertamenti tributari, per chiamare tutti a contribuire in ragione delle loro effettive condizioni economiche e patrimoniali e non solo i redditi fissi”.

Per quanto riguarda il rinnovo dei contratti, “mentre la Federazione Industria, unitamente agli altri sindacati, sta cercando di definire l’entità degli aumenti, mantenendo l’impianto contrattuale fissato nel 2012 (copertura degli stipendi dall’erosione dell’inflazione e possibilità di poter accedere alla flessibilità dell’orario da parte delle imprese), le altre categorie intendono approcciare il confronto con le controparti con particolare attenzione alla parte economica, al fine di dare risposte in tempi il più possibile brevi ai lavoratori che aspettano la rivalutazione delle buste paga da diverso tempo”.

Inoltre, “è fondamentale difendere e possibilmente incrementare il potere di acquisto delle retribuzioni, assicurando ai lavoratori di tutti i settori il diritto al rinnovo contrattuale, con particolare attenzione ai settori nei quali le condizioni economiche sono particolarmente basse e che subiscono maggiormente gli effetti dell’inflazione, che è stata stagnante per alcuni anni, ma da diversi mesi registra una brusca impennata, tanto che in Italia è stata pari all’1,9% medio del 2021, mentre siamo a oltre il 5% di proiezione per il 2022″.

Per quanto concerne il settore pubblico allargato, oltre al rinnovo contrattuale, il sindacato “è impegnato nel confronto per la stabilizzazione dei precari della Pa: da parte del governo non si sono registrate significative aperture per realizzare questo fondamentale obiettivo, necessario per far uscire centinaia di lavoratori da una condizione di incertezza e instabilità occupazionale“.

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