San Marino. Csir: “Serve l’impegno delle parti per superare le discriminazioni ai danni del frontalierato”

San Marino. Csir: “Serve l’impegno delle parti per superare le discriminazioni ai danni del frontalierato”

Nella sede della Csdl si è riunito questa mattina l’Ufficio di Presidenza del Consiglio sindacale interregionale San Marino, Emilia Romagna e Marche.

Alla riunione del Consiglio sindacale interregionale San Marino, Emilia Romagna e Marche, presieduta dal presidente Agostino D’Antonio (Csdl), erano presenti Massimo Fossati (vice presidente) per la Cisl, Isabella Pavolucci per la Cgil, Giuseppina Morolli per la Uil, Paride Neri per la Cdls ed Enrico Biordi per la Usl. Lo riporta una nota dello stesso Csir.

Si è fatto il punto della situazione e delle problematiche dei frontalieri da affrontare; sia quelle storiche, sia quelle che sono cambiate negli ultimi tempi, alla luce alle modifiche normative che sono intervenute nei rispettivi Paesi.

L’Ufficio di Presidenza ha predisposto un piano organizzativo e programmatico da portare avanti nei prossimi mesi con tutti gli interlocutori, e le future iniziative da intraprendere a livello territoriale.

Ha dichiarato il presidente del Consiglio sindacale interregionale San Marino, Emilia Romagna e Marche, Agostino D’Antonio: “Troppo spesso e velocemente si registrano sia in Italia che a San Marino degli interventi legislativi che causano distorsioni interpretative e discriminazioni nel mondo del frontalierato e del lavoro. Ne è l’ultimo esempio a San Marino, nella recente approvazione della legge 129/22 ‘Interventi a sostegno della famiglia’, l’art. 28, in cui non vengono più riconosciuti ai frontalieri i congedi parentali per figli con gravissime patologie. Per un paese che aspira ad associarsi all’Europa, questa grave discriminazione deve essere cancellata. Occorre quindi che tutte le parti in causa si adoperino affinché queste situazioni non accadano più”.

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