A San Marino, nel settore industria, si prevede un autunno piuttosto caldo, anche se le piogge degli ultimi giorni hanno abbassato notevolmente la temperatura. Tra Anis e Csu sembra che i giochi sull’accordo siano fatti. L’Usl invece non ci sta e pretende maggiore chiarezza e trasparenza per le norme che dovranno regolamentare il contratto. Ma l’ultima parola spetta ai diretti interessati, i lavoratori dipendenti che saranno chiamati a votare con un referendum se accettare o meno le condizioni del nuovo contratto industria.
San Marino Oggi: A breve il referendum per confermare l’accordo tra Anis-Cdls-Csdl /
Csu, contratto industria non é definitivo /
Critica Usl: “Aumento in busta paga 3% solo uno specchietto per allodole”
(…) Ieri la Csu ha tenuto ricordare come non sia ancora definitivo: “diverrà operativo solo se e quando sarà approvato formalmente dai lavoratori del settore, i quali saranno chiamati ad esprimersi attraverso un voto su scheda”.
Tra sette giorni, giovedì, nella sala del Castello di Domagnano è stato convocato l’attivo dei delegati Fli-Csu per discutere e votare l’approvazione del contratto stabilito di comune accordo con l’Anis. Poi toccherà al referendum dire l’ultima parola.
Non convinto della bontà dell’accordo invece il terzo sindacato, Usl, che con una nota parla di “buste paghe più ricche, detta così sicuramente suona come una cosa giusta e a favore del lavoratore. Ad un analisi più attenta si evince però che non solo l’aumento in busta non copre quello che in termini di straordinari e flessibilità non maggiorata viene tolto dall’accordo Csu-Anis. L’aumento del 3% è solo uno specchietto per le allodole. si vuole così far passare sottotraccia quello che viene tolto in termini di diritti ai lavoratori”. E Usl spiega in termini numerici : “La Csu ha firmato l’accordo tripartito, dove per gli anni 2009-2011 l’aumento era del 3,70%; ora firma un qualcosa che per gli stessi anni concede un aumento del 2,65% ma toglie potere contrattuale ai
lavoratori industria”.
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