SAN MARINO. Non piace alla CSU la proposta fatta dalla Segreteria Finanze sul rimborso della tassa etnica. Anzi: per la CSU l’unica soluzione è l’abolizione della tassa medesima per poi procedere al rimborso reale delle somme ingiustamente sottratte ai frontalieri.
(…) La proposta della Segreteria di Stato, che fa seguito all’impegno contenuto all’articolo 34 della legge di bilancio previsionale 2013, è in primo luogo una implicita ammissione della discriminazione perpetrata con l’articolo 56, senza però voler procedere all’abolizione di questa misura discriminatoria che non ha precedenti in nessun paese che vuol dirsi evoluto. Nel merito, è troppo parziale e contiene alcune forti contraddizioni. Non viene superato il tetto dei trentamila euro per veder riconosciuto il rimborso. In tal senso non è stata accolta la richiesta della CSU di eliminare questa soglia che esclude molti frontalieri dal diritto al rimborso. (…) Da parte sua la Segreteria di Stato ha dichiarato che valuterà, dopo la serie di incontri di oggi e le verifiche all’interno della maggioranza, se portare modifiche al progetto di decreto delegato. La CSU si aspetta una proposta quantomeno accettabile. Il Governo non sprechi questa occasione per recuperare i danni fatti dall’articolo 56 e per mettere fine a questa assurda discriminazione.
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