La lente d’ingrandimento di professionisti e accademici su dinamiche ed episodi come l’autolesionismo e il suicidio fra i giovani, gli incendi dolosi, le tifoserie ultras, il maltrattamento del partner nelle dinamiche di coppia, le scorte per i collaboratori di giustizia nell’ambito delle attività antimafia.
È quanto verrà posto, spiega in un comunicato l’Università degli studi della Repubblica di San Marino, nel prossimo ciclo di seminari del Master in Criminologia e Psichiatria Forense, diviso in cinque giornate di approfondimento in calendario fra il 16 ottobre e l’11 dicembre prossimo: le prime due si svolgeranno nella sede universitaria del World Trade Center di Dogana, le restanti nel centro storico, ex Tribunale.
Nel primo degli appuntamenti, in particolare, le analisi interesseranno gli scenari e i protocolli di intervento dei servizi di polizia, affrontati insieme a esponenti della Polizia di Stato italiana, formatori delle forze dell’ordine, psichiatri e psicologi.
Il 13 novembre, invece, focus sulla criminalità ambientale per analizzare, fra le altre cose, le normative vigenti e le modalità criminali relative agli incendi dolosi. In cattedra, esponenti dell’Arma dei Carabinieri e dell’Ateneo di Urbino.
Il 27 novembre, nella cornice del contrasto alla violenza di genere, una serie di esperti approfondirà il profilo del partner maltrattante analizzando linguaggi, abusi, rivalità maschili, false accuse di maltrattamento e non solo. Parteciperanno, fra gli altri, l’Authority per le Pari Opportunità del Titano, all’Osservatorio Nazionale Abusi Psicologici, docenti degli Atenei di Sassari e Parma.
Scomparsa di persona, sottrazione di minore, autolesionismo e suicidio tra i giovani caratterizzeranno il quarto appuntamento, in programma il 4 dicembre sotto al titolo “Nuovi scenari della devianza”, con interventi curati, fra gli altri, da rappresentanti dell’Unione Camere Minorili e dell’Instituto Internacional De Anàlisis de la Conducta.
Una settimana più tardi, infine, gli approfondimenti si focalizzeranno sull’antimafia mettendo al centro della discussione lo scenario internazionale e considerando i collaboratori di Giustizia, le scorte, i servizi di sicurezza, i pool antimafia e le vittime del dovere. Fra i relatori, il comandante della Gendarmeria Maurizio Faraone, direttore dell’Ufficio Centrale Nazionale Interpol.
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