L’Informazione di San Marino: “Debitori politici tenuti nascosti, democrazia distorta dalle sofferenze”

L’Informazione di San Marino: “Debitori politici tenuti nascosti, democrazia distorta dalle sofferenze”

Le scelte politiche, gli accordi e persino il voto potrebbero non essere liberi e sereni a causa delle esposizioni

ANTONIO FABBRI. Quando alle questioni di preminente interesse pubblico si oppone un segreto, si autorizzano i cittadini a pensare che la questione non sia del tutto limpida.
Anche perché per determinati soggetti e circostanze il segreto viene fatto valere, mentre in altri casi no. E lo si capisce molto bene dalla relazione della Commissione di inchiesta sui dissesti bancari.

Il fatto che 18, tra consiglieri ancora in carica ed ex consiglieri, abbiano accumulato esposizioni in sofferenza verso le banche per oltre 30 milioni di euro, non è un dato secondario. Né appare corretto nascondersi dietro lo statuto di Banca Centrale, che all’articolo 29 recita: “Sono parimenti assoggettati al rispetto del segreto tutti coloro che, in occasione di qualunque rapporto con la Banca Centrale, acquisiscano – anche involontariamente – informazioni sulla Banca Centrale, sulla sua attività, sui dati di sua proprietà o sotto il suo controllo”.

Così riporta la Commissione motivando anche con l’arrivo in ritardo delle informazioni richieste a Bcsm, il fatto che queste non siano state scandagliate e pubblicate, come invece avvenuto in casi precedenti. Lo schermo della segretezza posta su quasi tutto per motivi più di comodo che di sostanza, contrasta tuttavia con il principio del diritto dei cittadini alla trasparenza dell’azione degli agenti pubblici, soprattutto se politici eletti, e dell’interesse pubblico. Tanti cittadini, tra i quali anche diversi alle prese con le richieste pressanti delle banche o dell’esattoria di Bcsm, si sono chiesti il perché di questa opacità e soprattutto se, tali debiti, si stiano onorando da parte dei politici interessati. Nulla di questo è dato sapere dalla relazione, ma la trasparenza sarebbe una garanzia di democrazia.

Ma perché è importante che si faccia chiarezza? Perché è in ballo la libertà e la non ricattabilità dei politici interessati.

Potrebbe infatti accadere che gli equilibri politici, gli accordi in Consiglio, il voto di determinati provvedimenti piuttosto che di altri, vengano portati avanti avendo come orizzonte non l’interesse pubblico, ma quello privato di evitare di dover rispondere delle proprie esposizioni debitorie.

Ecco, allora, che il diritto dei cittadini di avere dai propri rappresentanti istituzionali una condotta improntata al bene della collettività, si pone come interesse pubblico ben al di sopra del paravento del segreto d’ufficio, ormai utilizzato ovunque, anche su ciò che è o dovrebbe essere pubblico.

In più, nel caso specifico, il diritto dei cittadini a conoscere chi dei loro rappresentanti in consiglio ha degli scoperti così ingenti, è sacrosanto, considerato che si vedono socializzare le perdite delle banche che non riescono, o non vogliono, riscuotere crediti in sofferenza alcuni dei quali, appunto, sono in capo a politici in carica.

Dallo schema della Commissione, che tuttavia ha deciso di tenere nascosti i nomi degli interessati dalle ingenti sofferenze, si evince per quanto riguarda le persone politicamente esposte (Pep):

Totale esposizioni in sofferenza riconducibili a Consiglieri ed ex Consiglieri: € 30.291.113;

– Numero di PEP la cui esposizione in sofferenza sia maggiore di € 1.000.000: cinque;

 – Numero di PEP con esposizioni in sofferenza siano comprese fra € 500.000 e 1.000.000: due;

 – Numero di PEP con esposizioni in sofferenza siano comprese fra€ 100.000 e 500.000: due;

– Numero di PEP con esposizioni in sofferenza siano inferiori ad € 100.000: nove”.

Per un totale di diciotto fra Consiglieri ed ex-Consiglieri con esposizioni in sofferenza. All’anno 2016 il totale delle esposizioni sopra richiamate ammontava a circa 27 milioni di euro, pertanto aumentate di circa 3 milioni negli ultimi cinque anni”.

Risulta anche evidente che tenendo tutto nascosto, ed evitando di mettere davanti alle proprie responsabilità pubbliche chi ha delle sofferenze, la cifra appare pure destinata a continuare ad aumentare.

 

Articolo tratto da L’informazione di San Marino, pubblicato integralmente dopo le 23

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy