Giuseppe Maria Morganti di La Tribuna Sammarinese: Incontri a tappeto fra il Segretario Mussoni, forze sociali e politiche per discutere delle nuove norme sul lavoro / Il decreto della discordia: opposizioni critiche ma possibiliste, la Csu invece stronca la riforma / Fortissime critiche alle modalità di collocamento, alla liberalizzazione sui frontalieri, alla precarietà dei nuovi assunti, alla diversità dei contratti che produrranno divisioni sui posti di lavoro danneggiando anche i vecchi dipendenti
Se quasi d’accordo con il decreto si era dichiarato il Psrs, che persegue un’ottica prettamente liberalizzante per quanto riguarda il mondo del lavoro, meno convinto è invece il Psd che considera un’esigenza dei lavoratori quella di combattere la precarietà.
Pragmatico l’Upr che punta su quattro obiettivi orientati alla protezione dei giovani sammarinesi: 1) Strumenti di tutela per la manodopera in territorio; 2) Strumenti di formazione per giovani diplomati e laureati sammarinesi; 3) Limiti sulla quota dei lavoratori frontalieri; 4) Lotta al lavoro nero, con l’inasprimento di sanzioni e controlli.
Contrarietà arriva, come era prevedibile, anche da Sinistra Unita che mette a nudo un problema che il decreto ha fatto sorgere quello della definizione dei contributi sociali di fronte a tante e tali diversità di rapporti contrattuali.
Ma è la Centrale Sindacale Unitaria che demolisce sistematicamente la struttura del decreto Mussoni, proponendo 25 punti di modifica a partire dalle nuove modalità di assunzione che aboliscono le graduatorie e consentono alle imprese le assunzioni nominative, ricorrendo a piene mani al mercato esterno (frontalieri).
LEGGI SULLA SCUOLA A SAN MARINO (e le occasioni perse):
Riforma
del sistema di istruzione sammarinese (appunti di inquadramento per una
proposta)
Articoli datati
sulle scuole sammarinesi
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