San Marino. Delusione per la Folgore che non supera il turno preliminare di Europa League

San Marino. Delusione per la Folgore che non supera il turno preliminare di Europa League

SS Folgore – UE Engordany 1-1 finale
Marcatori: 42′ st Sacco, 50′ st aut. Sartori

SS FOLGORE (4-2-3-1):
Giannelli; Sartori, Muccini, Marini, Sottile; Bezzi (39′ pt Semeraro), Sacco; Nucci (20′ st Domeniconi), Dormi, Lago (12′ st Bernardi); Badalassi.
A disp.: Temeroli, Aluigi, Gravina, Brolli.
All.: Oscar Lasagni

UE ENGORDANY (4-4-2):
Coca; Rafael Brito, Miguel Ruiz, Cellay, Rodriguez; Peppe (42′ pt Pousa), Bouhama (33′ st Varela), Serra, Spano; Tourè, Gomez (24′ st San Nicolas).
A disp.: Robi, , Guida, Lafont, Figliamonte Layera.
All.: Mengual Prades.

Arbitro: Zbynek Proske (CZE)
Assistenti: Radek Kotik (CZE) – Jiri Kriz (CZE)
Quarto ufficiale: Pavel Orel (CZE)
Angoli: 5-1
Ammoniti: Sacco, Muccini (F); Peppe, Rodriguez, Spano, Pousa (E).

TULLO MORGAGNI (FORLÌ) – È difficile trovare le parole adatte per descrivere quanto è successo: una sfortunatissima rete di Sartori all’ultimo secondo dei cinque di recupero condanna la Folgore ad un destino atroce e dal Paradiso la rivolta in un incubo fin troppo reale. E dire che la rete di Stefano Sacco a tre minuti dal 90’ sembrava aprire la porta ad un passaggio di turno utopico fino a pochi anni fa.
Dalle parole si passa ai fatti, dagli schemi provati e riprovati in allenamento alla loro realizzazione e dai propositi alla prestazione. In altre parole, ora conta solo il risultato. Il beffardo 2-1 dell’andata costringe ad impostare la partita all’attacco, ma questo non deve essere un motivo di ansia. Gli avversari hanno mostrato dei punti deboli, il che dimostra che è possibile portarsi al tiro e dunque riaprire il discorso qualificazione. A parte Roberto Rosini, il resto della rosa è pronto per una delle serate più importanti della stria del club di Falciano.
Lasagni conferma in toto l’undici che aveva debuttato sette giorni fa, mentre il collega Mengual Prades cambia tre pedine e fa partire titolari Peppe, Bouharma e Serra. I ragazzi entrano in campo con le idee ben chiare, consapevoli di dover fare la partita e non subirla, ma senza per questo perdere la lucidità. Gli andorrani, dal canto loro, impostano invece la loro partita con l’unico obiettivo di non subire gol e portare a casa lo 0-0. Il risultato è una gara giocata con grande personalità e consci delle proprie possibilità, che non vengono meno neanche dopo l’uscita forzata di Bezzi al tramonto del primo tempo. L’assalto alla porta di Coca prosegue con ancora più convinzione nel finale, esaltando il pubblico del Morgagni. Ruiz rischia grosso per un presunto fallo su Badalassi in area e subito dopo Dormi colpisce il palo direttamente da calcio di punizione. Su calcio d’angolo Stefano Sacco svetta di testa e corona la serata con la rete più importante della propria carriera. O meglio, dovrebbe esserlo, perché nel tentativo scomposto di pareggiare l’UE Engordany mette in mezzo un pallone all’ultimo secondo di recupero, Sartori alza la traiettoria che trasforma la festosa attesa per un momento storico in un urlo di incredulità e, poi, di disperazione. Fanno festa solo gli andorrani, applausi a scena aperta comunque per la Folgore.

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