San Marino. Demos: “La classe politica ritrovi dignità e capacità di ascolto e confronto!”

San Marino. Demos: “La classe politica ritrovi dignità e capacità di ascolto e confronto!”

“La classe politica ritrovi dignità e capacità di ascolto e confronto!”.

Lo chiede a grande voce Demos, sottolineando in una nota che, “nella seduta consiliare del 18 ottobre 2022, un nostro consigliere è stato interrotto richiamandolo più volte ad attenersi al testo del decreto, nonostante si parlasse di modifiche di carattere generale legate all’attuale stato pandemico“.

In particolare, il consigliere “voleva riportare alla attenzione dell’Aula gli esiti della recente audizione di Janine Small, responsabile commerciale di Pfizer, all’Europarlamento”. Di fronte alla precisa domanda: “Il vaccino Pfizer contro il Covid, prima di essere immesso sul mercato, è stato testato sulla prevenzione non soltanto della malattia ma anche della trasmissione del virus? Sì o no?”; l’alta funzionaria dell’industria farmaceutica ha candidamente replicato: “Mi chiede se sapevamo se il vaccino interrompesse o no la trasmissione, prima di immetterlo sul mercato? Ma no! Sa, dovevamo davvero muoverci alla velocità della scienza!”.

Quanto affermato ufficialmente al Parlamento europeo, rimarca Demos, “non poteva passare inosservato ed era utile al consigliere per evidenziare che tutto il castello liberticida costruito per sostenere l’utilità del Green Pass è caduto di fronte alle affermazioni di Pfizer“.

Di fronte a queste affermazioni, rimarca Demos, “l’adozione di decreti che hanno di fatto limitato fortemente le libertà individuali e danneggiato enormemente l’economia del Paese, e che avevano come presupposto il contenimento dei contagi, si rivelano oggi più che mai inutili e dannosi. I numeri dell’andamento della pandemia lo hanno dimostrato: il vaccino non ha fermato la trasmissione della malattia”.

Il Green Pass e le restrizioni per i non vaccinati, quindi, “sono stati soltanto una obbligatorietà surrettizia di vaccinazione e, a chi si è opposto, è toccata l’emarginazione sociale e le restrizioni economiche“.

E ancora: “Siamo sconcertati del fatto che ancora oggi, a distanza di diversi mesi, valorosi medici di base sono ancora sospesi dal lavoro senza alcun stipendio né contributo di sostentamento, solamente perché sospesi dall’Ordine dei Medici Italiani, a causa di una clausola prevista dal nostro decreto e perché nel Paese confinante vige ancora un obbligo da noi rimosso“.

Quindi, “in base a questo decreto, noi manteniamo sospesi validi professionisti per un obbligo vigente in paesi diversi dal nostro ma non a San Marino rinunciando, come abbiamo fatto da tempo ormai, alla nostra sovranità“.

Dopo le denunce ai presidenti di associazioni che, sulla spinta di centinaia di associati sammarinesi, hanno avuto il coraggio di chiedere conto prima al Garante per la Costituzionalità delle norme e poi alla magistratura, ora si interrompe un consigliere mentre si esprime nell’ambito di un dibattito sul tema. È difficile in questo contesto recepire l’appello di unità fra cittadini, quando si continua a percepire una forma di accanimento contro le persone che cercano di favorire un dialogo costruttivo“, manda a dire Demos.

Per unirsi nelle difficoltà come comunità occorre essere solidali, ascoltare e comprendere le ragioni dell’altro, oggi la prima a dimostrare questa incapacità è proprio la classe politica dirigente. Una classe politica che non riesce nemmeno a garantire una sede degna alle proprie istituzioni, che rinuncia alla neutralità attiva, che si indebita solo per sostenere la spesa corrente e clientelare, che non da nessuna visione di futuro ai propri giovani: difficilmente potrà essere ascoltata proattivamente dai cittadini e di questo ce ne rammarichiamo”, dichiara infine Demos.

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