L’avvocato difensore dei sammarinesi Grandoni e Astolfi: «Le sostanze di cui erano in possesso fino a due anni fa erano acquistabili ovunque sul web. Si tratta di tabelle in continua evoluzione»
Anna De Martino – Erano insieme a far la spesa alle Befane, Manuel Grandoni, 38 anni, e la moglie Beatrice Astolfi, di 34, quando i carabinieri di Rimini gli hanno notificato martedì scorso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per smercio di anabolizzanti. Cittadini sammarinesi, sono stati fermati in Italia dove sarebbero stati commessi la maggior parte dei reati contestati dal sostituto procuratore Davide Ercolani. Associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze dopanti, anche ad effetto stupefacente, importazione dall’estero di sostanze dannose per la salute pubblica e autoriciclaggio, le ipotesi di reato contenute nell’ordinanza del gip di Rimini, Vinicio Catarini, che hanno portato all’arresto, oltre che di Grandoni e moglie, anche di un altro sammarinese, Marco Giannoni, di 44 anni. (…)
Entrambi difesi dagli avvocati Carlo Benini del Foro di Ravenna e Rossano Fabbri di San Marino, hanno rilasciato spontanee dichiarazioni. «Non erano consapevoli di commercializzare prodotti non legali – ha spiegato l’avvocato Fabbri -. Le sostanze che avevano fino a 2 anni fa quando erano praticamente acquistabili ovunque su internet. Si tratta di tabelle in continua evoluzione e quando hanno capito che si trattava di principi attivi diventati vietati hanno smesso». (…)
Articolo tratto da Il Corriere di Romagna