San Marino. …e c’era chi diceva che SU era scomparsa

San Marino. …e c’era chi diceva che SU era scomparsa

L’informazione di San Marino

…e c’era chi diceva che SU era scomparsa

Antonio Fabbri

SAN MARINO. Sarà che c’è stato gioco di squadra, sarà che l’appoggio e il supporto del partito non è mancato, ma sta di fatto che, in meno di due anni il coordinatore di Sinistra Unita, Vanessa D’Ambrosio, è riuscita a prendere in mano il partito al primo Congresso di S.U. e a portarlo al governo. E’ di gennaio 2015 la sua elezione a coordinatore. Quindi ha rinnovato il simbolo, non senza qualche critica degli aficionados. Già avevano fatto fatica ad abituarsi al logo precedente che aveva messo in soffitta falce e martello di Rifondazione, figuriamoci quando hanno dovuto fare l’occhio al nuovo emblema con tre apostrofi a simboleggiare le tre penne. Però è riuscita a fare confluire quel simbolo in un progetto più ampio della sinistra sammarinese e lo ha fatto condividendo il percorso con un’altra donna, Marina Lazzarini, che ha addirittura lasciato il Psd per portare avanti il progetto che l’assemblea di quel partito aveva votato, ma che parte della dirigenza, con la maggioranza in Direzione, a un certo punto ha

deciso di abbandonare. Le due donne assieme a Simone Celli hanno portato avanti quello che è diventato il primo gruppo consiliare del Paese. Il partito di maggioranza relativa in aula: Ssd, appunto.

Sempre Vanessa D’Ambrosio aveva tenacemente creduto nel progetto anche quando le varie gambe socialiste del tavolo riformista avevano abbandonato l’idea. Bastonata ingenerosamente da tanti dopo il primo turno, con l’accusa di aver fatto sparire la componente di Sinistra Unita dal Consiglio, ha replicato pacatamente, rinnovando la sua fiducia nel percorso di Ssd e confidando nel ballottaggio. Dopo il secondo tempo, oltre a lei, in Consiglio, sono entrati altri cinque in quota S.u, più un sesto che entrerà una volta nominati i Segretari di Stato. Ha quindi portato Sinistra unita per la prima volta al governo senza ribaltoni, ma con il consenso raccolto in una consultazione elettorale.

Ora, si potrà pure parlare di congiunture favorevoli, di supporto da parte dei più esperti del partito, di una capacità di strategia e di rapporti che S.u. storicamente ha e di zoccolo duro che la sinistra ha sempre coltivato… però, che questa ragazza è stata brava, bisognerà pur dirlo.

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