San Marino e lo scambio delle informazioni. Le finanziarie

San Marino e lo scambio delle informazioni. Le finanziarie

Le finanziarie della Repubblica di San Marino prendono posizione in merito allo scambio automatico delle informazioni, l’ultima condizione, in ordine di tempo, imposta dall’Italia per far uscire il Paese dalla black list di cui al
decreto ‘incentivi’ .

Se ne occupa San Marino Oggi che riporta una dichiarazione del Presidente dell’Assofin (Associazione delle Finanziarie e Fiduciarie Sammarinesi), Stefania Lazzari.

La Lazzari afferma, fra l’altro, che lo scambio automatico delle informazioni ‘così come è stato pensato è
una contropartita per uscire dalla
black list, ma non va bene.
Non
possiamo mettere le finanziarie
contro le imprese, ma non si può
realizzare in questo modo e per
di più se prevedesse formule di
retroattività. Inoltre farebbe morire
comunque le aziende in quanto
da banche e finanziarie arriverebbe
alle imprese la richiesta di
rientrare subito dei finanziamenti
erogati per sopperire alle fughe di
capitali e le aziende chiuderebbero
comunque.
Se lo scambio deve
solo sopperire alla black list, tanto
vale che le aziende sammarinesi
aprano una loro commerciale in
Italia così non avranno problemi,
e in caso di controlli basterà
rispettare le regole e non avranno
problemi. Inoltre una volta normalizzati
i rapporti con l’Italia potranno
tornare alla piena operatività.

Il sistema finanziario sammarinese conta (l’ultimo un anno fa)
72 ‘soggetti autorizzati’: dodici banche
e sessanta tra finanziarie, fiduciarie, società di gestione, compagnie d’assicurazioni

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