È sciopero generale per modificare le pensioni, rinnovare i contratti e fermare il caro vita
Lo sciopero è indetto. La riforma previdenziale e il mancato confronto del governo hanno portato i sindacati a scendere in piazza e a protestare. I cittadini sono invitati a scioperare. È unanime il sì dell’Attivo dei delegati sindacali, riunito stamattina nella sala Montelupo di Domagnano, allo sciopero generale per chiedere modifiche alla riforma delle pensioni, il rinnovo di tutti i contratti scaduti e un piano di sostegno contro il caro bollette. Davanti a una platea gremitissima i tre Segretari Generali, Enzo Merlini (CSdL), Gianluca Montanari (CDLS) e Francesca Busignani (USL), sottolineando le continue difficoltà di confronto con il Governo, hanno fatto il punto sulle riforme in discussione in Consiglio, sul rinnovo dei contratti scaduti e delineato la strategia sindacale in vista della prossima seduta del Consiglio Grande e Generale di metà novembre. In primo piano il nodo pensioni. Domani verrà inviato al Congresso di Stato e a tutti i gruppi Consigliari un documento che elenca i punti critici del progetto di riforma approdata in seconda lettura. Tre su tutti: il prelievo forzoso dal fondo di riserva, senza prevedere un accordo tra le parti; l’oneroso piano di disincentivi per le pensioni anticipate che colpisce soprattutto le donne; il rinvio della riforma del secondo pilastro complementare (Fondiss). “Chiediamo a tutte le forze consigliari – affermano i Segretari di CSdL, CDLS, USL – che le nostre proposte di modifica vengano discusse e trasformate in emendamenti da presentare unitariamente in seconda lettura” (…)
Articolo tratto da La Serenissima