Si chiama Tiziana Macrì il giudice per le indagini preliminari di Catanzaro (Decollo
Money) che ha firmato l’ordinanza con 10 mandati di arresto (quello di Lucio Amati compreso) per riciclaggio e impiego di capitali di provenienza illecita: «trasferivano nella Repubblica di San Marino la somma di
1.300.190 euro a fronte di un’operazione concordata per complessivi 15 milioni
di euro».
Si chiama Domenico Macrì detto «Micuccio», residente a Città di Castello,65enne, imprenditore, colui che avrebbe fatto da tramite tra Vincenzo Barbieri (clan Mancuso di Vibo Valentia, narcotraffici) e i vertici di Credito Sammarinese,Lucio Amati, presidente, e Valter
Vendemini, direttore.
In Why not la Macrì concluse che contrariamente a quanto ipotizzato da Luigi De Magistris non c’era di mezzo alcuna loggia massonica, fra Calabria e San Marino.
In Decollo Money invece balza in primo la figura di Domenico Macrì, un massone appunto, come si apprende da Ivano Porfiri di umbria24.it.
Macrì è fra i più autorevoli esponenti del Grande Oriente d’Italia, la principale
comunione massonica italiana, in cui Macrì ha rivestito anche le cariche di
«Grande Ufficiale» e «Gran Cerimoniere».
Marino di N. Montebelli
Accadde oggi, pillola di
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