Jeffrey Zani di La Tribuna Sammarinese: Il sostituto procuratore presso la Direzione nazionale antimafia interviene al convegno sui sequestri patrimoniali all’estero / Mafia, Filippo Beatrice: difficile limitare la circolazione dei soldi sporchi con i Paesi impreparati
Non a caso il boss camorrista Raffaelel Stolder, in una delle intercettazioni contenute nell’ordinanza che ha portato in cella Livio
Bacciocchi e parte della ‘combriccola’ che secondo le accuse avrebbe gestito la ‘lavatrice’ FinCapital, dice di “adorare” San Marino.
Per la malavita i Paesi stranieri sono una vera e propria opportunità: un posto ideale in cui far passare i soldi di cui si vogliono far perdere le tracce.
Proprio per questo la Dia di Napoli, dalla quale è partita l’operazione che ha messo definitivamente il Titano di fronte alla consapevolezza rispetto alla presenza delle infiltrazioni della malavita organizzata in Repubblica, ha partecipato giovedì scorso al seminario ‘Economia illegale e investigazione sui patrimoni illeciti: i sequestri patrimoniali all’estero’, tenuto all’università Federico II del capoluogo partenopeo.
Di fronte agli spostamenti dei capitali della malavita, secondo quanto emerso, diventa indispensabile la cooperazione tra gli organi inquirenti e investigativi dei diversi Stati: “In questo campo – spiega il capo del primo reparto della Dia di Roma, Giovanni Truglio – l’Italia è un passo avanti rispetto a molti Paesi, potendo tra le altre cose procedere al sequestro preventivo dei beni.
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