San Marino ed il rapporto con Goldin, dopo il ritiro di Rimini

San Marino ed il rapporto con Goldin, dopo il ritiro di Rimini

Patrizia Cupo di Corriere Romagna San Marino: Si conta sul recupero delle Cisterne di Palazzo pubblico /
San Marino: avanti anche soli /
Il presidente Masi: collaboriamo con Goldin

SAN MARINO. “Superare”
la Fondazione Carim
pensando a un rapporto a
due, tra la sammarinese
Fondazione Carisp e il
curatore d’arte Marco
Goldin.

Il presidente Tito
Masi, sorpreso dal
“benservito” a Goldin assestato
da Massimo Pasquinelli
dopo il successo
a Castel Sismondo della
mostra “Da Vermeer a
Kandinsky”, ora pensa
in grande ma ammette:
«Non abbiamo una sala
espositiva pronta a un
grande evento, ma col recupero
delle Cisterne di
Palazzo pubblico, la collaborazione
potrebbe essere
ripresa».

Il numero uno della
Fondazione sammarinese
Masi si è detto a conoscenza
dell’intenzione
di Carim di tagliare, almeno
per quest’anno, il
progetto della grande
mostra a cavallo tra Rimini
e San Marino con
l’aiuto di Goldin: la notizia,
dice, non sorprende,
eppure più di un mal di
pancia s’è registrato ieri
mattina a palazzo Sums
di fronte alle dichiarazioni
ufficiali di Goldin e il
suo “addio ”, se anche
temporaneo, a Rimini.
«Eravamo a conoscenza
di alcuni problemi che la
Fondazione Carim doveva
prima risolvere – spiega
Masi -, e abbiamo
quindi dovuto prendere
atto che non c’erano le
condizioni per dare continuità
alla collaborazione.
Ad oggi, non c’è nessuna
possibilità che la
nostra Fondazione vada
avanti da sola». Rammarico,
nel tono di voce
. (…)

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