Intervento fortemente critico di Elena Tonnini (Rete) sul progetto di legge inerente il piano pluriennale di investimenti da 30 milioni di euro per la realizzazione di infrastrutture e opere pubbliche.
All’articolo 3 della legge si stabiliscono le modalità di finanziamento potendo accedere anche ai mercati esteri per debito e vengono comunicate all’aula come mera presa d’atto. Una delega in bianco ad un governo che non ha l’autorevolezza per imporre a questo paese 30 milioni di debito anche con l’estero. Debito finalizzato quasi esclusivamente a soddisfare gli appetiti dei grandi studi di progettazione, e delle grandi aziende di costruzione, per cui è meglio costruire nuovi parcheggi che riempire quelli esistenti! (…)
Ci si dice che siamo prevenuti: io penso forse siamo COSCIENTI. Siamo coscienti che né la finanza né l’edilizia sono stati settori puntualmente accompagnati, nonostante le varie proposte portate in aula, ad esempio dalla trasparenza e dalla correttezza delle procedure autorizzative, da una valutazione precisa e puntuale dei costi e benefici, da una legge sugli appalti delle opere pubbliche, o da un piano territoriale preciso. In questo sistema vengono invece divorate le risorse per le piccole imprese. (…)
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