San Marino. Elezione Gatti-Fiorini. Anna De Martino, NQRimini San Marino

San  Marino. Elezione Gatti-Fiorini. Anna De Martino, NQRimini San Marino

Anna De Martino: NQRimini San Marino: Saranno Capitani Reggenti per il semestre che parte il prossimo 1 ottobre e si concluderà l’1 marzo 2012Gatti-Fiorini Capi di Stato/ Votazione tesa, ma la maggioranza sceglie anche il candidato “scomodo” Non va in porto la proposta di sostituzione con un consigliere di minoranza

SAN MARINO – Mai votazione è stata così sofferta. Mai prima, nella recente storia parlamentare di San Marino, era stata così incerta la votazione sui Capitani Reggenti in Consiglio grande e generale. E’ meglio specificarlo subito: i prossimi capi di Stato sammarinesi saranno Gabriele Gatti e Matteo Fiorini. Dc- Ap. Come previsto. Come scelto dai due partiti, quello di maggioranza relativa del Paese, la Dc e il suo attuale alleato più forte al Governo, Ap. Nessuna sorpresa, quindi. I sessanta hanno votato a maggioranza, ma non senza nervosismi, non senza ripensamenti, non senza (qualcuno almeno) buttar giù il boccone amaro. Gabriele Gatti, poco prima della votazione, era apparso teso. Irritato e non certo per la manifestazione di piazza di martedì, organizzata da Alex Rossi di Sinistra Unita. Ai partecipanti alla manifestazione va dato atto del coraggio avuto di mettersi in piazza e dire ‘no’ apertamente. Candidamente. E come quel Candide di Voltaire, saranno rimasti ieri dopo la votazione. Diversa la situazione in aula, dove la realpolitik, concretamente, ha fatto i conti sulle dita. E la maggioranza ha scelto Gatti-Fiorini. Non che quest’ultimo fosse mai stato in dubbio. Anzi anche nelle proposte che ad un certo punto del pomeriggio sono state avanzate, ossia quella di un candidato di opposizione, (pare Francesca Michelotti di Sinistra Unita), Fiorini non è stato mai fuori dalla candidatura. Si cercava di sostituire Gatti. Ma i voti, i numeri, hanno dato ragione alla Dc. Perché forse, se errore c’è stato da parte di chi Gatti non lo voleva è stato quello di pensare fuori, non solo il candidato scomodo, ma tutto il partito di maggioranza. Cioè tutta la Dc. In questo modo sarebbe venuto meno addirittura l’ac – cordo di Governo che assegna sempre alla Dc uno dei due Reggenti, mentre l’altro si sceglie, a turno, tra gli altri partiti che compongono la coalizione di maggioranza. Insomma, costringere la Dc a cambiare candidato, o addirittura a rinunciare alla reggenza, sarebbe stato come rompere l’alleanza che regge il Governo in questo momento. E se a Sinistra Unita sarebbe anche potuto star bene ribaltare la maggioranza, mantenendo una certa vicinanza con Ap, agli altri la cosa non ha dato garanzie. Compresa alla stessa Ap. Il semestre che va dal 1 ottobre 1 marzo 2012, ora è segnato. E’ deciso.  

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