San Marino, Elezioni 2019: Lista NOI PER LA REPUBBLICA, candidati, programma e apparentamenti

San Marino, Elezioni 2019: Lista NOI PER LA REPUBBLICA, candidati, programma e apparentamenti

San Marino, elezioni 2019,  Lista  NOI PER LA REPUBBLICA: candidati e programma

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DICHIARAZIONE APPARENTAMENTI: Partito Democratico Cristiano Sammarinese e Domani  in Movimento (Domani Motus Liberi e Movimento Civico Rete)

ELENCO CANDIDATI (segue PROGRAMMA)

  1. Ausenda Gianni
  2. Bacciocchi Ilaria
  3. Bartolini Andreina
  4. Bartolini Barbara
  5. Bartolini Rosa
  6. Belemmi Marco
  7. Belluzzi Andrea
  8. Belluzzi Iro
  9. Berardi Matteo
  10. Berti Gian Nicola
  11. Berti Maria Luisa
  12. Biordi Devis
  13. Bocchini Daniele
  14. Bollini Giordan
  15. Bonifazi Romina
  16. Bronzetti Denise
  17. Canarezza Roberta
  18. Canini Nicoletta
  19. Casadei Monica
  20. Casali Edgardo
  21. Corbelli Agostino
  22. De Gregorio Francesco
  23. Donoso Marcela Esmeralda Cecilia
  24. Gasperoni Milena
  25. Gattei Paolo
  26. Giannotti Maura
  27. Giovagnoli Emanuele
  28. Giovagnoli Gerardo
  29. Gualandi Maria Grazia
  30. Lanzarini Emiliano
  31. Leveau Dominique
  32. Macina Bruno Albert
  33. Mancini Alessandro
  34. Montanari Massimo
  35. Mularoni Patrick
  36. Pasquali Enzo Alberto
  37. Pedini Amati Federico
  38. Persoglia Paolo
  39. Polidori Daniela
  40. Riccardi Marius Cristian
  41. Rossi Alessandro
  42. Rossi Enrico
  43. Rossi Matteo
  44. Rossini Lazzaro
  45. Rossini Marco
  46. Simoncini Giacomo
  47. Toccaceli Stefano
  48. Vergari Samuele
  49. Volpinari Anna
  50. Zafferani Alberto

 

PROGRAMMA

PROGRAMMA DI GOVERNO LISTA “NOI PER LA REPUBBLICA”

Programma di Governo NOI per la Repubblica
ABBIAMO BISOGNO DI PERSONE LIBERE

Abbiamo bisogno di persone libere in cui possiamo vedere realizzati i nostri desideri, persone che vivono una vita piena, attraente, affascinante. Persone libere che non temono l’incontro con il diverso, al contrario, si lanciano nell’avventura di scoprire qualcosa di nuovo che li arricchisce. Persone che non si scandalizzano per la nostra umanità ferita, ma che la guardano con simpatia, la accolgono!
NOI per la Repubblica nasce con la volontà di invertire la tendenza alla divisione e al litigio, nasce con l’idea di aggregare persone libere e competenti.
NOI per la Repubblica nasce per essere un catalizzatore ed aggregatore di idee, di persone di forze politiche affinché si possa determinare un processo di generazione di un progetto utile al Paese per ritrovare equilibrio, serenità e prosperità.
NOI per la Repubblica non intende diventare un Partito o un Movimento Politico, nasce da una chiamata alla Responsabilità che cittadini di provenienze diverse hanno sentito nei confronti della Repubblica in questo momento di difficoltà e di lacerazioni.
NOI per la Repubblica vuole lanciare un messaggio di improcrastinabile Unità, Responsabilità e Rispetto a tutti i cittadini liberi per realizzare le riforme necessarie al Paese.
NOI per la Repubblica di fronte al declino del Paese e alle impegnative sfide che ne conseguiranno si impegnerà per riportare un indirizzo di crescita ed equilibrio generale nella Repubblica.
Il Rispetto, un uso pacato del linguaggio e la volontà di condivisione con i cittadini e le forze politiche e sociali deve essere un obbligo per tutti coloro che si assoceranno a NOI per la Repubblica.
NOI per la Repubblica invita tutti i cittadini e tutte le forze politiche e sociali ad una collaborazione vera fatta di confronto sulla analisi critica del passato e sulle misure urgenti da mettere in esecuzione per mettere in equilibrio il bilancio dello Stato e gettare le basi per una nuova crescita della Repubblica.

UN PROGRAMMA CONCRETO PER LE EMERGENZE DEL PAESE
Le emergenze del Paese sono evidenti, si dovranno affrontare situazioni che porteranno con sé un elevato rischio di instabilità per il Paese.
Le principali scelte, quelle che riguarderanno tutti i cittadini, saranno necessariamente da produrre con il metodo della condivisione dei diversi portatori di interessi, usando il faro della equità fiscale e della progressività degli interventi.
Alla luce delle profonde riforme che saranno necessarie, la questione dell’equità sarà prioritaria: nessun cittadino dovrà sentirsi abbandonato, la proporzionalità nel contribuire, il recupero del maltolto e la lotta all’evasione saranno dei punti cardine dell’azione di governo. Non si deve far ricadere il costo della crisi su chi non ha contribuito a crearla.
Le scelte e le emergenze imprescindibili da affrontare con questo metodo sono:  Ricorso a linee di credito per sostenere la finanza pubblica e privata:
da ottenere da più prestatori e preferibilmente sotto forma di emissioni obbligazionarie negoziabili. Questo per avere un lasso temporale di “tranquillità” necessario a fare ripartire l’economia del Paese con margini positivi e per non creare eccessive dipendenze da un unico soggetto.

 Abbattere la disoccupazione favorendo la creazione di nuovi posti di lavoro per raggiungere la piena occupazione dei residenti:
c’è un disallineamento tra la preparazione e le competenze dei nostri giovani e l’offerta lavorativa tale da creare problema emergente, invece l’alto tasso di scolarizzazione e formazione dei nostri giovani anche all’estero dovranno essere gli ingredienti indispensabili non solo per soddisfare la richiesta di professionalità, ma saranno parte fondamentale del rilancio del sistema economico e produttivo della Repubblica. Il dramma di chi oggi per responsabilità non sue, si trova ad affrontare la delicata situazione di non essere più occupato, dovrà essere risolto con il riequilibrio degli strumenti di protezione sociale, con un’efficace politica di reinserimento nel mercato del lavoro e con nuove formule di formazione e di riqualificazione in grado di generare fin da subito benefici sia per chi crea occupazione che per chi ne usufruirà.

 Riforma delle Pensioni per dare sostenibilità al sistema pensionistico:
da realizzare tutelando un livello minimo pensionistico e con un intervento di progressività per garantire equità attraverso i riferimenti dell’indice ICEE.

 Riforma delle imposte indirette con introduzione del sistema IVA per permettere una integrazione internazionale sul piano della fiscalità:
l’intervento deve essere impostato per tutelare la competitività del commercio al dettaglio e per garantire una marginalità positiva di sistema rispetto alle aliquote equivalenti italiane ed europee. L’applicazione del nuovo sistema delle imposte indirette dovrà essere graduale e armonizzato con l’obiettivo di non avere ripercussioni immediate sullo andamento delle entrate del bilancio dello Stato.
APRIRE IL MERCATO, INTEGRAZIONE TERRITORIALE E NORMATIVA
L’integrazione è lo strumento per aprire i mercati.
La Repubblica deve aprire ordinatamente il proprio mercato di riferimento per tornare a produrre lavoro. Questo deve essere fatto attraverso la integrazione normativa per quanto compete i mercati esteri e con una integrazione territoriale che può aprire il mercato alle attività a corto raggio di azione spaziale.
Sanità, Rifiuti, Commercio, turismo ed unità di scambio di territorio devono essere integrate con il nostro bacino naturale di mercato e interazione principale, le regioni Marche ed Emilia Romagna.
Servizi, produzione industriale ed intellettuale e commercio elettronico devono potere aprire il mercato attraverso azioni di integrazione normativa con i paesi verso i quali si intende incrementare il livello di interscambio.
INNOVAZIONE COME IMPERATIVO DELLO SVILUPPO E DELLA INTEGRAZIONE E DELLA EFFICIENZA DI SISTEMA
L’innovazione è lo strumento principe per lo sviluppo e per l’efficienza di sistema al fine di ridurre gli sprechi.
Solo attraverso l’innovazione, in particolare quella digitale, si possono dare strumenti per l’efficientamento delle attività di controllo tesa alla riduzione degli sprechi ed al controllo sulle attività non virtuose.
Solo attraverso l’innovazione si potranno aprire mercati ad oggi preclusi alla Repubblica sul quale recuperare marginalità di sistema.
A tale proposito è necessaria una revisione della spesa/analisi costi-benefici funzioni e ruoli per l’Agenzia per lo sviluppo e San Marino Innovation.
Linee di indirizzo:  introdurre un sistema di identità digitale al fine di agevolare le pratiche antiriciclaggio nell’apertura dei rapporti professionali e contrattuali con i soggetti designati seguendo le linee guida europee EIDAS;  sperimentare un sistema di e-residency (residenza elettronica) per sviluppare attività imprenditoriali a distanza sul modello estone;  sperimentare strumenti FINTECH per dare una alta marginalità operativa al settore finanziario;  riportare tutte le attività relative alla gestione delle cripto valute e/o alle emissioni di token di utilizzo o di servizio sotto il controllo della vigilanza di Banca Centrale e di AIF.

UNA AZIONE DI INTERVENTO ORDINATA E DISCIPLINATA PER LE RIFORME: ANALISI, VISIONE, METODO, STRUMENTI, RUOLI E FUNZIONI
L’attuazione del programma non può prescindere da un preciso ordine di intervento con la chiarezza e l’ordine necessario per riposizionare la Repubblica su un piano di credibilità e attrattività internazionale.
L’Analisi dei problemi esistenti deve essere condivisa ed unitaria, la Visione è quella di una Repubblica che nel momento dell’emergenza ritrovi forza e fiducia per ritrovare la propria capacità operativa, attraverso un percorso di definizione di una forte unità politica statuale, il Metodo imprescindibile è quello della condivisione.
Gli Strumenti sono l’innovazione, la interdisciplinarità e la integrazione territoriale e normativa per aprire il mercato sammarinese.
Tutto questo implica una ristrutturazione ordinata di Ruoli e Funzioni istituzionali.
Il Consiglio deve ritornare il luogo delle scelte condivise in sinergia con la comunità.
Le istituzioni devono essere riportate ad esercitare in maniera serena ed equilibrata i ruoli assegnati dalla carta dei diritti.
Le funzioni dei ruoli apicali del sistema Repubblica di San Marino devono essere disciplinate in maniera corretta sul fronte della meritocrazia e della responsabilità, rispetto agli obiettivi da raggiungere.
La pubblica amministrazione deve essere al servizio ed a tutela dei cittadini e delle attività imprenditoriali e professionali, i ruoli di controllo devono essere delegati a organismi specifici con la funzione di riferimento.

IL RUOLO CENTRALE DELLA POLITICA ESTERA
Una politica estera efficace ed autorevole è una priorità assoluta in questo momento di grande crisi e mancanza di un nuovo modello economico ben definito.
La proiezione di San Marino verso l’esterno rappresenta il miglior esercizio della nostra sovranità, sia per diventare sempre più riconoscibili, sia per generare le migliori prospettive economiche e finanziarie.
La presa di coscienza del ruolo di San Marino sullo scenario internazionale è imprescindibile per evitare danni reputazionali, per essere aggiornati rispetto alle evoluzioni normative e geopolitiche ma soprattutto per migliorare la percezione di ciò che è nelle nostre possibilità diplomatiche ed economiche.
Le scelte di politica estera devono scaturire da ampia condivisione sugli obiettivi di San Marino nei rapporti bilaterali e multilaterali, mantenendo solo rapporti istituzionali, evitando percorsi alternativi.
Conquistare attraverso le buone relazioni internazionali spazi di agibilità economica in linea con i migliori standard Internazionali è la migliore risposta all’esigenza di creare un nuovo modello economico.

Linee di indirizzo:  sviluppare e consolidare prioritariamente il rapporto con l‘Italia, riscrivendo un nuovo patto di collaborazione politica ed economica in grado di generare benefici e reciproci positivi effetti sullo sviluppo, la cooperazione e reciproca soddisfazione dei due Stati;  portare a termine il negoziato per l’Accordo di Associazione con l’Unione Europea, condividendo i contenuti con la cittadinanza, le forze sindacali ed economiche, entrando nel mercato unico europeo e togliendo l’etichetta di extracomunitari;  riformare il servizio diplomatico e consolare, per giungere ad una rinnovata struttura, con strumenti di selezione e di monitoraggio sull’operato degli agenti diplomatici e consolari, accantonando il ruolo degli ambasciatori a disposizione e sviluppando il più possibile il corpo diplomatico interno;  la peculiarità della nostra storia e del nostro impegno verso una neutralità attiva deve essere il nostro nuovo biglietto da visita per ricreare e trasmettere credibilità. Al fine di valorizzare questa visione la prospettiva migliore è ottenere una sede permanente sul tema della pace, della libertà e della democrazia o dell’interscambio culturale e religioso sotto l’egida dell’ONU o del Consiglio d’Europa o dell’OSCE.

LE NOSTRE RISORSE: IMPRESA PRODUTTIVA, LAVORO, TURISMO, COMMERCIO

Impresa produttiva Supportare l’impresa oggi significa offrirle adeguati strumenti per poter competere in un mercato globale in cui l’efficienza è divenuta un asset prioritario. Il mantenimento di un regime fiscale concorrenziale rappresenta ancora oggi un obiettivo strategico, ma a questo occorre affiancare politiche di velocizzazione dei processi autorizzativi e di sviluppo delle infrastrutture fisiche e digitali che permettano ai diversi comparti economici di operare al meglio e in assenza di barriere all’interscambio con l’estero. Per questo l’obiettivo da raggiungere nella prossima legislatura sarà quello di rendere San Marino più visibile, riconoscibile come modello economico competitivo e accessibile agli investimenti.

Linee di indirizzo:  riformare il sistema delle imposte indirette, mediante l’introduzione di un nuovo modello compatibile con gli standard internazionali in grado di accrescere la competitività degli operatori e garantire adeguati strumenti di semplificazione per la sostenibilità per le piccole imprese;  migliorare il sistema di certificazione dei ricavi attraverso processi diversificati più snelli ed efficienti che permettano di ridurre tempi ed oneri gestionali per gli operatori e restituire alla SMAC la sua vocazione di strumento di incentivazione commerciale oltre che di veicolo per la registrazione ai fini fiscali delle transazioni;  rivisitare le normative ed i processi autorizzativi relativi alle licenze, nell’ottica della semplificazione e dell’apertura alla qualità del nostro sistema commerciale;  potenziare la promozione del territorio allo scopo di favorire la conoscenza delle opportunità offerte dal sistema sammarinese;  avviare i necessari percorsi per l’autodeterminazione doganale nell’ambito dell’Accordo di Associazione con la UE oppure attivare quanto previsto dall’accordo di unione doganale vigente, per snellire fin da subito le pratiche di interscambio doganale, in particolare attraverso il superamento del T2.
Lavoro Il rapporto impresa/lavoro è profondamente mutato, sia per la necessità di competere nel nuovo mondo globalizzato, sia per l’introduzione di nuove tecnologie che hanno formato nuove figure professionali.
La tecnologia, l’automazione della produzione, nonché l’esigenza di poter disporre di risorse umane con competenze articolate e composite, che vanno oltre il mero possesso del titolo di studio, impone di ricreare una nuova cultura del lavoro e ripensare alle dinamiche del lavoro, per affrontare con tutti gli strumenti necessari le sfide che ci attendono, senza indebolire il sistema di norme e tutele che caratterizzano il nostro impianto legislativo.
Linee di indirizzo:

 semplificare la normativa in materia di lavoro rendendola organica, rimodulando le funzioni di tutela e controllo della pubblica amministrazione, questo per rendere omogeneo il quadro normativo di riferimento;  riorganizzare l’intera disciplina degli ammortizzatori sociali affinché le misure di sostegno al reddito non diventino un disincentivo alla ricerca del posto di lavoro e che tale disciplina sia correlata all’effettiva condizione economica dei lavoratori e delle loro famiglie, evitando duplicazioni o sovrapposizioni tra diverse misure di assistenza e finalizzando tutti gli interventi alla riqualificazione professionale dell’individuo che versi in stato di disoccupazione e spinga un suo rientro nel mercato lavoro;  predisporre un testo unico di disciplina generale dei rapporti di lavoro che comprenda e raccolga tutta la normativa in materia, in particolare: i diritti e gli obblighi del lavoratore e del datore di lavoro, il lavoro diverso da quello subordinato (lavoro indipendente, lavoro prestato da amministratori e soci, lavoro svolto dai pensionati e possibilità di cumulo tra reddito da lavoro e pensione);  abrogare le attuali norme in materia di avvio al lavoro di lavoratori non iscrivibili alle Liste ripristinando il concetto delle autorizzazioni per tali lavoratori solo in mancanza delle stesse professionalità sul territorio e fatta salva la reale ed immediata disponibilità di lavoratori residenti;  predisporre politiche inclusive più efficaci e nuovi strumenti per il collocamento obbligatorio dei soggetti diversamente abili anche attraverso l’istituzione di un “Fondo a sostegno del collocamento mirato degli invalidi e dei disabili” ai fini di garantire l’effettività del diritto al lavoro delle persone disabili/invalide, per favorirne il collocamento mirato anche in sinergia con il settore privato;  garantire la massima sostenibilità finanziaria del fondo ammortizzatori sociali, senza interventi di riequilibrio da parte dello Stato.

Turismo Il turismo rappresenta una risorsa strategica per San Marino. Un settore che deve essere assolutamente sviluppato affrontando con efficacia le criticità riguardanti il numero di presenze, il prolungamento della permanenza media dei visitatori della Repubblica e la destagionalizzazione dei flussi turistici. Ridefinire l’intero assetto delle politiche turistiche, su cui orientare il nuovo Piano Regolatore Generale. Questa è la priorità per qualsiasi piano strategico di rilancio del settore turistico e dei settori ad esso connesso. L’attrazione di flussi turistici passa inevitabilmente dalla qualità e dalla quantità dei servizi offerti siano essi commerciali che di dimora. Il turismo “meteo-dipendente” che ha caratterizzato i flussi degli ultimi decenni deve essere convertito attraverso una serie di scelte politiche in grado di liberare risorse economiche per la creazione di infrastrutture pubbliche e private. Il territorio a disposizione del turismo come chiave di lettura per il consolidamento e lo sviluppo di tutte le offerte turistiche.
Tale offerta deve essere considerata come un complesso e variegato prodotto integrato le cui componenti sono molteplici e i fattori relativi all’ambiente d’accoglienza (spazi naturali, paesaggio culturale, patrimonio storico e servizi) e all’atmosfera d’accoglienza (ospitalità della popolazione locale, cultura e animazione) dovranno essere di primaria importanza, nella consapevolezza che non si dovrà più vendere il servizio dell’impresa turistica (albergo, ristorante e attrazione) ma piuttosto una destinazione, una motivazione di viaggio, il presunto soddisfacimento di desideri. Il prodotto turistico che il nostro paese dovrà mettere a disposizione dovrà avere nella componente umana un ruolo decisivo.
Linee di indirizzo:
 comunicazione e promozione turistica dei beni ed eventi culturali attraverso i principali network internazionali;  ripristino del decoro dell’arredo urbano e riorganizzazione della raccolta dei rifiuti nei centri storici;  l’accoglienza e l’informazione all’ospite devono poter avvalersi delle migliori tecnologie come elemento di attrazione e supporto per l’ospite. I servizi a corredo dell’ospitalità sia pubblici che privati, come i servizi sanitari, i musei di stato e gli sportelli bancari funzionanti con cambi valute, devono poter avere un orario di servizio in grado di supportare il visitatore e gli operatori;  definizione di un progetto in condivisione con gli operatori della ospitalità per definire orari di apertura anche serali con un sistema premiante per chi vi aderisce;  creazione di un sistema di trasporto persone ecosostenibile di tipo pubblico collettivo ed individuale in sinergia col privato, per il collegamento di aree commerciali, sportive, turistico ricettive in generale.  realizzazione di App per il turismo interattive e geolocalizzate per usufruire dell’esperienza in tempo reale potendo così profilare in maniera più precisa la tipologia dei turisti e le loro preferenze;  incentivare l’apertura di attività economiche di intrattenimento di varie forme;  riorganizzare le funzioni dell’Ufficio del Turismo al fine di creare sinergie piuttosto che contrapposizioni con gli operatori privati;  migliorare la fruizione del centro storico di Città con il sistema freeride carrozzine elettriche sempre disponibili per le persone con disabilità e famiglie con passeggini;  migliorare la viabilità e l’accessibilità al Centro Storico ed al Paese. Portare a termine il parcheggio di Borgo, rivedere il progetto del parcheggio P2 con multipiano anche per residenti, valutare l’eventualità di un parcheggio alla Baldasserona;  migliorare la vivibilità del centro storico ascoltando le esigenze dei residenti e predisponendo progetti specifici nella direzione di una migliorata aggregazione per la popolazione ed i giovani per ricreare il senso di comunità;  modulare l’offerta commerciale incentivando nuove attività per differenziare i prodotti, i servizi e la ristorazione, ad esempio defiscalizzando a rotazione prodotti per incentivare gli acquisti.

Commercio Il commercio al dettaglio soffre una grave crisi: la competizione delle piattaforme di vendita on-line. I costi di gestione, le difficoltà di integrazione fra il sistema sammarinese e quello internazionale pongono le piccole attività commerciali in una difficoltà operativa destinata ad aggravarsi.
Occorre attraverso l’innovazione e la regolamentazione fiscale, la riqualificazione del tessuto urbano ridare attrattività e marginalità alle attività sammarinesi.
Linee di indirizzo:  aumentare la competitività delle attività commerciali sammarinesi, ridurre i costi e la burocrazia, trattenere l’economia all’interno del paese per favorire la crescita occupazionale e la ricchezza del paese senza drenare risorse fuori territorio;  creare incentivi per la creazione di drop shop competitivi per portare innovazione in quel settore. I drop shop sono negozi dove il cliente sceglie il proprio articolo sui vari negozi virtuali e prova un campione simile in negozio, ordina e passa a ritirare nei giorni successivi.
 integrazione normativa, anche attraverso un sistema IVA che non penalizzi il commercio al dettaglio agevoli l’interscambio di prodotti e la riduzione degli oneri a carico delle aziende come ad esempio il Rappresentante Fiscale in Italia;  ridurre le commissioni bancarie per le carte di credito (POS) sia con l’efficientamento dei costi operativi, sia pensando a nuovi strumenti di scambio di valore che potrebbe essere la conversione a moneta complementare dello strumento SMAC;  la SMAC va rivisitata come sistema premiante sia per l’esercente che per il consumatore, collegandola ad un sistema di prodotti sui quali eseguire offerte attraenti per il cliente.

SERVIZI: BANCARIO, FINANZIARIO, ASSICURAZIONI, SERVIZI ALLA PERSONA

Bancario e Finanziario Un’economia forte non può prescindere da un sistema finanziario strutturato, capace di supportare famiglie ed imprese nei loro bisogni, siano questi legati all’investire o al reperire risorse finanziarie. La crisi degli ultimi anni non deve rappresentare un freno all’idea di sviluppo di un sistema finanziario. Il forte impegno profuso nell’allineamento agli standard internazionali ci restituisce oggi l’opportunità di poter impostare nuovi driver di sviluppo che consentano di cogliere nuove opportunità. Risulta, pertanto, prioritaria una strategia credibile di riposizionamento del sistema finanziario finalizzata al raggiungimento di nuovi obiettivi di crescita. Si dovrà puntare al rafforzamento del sistema con l’obiettivo di raggiungere elevati standard di solidità perché diventi un vero asset per l’attrazione di quella tipologia sempre più crescente di clientela che privilegia la sicurezza dei propri risparmi rispetto ai rendimenti. Insieme a ciò, servirà un’estensione ed aggiornamento del quadro regolamentare, in linea con gli standard internazionali, per consentire lo sviluppo di nuove aree, ed una politica degli accordi internazionali che permetta un’evoluzione del sistema ed un suo sviluppo più internazionale, sia in termini di opportunità per le istituzioni finanziarie esistenti, sia per l’attrazione di nuove e qualificate iniziative in questo settore.
Linee di indirizzo:  sviluppare una politica di indirizzo condivisa sull’obiettivo di internazionalizzare il sistema, con l’apertura del mercato, attraverso accordi con Banca d’Italia e Banca Centrale Europea a cui seguiranno quelli con altri Paesi;  migliorare la disciplina del recupero crediti;  valutare gli esiti del AQR di sistema in relazione a BASILEA2, in attesa della introduzione di BASILEA3;  definire una strategia nazionale per la gestione dei crediti problematici (NPL) che comprenda gli interventi normativi ed organizzativi atti a favorirne un graduale assorbimento nel tempo ed a non generarne di nuovi;  realizzare interventi orientati a rivitalizzare il mercato degli immobili esistenti, la cui ripresa può produrre effetti diretti positivi per il settore economico, contribuendo alla riduzione degli NPL e all’assorbimento dei crediti d’imposta;  definire intese a livello internazionale che permettano di accedere a strumenti di sostegno sovranazionali;  dare seguito agli impegni derivanti dalla Convenzione Monetaria, garantendo la sostenibilità per il sistema. Tale processo verrà condotto in sinergia con l’Accordo di Associazione, al fine di realizzare un bilanciamento fra costi e benefici derivanti dallo status di equivalenza del nostro sistema a quello Europeo;  favorire la creazione di fondi privati di investimento quale ulteriore strumento finanziario a cui le imprese potranno ricorrere;  implementare i presidi normativi atti a garantire uno sviluppo sano del sistema attraverso controlli efficaci finalizzati a prevenire distorsioni che si possano riversare in oneri a carico della collettività.
Economia delle assicurazioni È tempo di aprire ad un maturo modello assicurativo in grado di sostenere il sistema bancario. Il tutto senza banali fraintendimenti o spinte verso la privatizzazione della sicurezza sociale. Si tratta di valorizzare il ruolo prospettico che compagnie di assicurazioni e intermediari potrebbero svolgere nel tessuto economico sammarinese, anche a sostegno del sistema bancario. Il progetto è quello di avvicinarsi a modelli di economia “circolare” in grado di dare lavoro e raccogliere risorse utili ad essere reinvestite nel nostro contesto economico per sviluppare la crescita, a beneficio di tutti.
Linee di indirizzo:  creare regole proprie, coerenti con le normative europee evitando maldestre ricopiature, per accreditare San Marino come realtà di riferimento per lo sviluppo di soluzioni assicurative nuove, digitali ed al passo con le esigenze del terzo decennio del millennio;  definire uno schema di contratto assicurativo standard che possa rispondere effettivamente alle esigenze del consumatore e superare la diffidenza verso gli attori del mondo assicurativo;  fare divenire San Marino polo attrattivo per l’intermediazione brokeristica a livello europeo e per Paesi terzi;  sulla base dei difetti della normativa dei singoli Paesi europei, utilizzare le nostre leve giuridiche per un miglioramento della distribuzione assicurativa delle future imprese verso Paesi UE e terzi.

Professioni, la conoscenza come enzima dello sviluppo Le professioni hanno un ruolo centrale nell’ equilibrio produttivo e civile di una società.
Le risorse professionali devono essere valorizzate e curate da una politica responsabile.
Linee di indirizzo:  creare con le categorie professionali dei tavoli di approfondimento normativi e di settore riguardanti le tematiche di loro competenza dei rapporti con l’Unione Europea e con altri organismi internazionali, per essere di supporto e di indirizzo nell’ attività legislativa e nell’azione di governo;  introdurre un regime forfettario con una soglia minima per i professionisti che iniziano la loro attività o che in un dato anno possono subire flessioni produttive o difficoltà personali, al fine di aiutare il percorso professionale nella prima fase di attività e di aiutare il professionista nei momenti di crisi;

Silver Economy L’invecchiamento della popolazione globale può essere letto come un problema o come un’opportunità. Noi crediamo in questa seconda visione. Solo in Italia, il settore dell’economia che ruota intorno alla popolazione over 60 è pari a 43 miliardi di euro, con quasi un milione di posti di lavoro (sanità, assistenza, edilizia, ristorazione dedicata, abbigliamento, viaggi, etc.)
Linee di indirizzo:  introdurre regole e incentivi che possano fare diventare San Marino polo attrattivo per vivere la c.d. terza età;  l’idea di una Florida d’Europa è un’idea tanto datata, quanto estremamente attuale. Realtà come il Portogallo stanno fondando parte dell’economia su questa impostazione (attraverso benefici fiscali e servizi);  l’attrattività è data da un contesto sano e funzionante in termini di burocrazia e welfare; e così, nel tentativo di rendersi attrattivi, si possono dare anche le giuste risposte per il Paese.
 

LOTTA AI CAMBIAMENTI CLIMATICI E GREEN ECONOMY, IL TERRITORIO INTEGRATO, INFRASTRUTTURE, SOSTENIBILITÀ BIO

San Marino deve fare la sua parte nella lotta globale ai cambiamenti climatici e preservare il proprio territorio, anzi migliorare le condizioni relative alla produzione di inquinamento e gas climalteranti. L’economia circolare, la green economy, il ciclo dei rifiuti e la formazione devono fare parte in maniera trasversale di tutta l’azione di governo, anche in questo caso senza far ricadere sulle classi più deboli il costo della trasformazione verde che non potrà che essere accolta come fattore di miglioramento della qualità della vita.
Una comunità consapevole deve sapersi assumere la responsabilità della gestione dei processi industriali e del loro impatto ambientale nel presente, senza scaricare sul futuro il peso delle proprie attività, ma anzi, assumendosi il compito di provare a lasciare l’ambiente in uno stato migliore di come l’ha trovato.
Nei dibattiti internazionali il tema dell’approvvigionamento delle materie prime e la gestione del ciclo dei rifiuti è diventato sempre più centrale. Da una pulsione economica generale fondata sull’idea consumista dell’usa e getta si è progressivamente sviluppata una sensibilità in merito alla cosiddetta economia circolare ed alla green economy, una postura generale degli assetti economici e sociali che privilegi la creazione e lo sviluppo di filiere circolari che consentano il riciclo, il riuso e la rigenerazione della materie prime generando molti ed importanti vantaggi: dal minor spreco di risorse esauribili, alla drastica riduzione nella produzione di rifiuti, dalla creazione di nuovi posti di lavoro sia nel settore della ricerca che in quello della manifattura al miglioramento complessivo dell’ambiente.
Pur trattandosi di tematiche dal profilo internazionale e mondiale possiamo però affermare che San Marino possieda tutti gli elementi per assumere un ruolo pilota nella sperimentazione e nella promozione di un microsistema sostenibile all’interno della cornice dell’Accordo di Parigi. Tutto ciò è possibile solo attraverso una pervasiva ed accurata rilevazione ed analisi dei dati sanitari ed ambientali.
La difesa dell’Ambiente è la sfida più importante della politica mondiale del nuovo millennio, è necessario vedere il nostro pianeta come un essere vivente, con esigenze ed equilibri da rispettare. Il nostro territorio, la nostra casa, è solo una piccola parte del pianeta con le stesse esigenze e gli stessi equilibri. Ciò che si toglie, va restituito. Ciò che si sporca, va pulito.
Linee di indirizzo:  ricucire gli strappi e riqualificare l’esistente. La speculazione edilizia è una ferita ancora aperta, la fine del consumo di altro territorio è condizione necessaria al suo riequilibrio. Ricucire un’urbanizzazione caotica attraverso una rete di spazi e percorsi verdi. Riqualificare spazi comuni ed edifici inutilizzati attraverso un’architettura più sensibile all’ambiente per dare più valore a ciò che esiste e più benessere a chi ci vive;  favorire la mobilità sostenibile per avere una Superstrada Verde. Con le nuove tecnologie di elettrizzazione le salite non sono più un problema. Creare nuove arterie di comunicazione completamente pedonali e ciclabili capaci di raggiungere tutti i Castelli della Repubblica. Trasformare la sede ferroviaria del trenino bianco-azzurro nell’arteria principale di questa nuova mobilità. Promuovere e incentivare l’uso delle e-bike;
 agevolare l’operare in agricoltura a più figure, incentivare unicamente l’azione di filiera del biologico, rendere i nostri prodotti un fattore di eccellenza. La cannabis ha ampiamente dimostrato di essere un importante volano di sviluppo economico, dal campo farmaceutico ad altre molteplici applicazioni, quindi è bene aprire nel paese spazi di dialogo e riflessione per eliminare ogni pregiudizio e arrivare a una decisione consapevole;  promuovere e incentivare il miglioramento antisismico, l’autonomia e il risparmio idrico ed energetico, lo studio e la prevenzione dei dissesti idro-geologici. Trasformare ogni tetto in una grande centrale ad energia solare. Confermare la strada dell’economia circolare e del “rifiuto zero”, incentivare progetti innovativi dalla produzione a riuso del prodotto. Introdurre norme su tempi determinati per lo stoccaggio del rifiuto;  riprogettare gli spazi pubblici a misura di tutti, incentivare l’adeguamento dell’esistente, con le sanzioni per il non adeguamento. Rafforzare le politiche di tutela per la realizzazione o l’acquisto della prima casa;  aprire il mercato degli immobili ai cittadini esteri ma solo attraverso obblighi convenzionali a tempo.

Infrastrutture Gli investimenti sulle infrastrutture negli anni di crescita economica e finanziaria sono stati insufficienti e le opere realizzate sono ormai obsolete. È inevitabile porre tra le priorità l’aggiornamento delle infrastrutture fisiche stradali e di telecomunicazione, in questo ultimo in riferimento alla ancora non completa penetrazione del territorio. Unico elemento che ci pone al passo con i tempi è la realizzazione, in fase di ultimazione, della rete in fibra ottica del tipo FTTH (ovvero una fibra per edificio, la soluzione più lungimirante). Altre tipologie di infrastrutture di trasporto, evitando inutili annunci vuoti come quelli degli ultimi mesi su monorotaie e dirigibili, devono essere completate. Il riferimento è al settore aereo dato che il registro sammarinese conta ben 14 compagnie aeree attive, con un totale di 200 aeromobili, che potrebbero portare un bel flusso di passeggeri.
Linee di indirizzo:  collaborare con le autorità italiane competenti al fine di rendere il tratto di superstrada italiano più scorrevole e con meno rischi come da trattativa attuale attraverso l’introduzione di rotatorie, tenendo presente che l’accesso principale alla Repubblica deve dare una immagine di maggior decoro; in tale ambito considerare la possibilità di una uscita autostradale più vicina al confine;  rendere anche il tratto di superstrada sammarinese più sicuro anche attraverso nuove tecnologie e infrastrutture stradali innovative;  ultimare l’aviosuperficie nazionale attraverso un limitato allungamento ed asfaltatura della pista, aprendo una finestra al mondo turistico e di business;  aggiornare la pratica relativa all’Aeroporto Internazionale Rimini/San Marino in relazione all’area concessa alla Repubblica;  estendere a tutto il territorio la copertura della rete mobile voce/dati tenendo conto della miglior tecnologia attuale ma anche delle possibili ripercussioni sulla salute dei cittadini e del rapporto costi/benefici.

LA TUTELA DELLA PERSONA, DIRITTI, SANITÀ, PREVIDENZA E IL PERCORSO FORMATIVO

Diritti, Doveri, Responsabilità – Educazione Civica La tutela della persona non può prescindere da un quadro certo e facilmente conoscibile dei diritti e doveri e della responsabilità della persona all’interno della comunità Sammarinese.
Urge compiere uno sforzo per parificare l’accesso alle coperture dei ruoli e l’accesso alle opportunità all’interno della società, rispetto al genere.
Questo percorso non può che essere costruito con il dialogo e l’ascolto delle esigenze della società sammarinese con un approccio equilibrato capace di tutelare le diverse sensibilità, e dovrà basarsi piuttosto che sull’estendere diritti in maniera generalista rispetto alla realtà, sulla capacità di analizzare le ragioni della disparità e promuovere percorsi che risolvano queste difficoltà.
Occorre continuare lo sforzo educativo contro la violenza di genere, questo può essere compiuto osservando le dinamiche sociali, ascoltando le difficoltà dei rapporti fra genere e producendo percorsi formativi tesi alla individuazione la risoluzione dei problemi attraverso il dialogo e con il sostegno della società.
In tema dei diritti civili la politica sammarinese ha dimostrato manifestamente un sensibile ritardo di riflessione e difficoltà di comprensione delle diverse posizioni, rispetto alla articolata analisi da compiere sulla estensione dei diritti.
Occorre che come nella scorsa legislatura sia la società stessa a stimolare la politica per fornire al cittadino garanzie di tutela della propria dignità.
Le persone di NOI per la Repubblica avendo provenienze e sensibilità diverse si rendono pronte ad un dialogo franco, approfondito e concreto su questi temi, specificando come il diritto non può trasformarsi una elevazione dell’Io al di sopra dei parametri di compatibilità ed equilibrio sociale. I diritti vanno garantiti non solo sulla carta ma nel concreto della vita quotidiana e comunque sempre in un ambito di responsabilità e rispetto reciproco.
Occorre per questo sviluppare la formazione di educazione civica per fare crescere la sensibilità e la consapevolezza del cittadino rispetto alla comunità sammarinese.
Sanità L’azione dell’Istituto per la Sicurezza Sociale, la previdenza e l’assistenza che lo Stato offre ai suoi cittadini deve continuare a rappresentare uno degli elementi di uguaglianza e unione di tutta la cittadinanza. Da ciò consegue che si debbano evitare in termini certi e chiari interventi “draconiani” che possano ridurre o, persino, compromettere l’attuale perimetro di certezze tracciato dal nostro sistema di sicurezza sociale (sanità, pensioni e assistenza);
Se la “sostenibilità” è fondamentale per garantire l’intero sistema, è necessario evitare che il rigore sia di danno all’ “adeguatezza” delle prestazioni con il rischio che avendo la necessità di far quadrare i conti, si debbano reperire risorse altrimenti e sotto voci di spesa improprie, per rispondere alle esigenze della popolazione. Il diritto alla salute dei cittadini impone all’ ISS di sviluppare politiche sanitarie sempre più sinergiche a quelle della vicina Italia e quindi a quelle delle regioni limitrofe: Emilia Romagna e Marche, in
un’ottica di reciproco vantaggio. Importante è a questo fine, sviluppare al nostro interno progetti di ricerca e specializzazione con Università pubbliche o private di chiara riconoscibilità.
In considerazione dell’andamento demografico della Repubblica, che in linea a quello che accade nei paesi occidentali, vede un significativo innalzamento delle aspettative di vita, sorge la necessità di rivedere e migliorare le politiche sanitarie riguardanti la medicina territoriale. Efficienza ed efficacia del sistema delle politiche sanitarie, dunque, che deve essere letta come modalità per contenere i costi, ma soprattutto come volontà di garantire ai nostri anziani la possibilità di vivere una vita dignitosa e serena pensando a delle soluzioni assistenziali che consentano, ove possibile, di vivere in famiglia con l’assistenza dei familiari attraverso forme contrattualizzate.
Per agevolare tali ipotesi di assistenza saranno predisposti interventi volti a implementare anche strutture intermedie e residenziali non scartando ipotesi di sinergia coi privati.
Un ulteriore passaggio da effettuare è l’effettiva presa in carico “in forma specifica” di coloro che necessitino di aiuto superando la logica di risposta alle esigenze sotto forma “monetaria”, tramite erogazione diretta di servizi. Il tutto con aumento dell’occupazione e attenzione al fenomeno dell’assistenza svolta in maniera gratuita da parte di associazioni di volontariato o di familiari.
Saranno poi utili interventi normativi che permettano di rendere le strutture sanitarie dell’ISS economicamente vantaggiose per il professionista sanitario che intenda svolgere la propria attività al suo interno senza aumentare i costi per lo stesso Istituto.
Appare d’obbligo quindi, affrontare il più importante dei temi prospettici ossia la gestione razionale e adeguata della non autosufficienza. Di fronte ad un quadro di rapidissimo invecchiamento della popolazione ed anche per quella parte della popolazione che per varie cause si trovi in tali condizioni di non autosufficienza, è necessario individuare le risposte utili per noi e per i nostri cari. Si tratta in sostanza di dare attuazione alle deleghe date dalla norma istitutiva di FondISS che prevede che il fondo debba dare risposta anche a queste necessità, verso coloro che non possono attendere concretamente alle attività del vivere quotidiano e verso le loro famiglie. Il tutto tramite una seria revisione del fenomeno del caregiving. Ciò per sostenere i singoli e le famiglie, consentendo a chi intenda prendersi cura dei propri familiari di avere un sostegno al reddito e le migliori agevolazioni in tal senso.
Il rapporto con la sanità privata deve partire dalla premessa che il rapporto salute e profitto se non governato genera comportamenti non tollerabili, riconoscendo alla medicina, così come avviene in tutti i sistemi sanitari nazionali attraverso la regolamentazione da parte delle istituzioni sanitarie competenti, un elemento sostenibile e vantaggioso sia da un punto di vista prettamente sanitario che economico per la Repubblica.
Da ultimo sarà necessario rivedere gli accordi in essere con l’Italia e, pro futuro, con l’UE, per una migliore integrazione dei sistemi di sicurezza sociale e un vero equilibrio tra tutele per i cittadini sammarinesi e quelli dei restanti stati europei.
Linee di indirizzo:  attuare i necessari interventi strutturali e organizzativi al fine di migliorare la fruibilità dei servizi sanitari da parte del cittadino, con una particolare attenzione all’assistenza medica a domicilio;  rimodulare e correggere gli interventi che hanno provocato le distorsioni verificatesi negli ultimi anni di gestione, recuperare le professionalità, molte sammarinesi, che negli ultimi anni si sono allontanate dal nostro sistema sanitario, tenendo presente che il fine primario è innalzare la qualità delle professionalità e permettere di avere la più utile casistica, regolamentare sempre a vantaggio degli assistiti ISS, la possibilità per i medici di svolgere attività intramuraria;  prevedere forme di sostegno diretto da parte dello Stato per i nuclei familiari dove vi sia un soggetto con disabilità fisiche o psichiche;  garantire prestazioni gratuite, tempestive e di alta qualità per tutti i cittadini sammarinesi e i residenti, generando, altresì, un flusso sanitario, capace di incrementare le entrate per l’ISS ed aumentare la casistica professionale;  implementare l’offerta di servizi di medicina non convenzionale, all’interno del sistema sanitario, in linea con la Strategia dell’OMS, effettuati in forma autorizzata e controllata;  potenziare il servizio farmaceutico e la farmacia internazionale, per rispondere alla domanda di medicinali innovativi e non facilmente reperibili;  accrescere il valore dell’Ospedale di Stato attraverso la realizzazione di un centro per la ricerca scientifica e clinica;  governare lo sviluppo di una sanità privata come risorsa per l’economia e lo sviluppo del paese senza che si creino più le distorsioni in precedenza verificatesi con il sistema pubblico;  è necessaria una verifica della struttura ospedaliera e degli spazi, con la valutazione di alcune criticità strutturali anche al fine dell’accreditamento con le Aziende Sanitarie regionali limitrofe, occorre valutare lo stato dell’arte del processo di accreditamento con scelte conseguenti;  rivalutare i criteri della legge sulla dirigenza medica che ha penalizzato i medici che si trovano in posizione mediana fra i primariati e le nuove reclute;  modificare la legge per permettere ai pensionati di svolgere la libera professione all’interno delle strutture pubbliche;  integrare i rapporti pensionistici fra professionisti e dipendenti sammarinesi per una continuità di versamenti pensionistici per le figure che lavorano fra i due stati;  rivedere tutte le convenzioni con istituti italiani e valutarne la convenienza per lo Stato;  creare una Guardia Interna Ospedaliera per ridurre i costi delle reperibilità;  aumentare i posti letto per anziani, lungo degenze e cure intermedie dopo eventi acuti;  creare un Hospice con cure palliative per malati terminali;  appalti pubblici per valutare le migliori offerte a parità di qualità.
Previdenza La riforma pensionistica rappresenta una delle priorità che devono essere affrontate nella consapevolezza che ricadendo i costi generali su tutto il sistema (diminuzione della capacità di spesa per tutta la cittadinanza ed aumento del costo del lavoro) tale riforma debba essere affrontata in maniera graduale in contemperamento con un aumento generale del gettito fiscale in funzione del raggiungimento degli obbiettivi delle politiche di sviluppo messe in campo.

Linee di indirizzo:

 superare l’attuale assetto delle riforme pensionistiche del 2005 e 2011 che consegneranno ai nostri giovani pensioni non sufficienti a far fronte alle esigenze della loro terza età;  completare il modello pensionistico multipilastro, garantendo così un ruolo sempre più importante alla previdenza pubblica a capitalizzazione (FondISS), fatto salvo il sistema solidaristico che impronta da sempre la nostra previdenza.  prevedere finestre d’uscita in prossimità dell’età pensionistica, attraverso una contribuzione volontaria a carico esclusivo del lavoratore, anche al fine di liberare posti di lavoro.
Il percorso formativo L’investimento sull’educazione è l’unica strada in grado di fornire prospettive positive per lo sviluppo del Paese. La “povertà” educativa è oggi uno dei grandi temi. Con “povertà” educativa non si intende il fenomeno economico per cui non si ha la possibilità di accedere all’istruzione, bensì la bassa qualità della formazione. All’interno della scuola è in atto un dibattito, che coinvolge tutti gli ordini, sugli indirizzi del sistema scolastico, su quali dovranno essere i compiti che la scuola dovrà assolvere nei prossimi anni, sulla direzione da intraprendere per progettare una scuola che risponda alle esigenze formative degli studenti, di costruzione dell’identità personale e collettiva, di integrazione con il territorio, con il mondo del lavoro e allo stesso tempo, che si proietti in una dimensione internazionale. Una scuola che sia capace di adeguarsi al cambiamento.

Linee di indirizzo:  garantire agli studenti che frequentano le scuole sammarinesi la permeabilità del percorso tra gli Istituti e l’equipollenza dei titoli con gli analoghi titoli italiani, anche, laddove necessario, attraverso la revisione dei Piani di studio nella Scuola Superiore e nel Centro di Formazione Professionale;  incrementare le competenze digitali di studenti ed insegnanti, avviando un processo di ammodernamento della didattica capace di recepire appieno il potenziale offerto dai nuovi strumenti e piattaforme digitali;  migliorare la comunicazione con l’esterno, per la diffusione delle attività svolte, proponendo nuove modalità per l’orientamento scolastico, per una migliore presentazione dell’offerta formativa;  dare priorità ad un percorso di lingua inglese, araba e cinese maggiormente strutturato, che comprenda esperienze estive di permanenza in Paesi madrelingua, al fine di un migliore apprendimento per gli studenti e di concrete applicazioni al commercio estero, la finanza internazionale e le relazioni con organismi sovranazionali (UE, ONU,FMI, Consiglio d’Europa);  investire sull’edilizia scolastica per lo spostamento delle scuole superiori dal centro storico con la realizzazione di un polo scolastico autonomo;  proseguire nel percorso di internazionalizzazione dell’Università, realizzando accordi con università straniere in tema di corsi di laurea, ricerca, scambio di studenti e insegnanti e valorizzando le risorse umane sammarinesi nell’attività di ricerca, tenendo conto delle peculiarità del paese e dell’identità della repubblica, sviluppando corsi di laurea completamente in inglese per attrarre iscritti dall’estero, agevolando l’ingresso di scuole internazionali in territorio;

L’università L’Università di San Marino per noi è un importantissimo elemento di crescita per il Paese e fonte di un possibile e sostenibile sviluppo economico e sociale, oltre che culturale.
Occorre connettere sempre di più l’Istituto Universitario con il nostro sistema economico, con le aziende esistenti e con quelle che in futuro andranno a nascere proprio da un potenziamento della ricerca universitaria, favorendo anche la nascita degli spin-off universitari e le startup accademiche, creando anche una forte collaborazione con San Marino Innovation.
Tutto questo sarà possibile accompagnando la dirigenza universitaria, oltre che nei propri ed autonomi progetti, a seguire alcune traiettorie di sviluppo.
Da una parte occorre prendersi carico del percorso di riconoscimento diretto delle lauree del nostro istituto senza più avvalersi della collaborazione di altri istituti universitari italiani, dall’altra è necessario investire un forte impegno politico nel favorire tutte le condizioni per sviluppare al massimo accordi con altri paesi e le rispettive università affinché si possano creare processi di interscambio di studenti e docenti, con il fine di aprire collaborazioni internazionali per portare a San Marino corsi e docenze.
L’Istituto Giuridico, all’interno dell’Università deve essere sviluppato per divenire la Sezione Studi Legislativi e fornire i propri servizi al Consiglio Grande e Generale per studiare preventivamente l’impatto delle nuove norme col tessuto legislativo esistente, accompagnare la produzione del diritto nel percorso di integrazione con l’Unione Europea, evitare, come spesso accaduto negli ultimi anni, una produzione normativa spesso confusa, poco chiara agli stessi operatori del diritto e non poche volte oggetto di interventi e rimaneggiamenti dovuti ad una scarsa attenzione nel valutare come le nuove leggi interagivano con quelle esistenti.
Occorre interconnettere maggiormente l’istituto universitario con la nostra sanità, con il fine di elevarne gli standard e renderla maggiormente appetibile nell’interscambio di servizi con l’area emiliano romagnola e marchigiana contribuendo così alla sostenibilità del nostro welfare.
Per una università che cresce pensiamo sia necessario prevedere una rinnovata accoglienza per gli studenti ed i docenti, progettando una carta dei servizi a loro dedicata, composta da agevolazioni ed incentivi a risiedere e consumare a San Marino, che incentivi anche l’apertura o la conversione di attività esistenti che vogliano dedicarsi ad ogni forma di accoglienza, intrattenimento e servizi per studenti e docenti.
Linee di indirizzo:  completare e rafforzare il percorso di autonomia dell’università;  costituire un nucleo di docenti incardinati con contratti a tempo indeterminato per evitare che se ne vadano verso università italiane (lo stesso fenomeno che interessa i medici);  favorire la nascita delle startup accademiche;  sostenere l’università nel percorso di ingresso nel Processo di Bologna.

IL RITORNO AI FONDAMENTALI DELLE ISTITUZIONI, UNA GIUSTIZIA GIUSTA

Un nuovo assetto istituzionale Un nuovo assetto istituzionale è indispensabile e fondamentale per rigenerare fiducia nei poteri dello Stato per andare incontro alle esigenze della società e dell’economia. Parlare di Istituzioni significa studiare ed elaborare soluzioni normative per individuare e perseguire l’interesse generale facendolo prevalere su quelli particolari.
È necessario ripristinare la centralità del Consiglio Grande e Generale nel suo ruolo di indirizzo politico, di confronto parlamentare e di elaborazione normativa, rendendosi necessaria una drastica riduzione dello strumento della decretazione.
Crediamo che non si possa più rinviare il tema delle riforme istituzionali, siamo altresì consapevoli che una efficace riforma istituzionale richiederà necessariamente un ampio confronto tra gli organismi dello Stato, la cittadinanza e le sue forme organizzate, finalizzato alla rivisitazione delle norme che riguardano le funzioni delle Istituzioni e dei poteri dello Stato, in un’ottica di equilibrio fra gli stessi, di garanzia di tutti i cittadini e della vita democratica della comunità.

Linee di indirizzo:  attuare una riforma delle Istituzioni, atta a garantire una più efficace azione di governo ed equilibrio tra i poteri dello Stato, in particolare modo dando maggior vigore alla Dichiarazione dei Diritti e dei Principi dell’ordinamento sammarinese anche attraverso una profonda riforma del Collegio Garante, sia nelle sue funzioni, sia nella sua composizione;  semplificare il quadro normativo al fine di facilitare l’individuazione e la comprensione delle norme con l’elaborazione di testi coordinati e testi unici, abrogando leggi rivelatesi deleterie;  migliorare la conoscibilità di atti amministrativi e processi di spesa;  ridurre la produzione di leggi e decreti utilizzando, per le norme attuative, regolamenti, direttive, circolari, linee guida;  avviare un percorso finalizzato alla semplificazione normativa per giungere alla pubblicazione delle Leges Statutae;  eliminare competenze amministrative e discrezionali in capo ad organi e commissioni a composizione esclusivamente politica;  il Consiglio Grande e Generale deve tornare ad essere l’organo prioritario dello Stato, in quest’ottica occorre valutare il ritorno alla sua originaria composizione di sessanta membri fra i quali i Segretari di Stato.

UNA GIUSTIZIA GIUSTA La Giustizia è l’elemento cardine della società, destinato a tutelare i cittadini e le imprese nei loro diritti, negli interessi, ma soprattutto nella loro libertà.
Diverse sono le istituzioni coinvolte direttamente od indirettamente nell’amministrazione della giustizia.
 

Nell’ultima legislatura la politica ha abdicato alla regola dell’unanimità del consenso nei percorsi decisionali sulle tematiche della giustizia per adottare invece provvedimenti a colpi di maggioranza che hanno alimentato divisioni all’interno della Magistratura, con conseguenti pregiudizi sull’efficienza della giustizia.
La prossima legislatura deve essere l’occasione per rifondare il nostro Tribunale, restituendogli credibilità, attraverso una serie di riforme radicali ed ormai improcrastinabili. Diverse nostre Istituzioni non sono in linea con i migliori standard di democrazia promossi e riconosciuti dal Consiglio d’Europa: l’adeguamento è nostro dovere.
La storia della Repubblica è di libertà e giustizia, garantita da luminari del diritto, ad essa vogliamo ispirarci per realizzare quel “giusto ed equo processo” che è principio inossidabile del patrimonio politico/giuridico europeo.
Linee di indirizzo:  avviare un confronto fra i poteri dello Stato finalizzato a rimodulare le norme di governo della Magistratura nonché quelle dell’Ordinamento Giudiziario anche in relazione al reclutamento, al profilo disciplinare ed alla risoluzione del rapporto di lavoro dei Magistrati. Il tutto per elevare il livello qualitativo e di produzione dei Magistrati;  riformare la composizione del Consiglio Giudiziario Plenario, prevedendo che il Segretario di Stato alla Giustizia possa presenziare alle sedute solo su invito della Reggenza come già suggerito da importanti organismi internazionali;  abolire le recenti norme che hanno previsto retribuzioni speciali per il Magistrato Dirigente e quelle che hanno permesso che tale incarico fosse assegnato a persone esterne al Consiglio Giudiziario Plenario;  riformare immediatamente la procedura penale ed avviare i lavori di stesura di un nuovo codice di procedura penale, possibilmente mediante legge delega, il tutto per tornare ad assicurare giustizia al processo penale ed il rispetto rigoroso delle leggi;  riprendere e concludere il processo di digitalizzazione ed informatizzazione degli atti del Tribunale e dei riti processuali;  stipulare accordi internazionali per fare eseguire sentenze e provvedimenti cautelari anche di natura civile al di fuori dei nostri confini;  introdurre ulteriori forme di processo civile abbreviato.

LA VITA VERA DI UN PAESE: SICUREZZA, SPORT, SOCIALITÀ, SERVIZI PRIVATI, ASSOCIAZIONISMO E TERZO SETTORE

Sicurezza come tutela del cittadino La qualità della vita si misura anche dal regime di sicurezza in cui viviamo. Nonostante già oggi San Marino sia riconosciuto quale territorio in generale sicuro, intendiamo garantire sempre più questo status attraverso provvedimenti concreti che possano fornire maggiori mezzi e maggiore formazione alle nostre forze di polizia.
Linee di indirizzo:  una nuova interazione con le istituzioni italiane volta a rafforzare e specializzare l’organico dei corpi di polizia;  favorire la formazione e la professionalizzazione continua degli operatori della sicurezza collaborando con istituzioni esterne;  incrementare la sicurezza pubblica, potenziando ulteriormente i sistemi di videosorveglianza territoriale per la prevenzione e repressione degli atti criminali;  implementare le dotazioni strumentali dei corpi di polizia, in particolare utilizzando le più moderne tecnologie ed anche utilizzando mezzi finalizzati a svolgere indagini e servizi di pattugliamento in incognito;  rafforzare i servizi di pattugliamento;  perseguire l’efficace coordinamento fra i corpi di polizia;  adottare un piano di presidio fisico delle forze dell’ordine H24 dei principali confini dello Stato;  alleggerire i compiti di carattere amministrativo ad oggi affidati alle forze di polizia con il coinvolgimento delle risorse presenti nella pubblica amministrazione;  ripensare il concetto di detenzione e delle pene, anche attraverso l’individuazione e la realizzazione di una struttura detentiva moderna, finalmente consona agli standard internazionali all’interno della quale il detenuto svolga una occupazione ed abbia un percorso di reinserimento sociale; per reati non contro la persona, utilizzare misure alternative alla detenzione.

Il motore dello Sport Lo sport, come ribadito anche in ambito europeo, tende a configurarsi come un diritto della cittadinanza che le istituzioni devono garantire, ma anche come motore di inclusione sociale e di sviluppo economico. Lo Sport aiuta a sopportare e gestire il dolore della sconfitta e l’ansia della vittoria dei ragazzi educandoli ai percorsi di vita.
Promuovere un’offerta sportiva qualificata e sana che stimoli l’ampliamento della base dei praticanti come valore sociale per la formazione, per la socializzazione e per l’educazione della persona. Investire nel binomio turismo-sport è ad oggi uno degli elementi più interessanti per lo sviluppo delle destinazioni turistiche dato il forte richiamo che gli eventi sportivi di livello nazionale ed internazionale sono in grado di generare. Per questo occorre un adattamento della scuola per lasciare tempo ai ragazzi per stimolare attività che prediligono creatività e attività sportiva e l’attuazione del progetto “Studenti/Atleti”.
Linee di indirizzo:  sviluppare un piano nazionale per la promozione dell’attività sportiva, partendo da un’indagine conoscitiva sullo sport di base dilettantistico presente in Repubblica e sulla pratica sportiva sviluppando poi progetti che possano radicare in tutte le fasce della popolazione una sana abitudine al movimento;  attuare una politica turistica di incentivi per l’organizzazione sul territorio di manifestazioni sportive di particolare rilevanza in grado di stimolare una sana cultura sportiva e di coinvolgere ampie fasce di partecipanti;  sostenere programmi di formazione sportivo/scolastico fuori territorio per gli atleti di interesse nazionale;  individuare dei sistemi di controllo del CONS sulla attività delle Federazioni per rilevare il corretto andamento e utilizzo di risorse delle stesse, come anche eventuali difficoltà o insufficienze operative;  al fine di una maggior integrazione fra insegnanti di educazione fisica e CONS, Il Comitato Olimpico dovrebbe utilizzare queste figure professionali quali capi missione per progetti legati alle olimpiadi, per questo si deve dare maggiore attuazione al Protocollo di intesa fra CONS e scuola mai attuato in profondità;  creare un ritorno sulle persone su cui si investe nelle attività delle federazioni, come futuri tecnici o dirigenti per dare continuità ai progetti;  istituire dei percorsi professionali e di aggiornamento per la dirigenza delle federazioni al fine di responsabilizzare le dirigenze sul fatto che esse rappresentano uno Stato e non una singola federazione sportiva in ambito internazionale, i corsi di formazione devono essere istituti anche per i tecnici sammarinesi al fine di valorizzare il patrimonio interno;  creare le condizioni per un’equa redistribuzione delle risorse fra federazioni;  le cariche dirigenziali devono essere limitate nel tempo, introducendo anche rotazione incarichi come in tutte le associazioni.

Socialità e servizi privati Occorre rafforzare gli strumenti a supporto della socialità gestita dai privati.
Il Paese ha bisogno di sviluppare dei progetti di socialità dislocati nei castelli al fine di ravvivare le occasioni di incontro fra i cittadini, i punti di aggregazione e gli esercizi pubblici in genere dovrebbero essere incentivati alla creazione di eventi culturali e di incontro.
La socialità è favorita anche dalla azione delle strutture private a sostegno della famiglia come gli asili nido privati prevedendo una necessaria programmazione degli spazi in base alla natalità e soprattutto estendendo la durata delle convenzioni con lo Stato a tre anni.
Tra i punti di aggregazione si devono annoverare anche quelli relativi ai giochi della sorte; per evitare dipendenze eccessive della popolazione residente verso questo tipo di attività, si propone di introdurre una regolamentazione per limitare le possibili dipendenze dei nostri concittadini.
Associazionismo e Terzo settore L’associazionismo è un altro punto di aggregazione sociale importante nella Repubblica.
La recente legge di settore ha creato molte difficoltà per l’eccessiva burocrazia che devono affrontare le piccole associazioni, per questo occorre prevedere di riformare il provvedimento per individuare fasce per volume di introiti sotto le quali semplificare le procedure di controllo.
Un altro elemento utile da produrre nel medio periodo è quello di una digitalizzazione della SMAC al fine di agevolare le attività economiche delle piccole associazioni.
Va dato valore alla consulta delle associazioni trovando meccanismi di finanziamento (utilizzando nel futuro la SMAC digitalizzata) per la stessa, al fine di renderla il centro delle attività associazionistiche coordinando al meglio e regolando le attività degli iscritti.
Vanno agevolate le cooperative sociali sul modello emiliano romagnolo, al fine di sostenere con servizi le attività delle stesse.

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