San Marino. Emanuel Colombini su Fixing: spunti di crescita per le imprese se rivolte ai mercati internazionali

San Marino. Emanuel Colombini su Fixing: spunti di crescita per le imprese se rivolte ai mercati internazionali

Alessandro Carli di Fixing: Il Presidente ANIS Colombini: “Difficoltà per chi si è rivolto all’Italia”/“Un buon 2014 per chi ha lavorato con l’estero”/Bacchettata alla politica: “Non ha saputo dare seguito alle riforme”

Nulla è cambiato, anzi. Nel mese di settembre 2012 Loris Pironi, direttore di San Marino Fixing, a proposito della situazione stagnante dell’economia locale e soprattutto di chi è stato eletto a governare il Paese, aveva scritto: “La situazione è quella che è, le elezioni sono dietro l’angolo, e il futuro per le imprese sammarinesi è qualcosa con cui non si può giocare, bensì un obiettivo da conquistare con il coltello tra i denti”. A distanza di circa due anni e mezzo sembra davvero che non sia cambiato nulla: politica sull’orlo di una crisi di nervi (e morale), nonostante l’approvazione di una finanziaria che, con delicatezza, ci siamo limitati a definire “poco
coraggiosa” (è un eufemismo) e le imprese ancora in difficoltà. Assieme al Presidente dell’Associazione Nazionale Industria San Marino, Emanuel Colombini, partiamo proprio da quest’ultimo punto.

Presidente, com’è stato il 2014 per le imprese che operano nella Repubblica di San Marino?
“L’anno che si è appena concluso ha avuto un andamento altalenante a seconda dei settori. Alcune imprese hanno registrato un certo recupero, soprattutto quelle che hanno lavorato con i mercati esteri e non con l’Italia. Abbiamo comunque registrato un complessivo stato di ‘depressione’, anche perché molte aziende lavorano con il Belpaese. Il 2014 è stato un anno di deterioramento economico. Su alcuni settori, come ad esempio il commercio e il turismo, ha pesato non poco la chiusura dell’aeroporto. L’auspicio è che il ‘Fellini’ riesca a breve a riportare voli e traffico”.

Quali sono le aspettative per il 2015?
“Penso che non avverranno grandi stravolgimenti rispetto al 2014. Le imprese possono ritrovare spunti di crescita solamente se riescono a rivolgersi ai mercati internazionali. Quelle più strutturate investono e sono orientate verso l’estero”.

(…)


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