San Marino. Esercizio abusivo attività finanziaria, atti rimessi in Istruttoria, Antonio Fabbri

San Marino. Esercizio abusivo attività finanziaria, atti rimessi in Istruttoria, Antonio Fabbri

Esercizio abusivo attività finanziaria, atti rimessi in Istruttoria

Antonio Fabbri

L’accusa è esercizio abusivo dell’attività finanziaria. Ad essere accusato è Antonio Cavalli che avrebbe svolto attività riservata di gestione finanziaria senza la prescritta autorizzazione di Banca Centrale, utilizzando una società di consulenza sammarinese, Progetti Spa che per l’accusa avrebbe gestito somme per circa 5 milioni di euro.

Questa l’accusa, anche se nella prima udienza di ieri, per un errore materiale riscontrato nel capo di imputazione, il procuratore del Fisco Roberto Cesarini ha chiesto la remissione degli atti in istruttoria considerato che vengono citate anche altre società, “ma non se ne comprende, per come è formulato il capo di imputazione dati gli errori materiali riscontrati, se anche queste abbiano un ruolo determinante rientrante nell’accusa mossa”, ha detto il Pf, che ha chiesto, vista la descrizione dei fatti, anche di valutare altri eventuali reati, come il riciclaggio.

Alla remissione in istruttoria si è opposta la difesa, sostenuta dagli avvocati Carlo Biagioli e Antonio Belloni.

L’udienza ha tra l’altro visto, dopo sei anni, dopo la chiusura delle sue vicissitudini giudiziarie e dopo l’intervenuta riabilitazione, il ritorno all’attività forense da parte dell’avvocato Carlo Biagioli, il quale in apertura del suo intervento ha per questo manifestato la propria emozione.

“Non riteniamo sia necessario rimettere gli atti in istruttoria, essendo pronti anche a rinunciare al termine a difese ritenendo che quanto all’accusa dell’attività finanziaria senza autorizzazione il fascicolo sia sufficientemente istruito e siamo pronti ad ascoltare anche oggi i testimoni. Quanto ad altri eventuali reati riteniamo che, come risulta agli atti, già l’inquirente abbia trasmesso le proprie considerazioni ad Aif e a Bcsm per un supplemento di indagine e per quanto di loro competenza. Ad oggi non sappiamo se vi sia un’altra segnalazione e rischieremmo una sovrapposizione di procedimenti”.

Il giudice Battaglino “pur comprendendo le obiezioni della difesa” ha evidenziato la necessità di correggere l’errore materiale del capo di imputazione che, nel caso specifico, non può essere corretto in sede di dibattimento. “Questo per quanto riguarda la riformulazione del capo di imputazione. Poi sarà l’inquirente a valutare, visto che ha già trasmesso atti ad Aif e Bcsm, se ci siano altre modifiche fa effettuare”. Il giudice ha quindi rimesso gli atti in istruttoria.

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