San Marino. Fatture false per oltre 720mila euro imprenditore di nuovo alla sbarra. Antonio Fabbri

San Marino. Fatture false per oltre 720mila euro imprenditore di nuovo alla sbarra. Antonio Fabbri

L’informazione di San Marino

Contestata la truffa allo Stato. Nuovi guai per riminese che torna davanti al giudice

Fatture false per oltre 720mila euro imprenditore di nuovo alla sbarra 

Secondo l’accusa tra il 2012 e il 2013 sono state fatte figurare cessioni fittizie di oltre 20 tonnellate di merce tra sabbia e pellet

Antonio Fabbri

Già a novembre dello scorso anno era finito davanti al giudice, Luca Costanzi, imprenditore 41enne riminese, ed aveva subito in primo grado una condanna a due anni e mezzo per truffa aggravata allo Stato mediante false fatture per operazioni
inesistenti.

Adesso, davanti al giudice, dovrà tornare di nuovo per altri fatti, ma con la stessa imputazione di truffa aggravata ai danni dello Stato ed emissione di fatture per operazioni inesistenti. E’ stata fissata per il 25 maggio, infatti, l’udienza di un nuovo
processo a carico del Costanzi, imputato, in questo caso, assieme a Iliana Bartoletti, 67enne di San Leo.

Secondo l’accusa i due commisero reati contestati in concorso tra loro servendosi della SmP srl, società con sede a Dogana. 

Di questa società la donna era amministratore e socio unico, mentre Costanzi era gestore di fatto e poi, quando la Bartoletti cessò il suo incarico nel dicembre 2014, diventò lui socio e amministratore unico. Secondo l’accusa i due, nell’amministrare la società, emisero una serie di fatture false per prestazioni mai rese allo scopo  di trarre in inganno l’amministrazione dello Stato, facendo valere un credito per il rimborso dell’imposta monofase non dovuto. Così da un lato sottraevano al pagamento dell’imposta sulle importazioni, dall’altro usufruivano di un rimborso indebito, calcolato dagli inquirenti in oltre 12.500 euro per due anni.

Di qui la contestazione di truffa allo Stato cui si unisce il secondo capo di imputazione che riguarda, appunto, l’emissione e l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti negli anni 2012 e 2013. Fatture per prestazioni mai rese per un totale di 722.673,75 euro. Si trattava di fatture per la cessione di materiale per l’edilizia, tra cui stabilzzato, sabbia e pietrisco. alcune delle fatture, inoltre, rigurdavano sacchi di pellet, il combustibile per stufe. Il tutto per oltre 20.000 tonnellate di merce che, dunque, secondo l’accusa, non sarebbe mai stata venduta. Di queste fatture, però, i titolari della SmP srl di Dogana, Costanzi e la Bartoletti, si avvalevano per presentare all’Ufficio tributario dichiarazioni risultate infedeli, per evadere il versamento della monofase e ottenerne il rimborso, in funzione della riesportazione delle merci che facevano appunto figurare come cedute a ditte e privati italiani.

Allo stesso tempo, sempre secondo l’accusa contestata, utilizzavano false fatturazioni per la registrazione nelle scritture contabili della società. Fatture che erano emesse dalla Eurocom Inerti Trasporti srl, società di cui sempre il Costanzi era socio e la moglie, Cristina Fernandes, era amministratore unico. 

Il processo prenderà il via il 25 maggio prossimo davanti al giudice Roberto Battaglino.

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